Spit omofobici

[marcov]

Ma seriamente (per far seguito alla discussione qua sotto), credete davvero che avere un chiodo o uno spit, o un friend, o un nut (ben messo), o un bel cordino in una bella clessidrona sotto i piedi faccia qualche differenza? Per quanto mi riguarda è assolutamente la stessa cosa.

mv

[Dolmen]

no non è la stessa cosa, uno spit sei psicologicamente sicuro al 100% che se voli ti regge mentre le protezioni come friends cordini e altro non ti danno la stessa garanzia psicologica e poi è vero che uno spit spesso ti risolve troppo facilmente i problemi...

Se trovi uno spit in via non devi stare li a pensare se mettere protezioni, dove metterle, se sono messe bene ecc...

Questo dal mio punto di vista poi ogni uno la pensa un pò come vuole...

Dimenticavo, gli spit oggettivamente non sono sicuri al 100% e a dirla tutta si potrebbe anche pensare che inquinano l'ambiente e deturpano il territorio, ma è solo una mia idea magari folle...

[Roberto]

Come detto da Dolmen, è ovvio che uno spit dia maggior sucurezza, ma in tutti i casi, una buona protezione sotto i piedi (di cui si è abbastanza certi della tenuta) la differenza la fa e come.

[marcov]

si, ma dicevo, se un chiodo è bello e messo bene, se un friend è messo bene in un bel fessurone granitico, se un bel cordino è infilato in un clessidrone, che differenza fa?? Io di voli su friends e nuttini microscopici ne ho visti (e tenuti) a bizzeffe in un paese lontano dove ci si dilettava in salite di fessure completamente sprotette.
E poi anche uno spit chi te lo dice che tiene? Il certificatore di falesie?
Se voli 10 (+10) metri e la protezione quale essa sia tiene, il problema sono le botte che prendi contro la roccia, mica il fatto se ci sia uno spit o no...
per dire che la solita diatriba spit contro chiodi magari è da ricondurre a protezioni che tengono vs. protezioni precarie (che possono anche essere spit messi male..).

mv

[MacOnions]

Ma seriamente (per far seguito alla discussione qua sotto), credete davvero che avere un chiodo o uno spit, o un friend, o un nut (ben messo), o un bel cordino in una bella clessidrona sotto i piedi faccia qualche differenza?

Assolutamente si.

[Dolmen]

Si sicuramente ma c'è anche la discussione sull'eleganza e la naturalezza delle vie con o senza spit

[marcov]

certo, non volevo mica dire il contrario o che c'è da spittare tutto; lungi da me!!
E' logico che una salita fatta tutta mettendo le protezioni ha piu' valore che una in cui magari abbiamo già passato anche i rinvii..

Ma se i chiodi sono messi bene (anche i friends) tengono i voli, senno' saremmo tutti degli eroi che sfidano la morte ad ogni arrampicata???

[MacOnions]

si, ma dicevo, se un chiodo è bello e messo bene, se un friend è messo bene in un bel fessurone granitico, se un bel cordino è infilato in un clessidrone, che differenza fa??

Uno spit (oppure un fix) ben piantato nella roccia è tutta un'altra solidità rispetto ad un chiodo ben messo, un friend, un nut, un cuneo di legno etc. , da quel punto di vista non ci son cazzi, proprio no.

IMO non si può prorprio discutere della sicurezza che può dare uno spit (o fix che sia) ... il problema si sposta sugli argomenti espressi da dolmen e lì le cose cosano.

[Dolmen]

a me piace pensare che un po' eroi lo siamo, certo le protezioni che mettiamo se messe bene tengono, il mio socio ha fatto un volo di 15 metri su un friend messo da lui e si è solo rotto entrambe i piedi per la botta sulla parete ma il friend è rimasto li e ho dovuto calarlo da li fino alla sosta 35 metri più giù sempre su quel friend e senza che lui potesse appoggiare i piedi!!! E' ANDATA BENE! ma noi che saliamo per l'alpe siamo, a mio avviso, un po' tutti eroi che coraggiosamente si inerpicano tra le pareti di roccia

Forse ho una visione troppo romantica e poetica ma per me la montagna è poesia...

[al]

Quando uno spit diventa una "condizione" per salire trovo che ci sia poca differenza con l'arrampicata in artificiale, anche se si passa senza tirare.

E' indubbio che lo spit banalizza la scalata, la rende più simile ad un puro esercizio atletico a cui si aggiunge un poco di pepe adrenalico, giusto per uscire dal tram tram quotidiano.

Apprendere l'uso delle protezioni, quante se ne usino è poi un affare personale, instaura un rapporto diverso con la roccia, instaura una sorta di relazione, di conoscenza con l'elemento che ci ospita, che ospita le nostre ambizioni, quali esse siano.

Trovo che chi ha iniziato a scalare in falesia, e non parlo solo di monotiri, abbia un poco una tara, una visione monca dello scalare una parete, la visione del "prossimo spit".
Sovente, e parlo per me, si scala da spit a spit, fino alla prossima sosta.
Proteggersi invece significa progettare la scalata, valutare le proprie capacità, comprese quelle di sapere proteggere se stessi e il proprio socio, quando si tratta di fare una sosta. Ma questo è un gioco che non a tutti interessa.

Purtroppo o per fortuna l'arrampicata e l'alpinismo sulle nostre montagne ora sono pratiche di massa: oggi è possibile per tutti ciò che un tempo era appannaggio di pochi nobili inglesi. E' la democrazia.

[il.bruno]

come altra differenza, almeno tra spit (o chiodi già in posto) e friend (o clessidre) c'è anche che i primi fanno da "segnavia", i secondi no.

[AlbertAgort]

un po' tutti eroi che coraggiosamente si inerpicano tra le pareti di roccia

un pò stolti anche..visto che non si rischia per una giusta causa

[Dolmen]

un po' tutti eroi che coraggiosamente si inerpicano tra le pareti di roccia

un pò stolti anche..visto che non si rischia per una giusta causa

In che senso scusa, non ti seguo???

[AlbertAgort]

un po' tutti eroi che coraggiosamente si inerpicano tra le pareti di roccia

un pò stolti anche..visto che non si rischia per una giusta causa

In che senso scusa, non ti seguo???

Nel senso che la tua visione eroica , come dici tu stesso, è troppo romantica e poetica. Io francamente se mi rendo conto di aver rischiato ciò mi rovina la giornata e non mi fa ricordare con piacere la gita.

[Dolmen]

d'accordo ma il rischio c'è sempre quando si pratica questo sport, ogni volta che sali rischi qualcosa di più che non stare a casa davanti alla tv in pantofole.

[al]

Nel senso che la tua visione eroica , come dici tu stesso, è troppo romantica e poetica. Io francamente se mi rendo conto di aver rischiato ciò mi rovina la giornata e non mi fa ricordare con piacere la gita.

La domanda è: perchè allora fai un'altra gita?

[Dolmen]

La domanda è: perchè allora fai un'altra gita?[/quote]

chi io?

[al]

La domanda è: perchè allora fai un'altra gita?

chi io? [/quote]

no, io e te credo abbiamo detto più o meno la stessa cosa

[Dolmen]

a si ecco appunto...

[AlbertAgort]

La domanda è: perchè allora fai un'altra gita?

hai presente la cocaina? si sa che ci si può far male eppure si continua, ma a differenza della cocaina non cè la volontà di smettere, perchè un altra gita serve all animo come poche altre cose. Vi è mai capitato di ricordare un passaggio particolare in roccia (ci sul 3° chi sul 7°) e trovare strano che siano già passati diversi mesi? Sono momenti intensi, un momento di difficoltà, un momento di risoluzione, l'arrivo sulla cima, una visuale sorprendente, che rimangono nella mente a lungo.