Mi fa paura!

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Mi fa paura!

Messaggioda n!z4th » mar gen 24, 2006 20:07 pm

Ragazzi ho letto questa cosa...magari vi è gia capitato di leggerla...la posto per quelli che non hanno mai letto niente...

Mi ha lasciato a bocca aperta.





Recensione de "Il limite della Vita" di Reinhold Messner - ed. Zanichelli

Cosa succede nella mente di un alpinista quando compie un volo mortale? Nessuno è mai tornato indietro dall'al di là per raccontarcelo. Cadute mortali da grandi altezze, avvengono anche nei lavori edili e nell'industria in genere, non solo in alpinismo. Questi decessi portano con sé il grande segreto del pre-morte, di quelle modificazioni percettive, dovute ad alterazioni biochimiche a livello di Sistema Nervoso Centrale, che intervengono quando una persona ha la certezza di starsi inevitabilmente approssimando alla morte.
Reinhold Messner ha - in questo libro - interpellato medici e psicologi, nel tentativo di svelare in parte il grande mistero. Libro sempre attuale nonostante sia stato scritto vent'anni fa, "Il limite della vita" raccoglie anche una lunga casistica di pre-morte, raccontati da alpinisti sopravvissuti a voli dall'esito che solo la fortuna non ha reso mortali. "Casi clinici" raccontati con la precisione dell'esame medico.
Dall'analisi dei vissuti, emerge che il volo "non controllato", con alte probabilità di morte, induce in chi lo vive una dilatazione della dimensione spaziotemporale, a causa dell'effetto di "rassegnazione" che la morte - ormai vissuta come certa in chi vola - produce a livello psichico. La rassegnazione, in condizioni di volo non controllato, scatena una reazione biochimica nel Sistema Nervoso Centrale, chiamando in causa le endorfine, producendo durante il volo una sensazione di grande, infinito piacere; reazione che la natura ha predisposto per alleviare il dolore imminente della morte. Ciò non accade in palestra: in condizione di volo "controllato" - anzi - l'alpinista ha paura, perché - sapendo di non morire - non beneficia della rassegnazione, unica condizione psichica favorevole allo scatenamento biochimico delle endorfine. Unica consolazione che si può trarre da questo magnifico libro, è che, chi muore in parete, muore in maniera molto piacevole.




8O
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda Roberto » mar gen 24, 2006 20:29 pm

Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda nove inseguito » mar gen 24, 2006 20:40 pm

Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.
8O 8O 8O robbè! che ti sei fatto???!!! come mai eri caduto????
sono indignata.
Avatar utente
nove inseguito
 
Messaggi: 6846
Iscritto il: mer ott 26, 2005 10:52 am
Località: Granducato di SeccaPietra

Messaggioda c.caio » mar gen 24, 2006 20:45 pm

... purtroppo anche io, come Roberto, mi sento chiamato in causa e a suo tempo lessi il libro di Messner. Senza stare a farla tanto lunga posso solo confermare cio' che hai letto. Nel mio caso ero "uscito da una doppia" a oltre 30 metri da terra e stavo per schiantarmi in mezzo ad una pietraia. La cosa piu' incredibile e piu' difficile da spiegare e' stata la piena ed assoluta consapevolezza della propria imminente MORTE, la certezza piu' profonda e totale e l'impossibilita' di modificarne l'epilogo.
Dopo di che la serenita' e l'altrettanto totale accetazione di quello che stava succedendo, conclusione compresa.
A questo aggiungo che nei brevissimi istanti intercorsi dalla sconvolgente immagine della corda che schizza via dalle mani e dal discensore e la piena e lucida consapevolezza di un destino segnato, il cervello si e' messo a ragionare ad una velocita' impressionante... tant'e' che per raccontare quello che ho sentito, provato, pensato, elaborato mi ci vorrebbero pagine e pagine di scrittura....
Detta cosi' sembra quasi una esperienza mistica... ma la sconsiglio calorosamente, anche perche' non sempre si scampa alla morte senza dover pagare un dazio salatissimo.
Avatar utente
c.caio
 
Messaggi: 4013
Images: 33
Iscritto il: mar mag 04, 2004 13:43 pm
Località: cambio di cavalli

Messaggioda checco 1987 » mar gen 24, 2006 20:51 pm

Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.
I don't have any friends, and my nuts are too small
Gravity is a myth, the Earth sucks.
"Train hard and fight easy or train easy and fight hard ? and die."
Avatar utente
checco 1987
 
Messaggi: 1499
Images: 70
Iscritto il: gio set 09, 2004 16:27 pm
Località: Vicenza

Messaggioda paolo 76 » mar gen 24, 2006 20:58 pm

checco 1987 ha scritto: :!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


8O

ma tu e il tuo socio viaggiate con la compagnia "Voli Lunghi"?? :roll: :roll:
Avatar utente
paolo 76
 
Messaggi: 1805
Images: 44
Iscritto il: gio mar 27, 2003 12:23 pm
Località: Rovereto

Messaggioda n!z4th » mar gen 24, 2006 21:02 pm

le vostre parole mi hanno sempre piu sconcertato...


e tu spiega come hai fatto a finire fuori dalla doppia! 8O
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda c.caio » mar gen 24, 2006 21:03 pm

checco 1987 ha scritto:
Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


... ovviamente non mi permetterei mai di discutere le tue impressioni, ma secondo me c'e' una discriminante fondamentale in questo discorso ed e' quella benedetta consapevolezza della propria fine...
Se si sta a pensare come mettersi per farsi meno male possibile significa che ci si da uno spiraglio, una possibilita' di riuscire comunque a non ammazzarsi e questa e' una cosa importante.
Essere certi della propria morte (anche se poi evidentemente le cose finiscono diversamente) e' una esperienza che accelera e scatena una serie di pensieri impressionanti. Quelli descritti nel libro sostanzialmente...
:?
Avatar utente
c.caio
 
Messaggi: 4013
Images: 33
Iscritto il: mar mag 04, 2004 13:43 pm
Località: cambio di cavalli

Messaggioda c.caio » mar gen 24, 2006 21:15 pm

n!z4th ha scritto:le vostre parole mi hanno sempre piu sconcertato...


e tu spiega come hai fatto a finire fuori dalla doppia! 8O



... non e' questione di sconcerto. In un certo senso e' una cosa "positiva" perche' il senso di serenita' e di liberazione evita di vivere quei momenti con il terrore che si proverebbe pensandoci a freddo...
Io sono uscito dalle doppie perche' PURTROPPO e' una cosa che puo' accadere senza stare ad inventarsi chissa' quali espedienti pirotecnici...
E' una cosa che capita PURTROPPO non di rado e che copre percentualmente una grande fetta degli incidenti in parete o in montagna...
E' un momento della scalata nella quale ci si rilassa (si fa per dire) e che spesso viene sottovalutata... e non e' cosi' difficile "uscire" da una doppia.
Il fatto e' che non sempre si ha poi la possibilita' di fare piu' attenzione una seconda volta...
Basta sgarrare la prima....
Avatar utente
c.caio
 
Messaggi: 4013
Images: 33
Iscritto il: mar mag 04, 2004 13:43 pm
Località: cambio di cavalli

Messaggioda n!z4th » mar gen 24, 2006 21:47 pm

ma cosa intendi per uscire?se sei assicurato con chesso...otto o secchiello piu marchand(si scrive cosi?)...come si fa?
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda trivi » mar gen 24, 2006 21:58 pm

checco 1987 ha scritto:
Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


e quand'è che saresti volato tu?
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
Avatar utente
trivi
 
Messaggi: 8195
Images: 136
Iscritto il: mar set 14, 2004 14:19 pm
Località: Vicenza

Messaggioda MICKA » mar gen 24, 2006 22:03 pm

n!z4th ha scritto:ma cosa intendi per uscire?se sei assicurato con chesso...otto o secchiello piu marchand(si scrive cosi?)...come si fa?


se nn hai fatto i nodi alla fine delle doppie ,prima o poi la corda finisce e....basta una distrazione...
Immagine
Avatar utente
MICKA
 
Messaggi: 2450
Images: 198
Iscritto il: dom ago 18, 2002 11:59 am
Località: LEGNANO

Messaggioda n!z4th » mar gen 24, 2006 22:07 pm

ah in quel senso!!!bel è un bel problema!spero di non trovarmici mai!


:cry:
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda Herman » mar gen 24, 2006 23:09 pm

trivi ha scritto:
checco 1987 ha scritto:
Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


e quand'è che saresti volato tu?


..sulla mariacher in classica, voleva dire 3 secondi, non 30..
Herman
 
Messaggi: 10453
Images: 64
Iscritto il: lun set 08, 2003 10:18 am

Messaggioda trivi » mar gen 24, 2006 23:19 pm

Herman ha scritto:
trivi ha scritto:
checco 1987 ha scritto:
Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


e quand'è che saresti volato tu?


..sulla mariacher in classica, voleva dire 3 secondi, non 30..


ahh, dev'essere l'uso di psicofarmaci che gli fa dilatare i tempi :twisted:
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
Avatar utente
trivi
 
Messaggi: 8195
Images: 136
Iscritto il: mar set 14, 2004 14:19 pm
Località: Vicenza

Messaggioda Roberto » mer gen 25, 2006 8:39 am

nove inseguito ha scritto: 8O 8O 8O robbè! che ti sei fatto???!!! come mai eri caduto????
Questo che ho raccontato è il secondo incidente serio, un 'altra caduta l 'avevo avuta nel 1986, ma in quell' occasione ho perso i sensi subito, colpito da due chiodi sulla faccia, usciti nello strappo... :roll:
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda MatteoD » mer gen 25, 2006 10:14 am

Confermo anch'io che una volta realizzato che non c'è più niente da fare passa anche la paura. Nel mio caso ricordo di aver provato prima paura, poi stupore per l'inevitabile e alla fine una tranquillissima rassegnazione che ricorda molto da vicino il racconto di Roberto.
In compenso, a differenza di quanto alcuni riportano in questi casi, niente flashback ne' invocazioni all'onnipotente o derive mistiche con luci bianche (ma questo forse, chimicamente appartiene ad una fase più avanzata dell'esperienza premorte).
Comunque, seppure meno terribile di quanto immaginassi, non si tratta decisamente di una esperienza che vorrei ripetere :roll:
Dubium sapientiae initium
Avatar utente
MatteoD
 
Messaggi: 412
Images: 6
Iscritto il: mar dic 28, 2004 0:15 am
Località: Roma

Messaggioda Roberto » mer gen 25, 2006 12:44 pm

MatteoD ha scritto:...
Comunque, seppure meno terribile di quanto immaginassi, non si tratta decisamente di una esperienza che vorrei ripetere :roll:
Già, anche se addolcita da queste nostre autodifese, è sempre traumatica, non solo per i risultati fisici dell'incidente, ma anche per quelli psicologici.
La comprensione che sono stato ad un passo dalla morte, non mi ha dato certo sicurezza e dopo, in occasioni di potenziale caduta pericolosa, la strizza è forte ma, almeno nel mio caso, non sufficente a farti cambiare attività o modo di farla, solo a stressarti di più.
Senza contare i postumi delle ferite 8)
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda checco 1987 » mer gen 25, 2006 15:08 pm

trivi ha scritto:
Herman ha scritto:
trivi ha scritto:
checco 1987 ha scritto:
Roberto ha scritto:Come moli altri argomenti, anche di questo se ne è già parlato, anche se non direttamente.

Nella mia esperienza di caduta non controllata, in effetti le sensazioni erano proprio quelle: rassegnazione, tempo dilatato, serenità, nessun dolore.
Cadevo e urtavo violentemente e nonostante mi stessi fratturando varie ossa e ferendo, non sentivo null'altro che tonfi sordi dentro di me.
Avevo la netta sensazione che sarei morto, anche perché avevo la consapevolezza di non essere legato, ma accettavo con serenità il fatto.
Comunque, mentre cadevo, l'istinto di sopravvivenza mi faceva attuare delle strategie per cercare di arginare il danno, per cercare di fermermi.
Poi, all'improvviso, inaspettatamente, mi sono ritrovato fermo, in bilico su un terrazzino ed ho realizzato che ero vivo, convinto di non essermi fatto poi tanto male, al massimo qualche livido e contusione.
La realta si è svelata poco dopo.


:!: vero :!: senti una vocina dentro di te che dice: "Eccola, hai fatto la michiata....vabbè dai, 30 secondi e la fai finita"
oppure" ma perchè non te ne sei stato a casa...devi sempre fare quaste cazzate....!"

poi mentre rotoli o sei in aria ti sembra di galleggiare, il tempo sembra rallentare e hai la sensazione di poterti mettere nella posizione che ti consentirà di farti il meno male possibile...




pauroso.


e quand'è che saresti volato tu?


..sulla mariacher in classica, voleva dire 3 secondi, non 30..


ahh, dev'essere l'uso di psicofarmaci che gli fa dilatare i tempi :twisted:


tempo fa mi era stato mandato per mail un passo del libero in questione, c******e. :evil: :!:
I don't have any friends, and my nuts are too small
Gravity is a myth, the Earth sucks.
"Train hard and fight easy or train easy and fight hard ? and die."
Avatar utente
checco 1987
 
Messaggi: 1499
Images: 70
Iscritto il: gio set 09, 2004 16:27 pm
Località: Vicenza

Messaggioda eiaKlim » mer gen 25, 2006 16:56 pm

brutta storia! :?
Non so come dopo esperienze simili si possa avere la forza di continuare ad arrampicare,ammiro tutti coloro che sono riusciti a farlo.
Io sono caduta solo pochi metri quasi 2 anni fa e ancora non l'ho superata,l'unica cosa che anch'io posso confermare è che al momento non ho sentito assolutamente nulla nè dolore nè paura,niente solo dopo un buon quarto d'ora ho iniziato a capire che c'era qualcosa di rotto per la sensazione di vomito e stordimento.
Lei...è come un pomodoro...

Va messa in frigo
Avatar utente
eiaKlim
 
Messaggi: 1798
Images: 19
Iscritto il: lun apr 26, 2004 17:11 pm
Località: cremona

Prossimo

Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.