Un fatto molto importante

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda il fornetto » ven gen 28, 2011 16:58 pm

bummi ha scritto:
ciocco ha scritto:Forse perchè il cai altro non è che lo specchio del nostro paese?

Nel cai come nel paese Italia c'è una base di persone che fa, in silenzio, testa bassa e pedalare e una classe dirigente che pensa in primis alla conquista della tanto agognata poltrona e poi al mantenimento della stessa attraverso l'antica tattica dello scarica barile.


Forse, dico forse... hai ragione. ;-)


mi sa che ciocco ciàrraggione!
Sono iscritto al CAI da 16 anni (con partecipazione alle attività della sezione, consiglio compreso, quindi con un cicin di infarinatura sul mondo CAI un po' più ampia rispetto a chi va in sede solo x il rinnovo della tessera ); in tutto questo tempo avrò visto passare al vertice almeno 3 o 4 presidenti: tutte le volte che eleggevano quello nuovo mi chiedevo subito: ma chi questo qui, da dove arriva? erano tutti dei perfetti anonimi, nel senso che saputo il nome, cercavo di capire se l'individuo era uno "del mestiere", che ne so, alpinista di fama o comunque con curriculum alpinistico, escursionistico o altro non indifferente ......
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Messaggioda Sbob » ven gen 28, 2011 18:35 pm

bummi ha scritto:
Sbob ha scritto:Occuparsi delle attivita' burocratiche puo' non essere particolarmente esaltante, soprattutto per chi ama andare in montagna... non so quanti alpinisti abbiano come aspirazione quella di diventare un burocrate del CAI.


Il punto (nuovamente) è un altro:
perchè il CAI è un organismo così terribilmente burocratizzato?
Perchè all'estero i presidenti delle associazioni alpinistiche, non solo sono alpinisti di personalità, ma riescono oltre a svolgere il loro compito di presidenti anche a fare attività alpinistica divulgativa?

Buona parte del lavoro di una associazione e' per forza di cose burocratico. Gestire i rifugi, definire i contratti con le assicurazioni, gestire i rapporti con la pubblica amministrazione, e' tutta roba da burocrati e non da alpinisti.
Volendo puoi chiamare al vertice una personalita' di rilievo dal punto di vista alpinistico, ma probabilmente avra' piu' un ruolo di ispiratore che non pratico.

P.s. non so quanto si possa definire "posto di potere" quello di burocrate del CAI...
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Messaggioda gab_go » ven gen 28, 2011 19:35 pm

Come no, non hai visto la puntata di "misteri" ieri sera?
Daniele Bossari e Raz Degan hanno raccontato di un supposto complotto per il dominio del mondo massonico-caiano. Guarda, adesso non ho proprio tempo per scriverne perchè si apre un vespaio, ma credimi, sono potenti.
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Messaggioda lingerie » ven gen 28, 2011 19:43 pm

aahh CAIANI bruta rassa... :!: :wink:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

(SCOTT)
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Messaggioda ettore » ven gen 28, 2011 22:02 pm

il fornetto ha scritto: è anche vero che a molti dei suddetti giovani non gliene freghi una beata fava di fare qualsivoglia attività sezionale


e con che coraggio un giovane dovrebbe sentirsi pronto ad insegnare :?:
e in che modo si potrebbe districare nel trasmettere un qualcosa, combattuto tra le sue idee e quelle imposte e limitate dalle regole :?:

:roll:
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Messaggioda arteriolupin » ven gen 28, 2011 22:21 pm

Ettore,

la risposta è lapalissiana...

I "Veci" dovrebbero avere l'umiltà di capire cosa vogliano i giovani... Dopo aver insegnato loro la prudenza e l'ABC, dovrebbero seguirli senza tarpare loro le ali...
Dovrebbero permettere loro di esprimersi...
Presentare ciò che fanno, dubbi compresi.

Al momento giusto, lasciare spazio a quei giovani che p ortano idee o imprese nuove...

Questo chiamasi "favorire la continuità tra l'esperienza e l'innovazione".

Così semplice da descriversi quanto difficile da farsi...
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

Canto popolare veneto
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Messaggioda gab_go » ven gen 28, 2011 22:37 pm

Soprattutto in Italia, dove per non parlare dei politici fossili (ricordiamoci Andreotti pietrificato...) e "ragazzi" over sessanta, è pressochè impossibile per un giovane aprire un'impresa, avere un posto sicuro, schiodare qualche muffa dalla sua poltrona statale, etc...
Purtroppo questo E' un paese per vecchi. Figuriamoci se i meccanismi del cai possono differire molto dai meccanismi che ci sono ovunque in questo paese.
:(
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Messaggioda ettore » sab gen 29, 2011 13:19 pm

arteriolupin ha scritto:Ettore,la risposta è lapalissiana...


:smt012

credo che le scuole debbano insegnare il muoversi in sicurezza, e dare un'infarinatura generale sul mondo dell'alpinismo.
in questo diciamo che la differenza tra veci e zuen è cmq livellata da regole imposte da assicurazioni, statuti, etc...

il grosso lavoro di vera formazione è il CAI che lo dovrebbe fare, tramite iniziative coinvolgenti e stimolanti, promuovendo un certo genere di alpinismo:
un'incentivazione nei confronti di alcuni alpinisti della domenica, pieni di passione, di voglia di fare, di crescere come di trasmettere.

discorso invece parallelo, riferendosi al primo post di vecchio:
certo che finchè il CAI (a bg) per due anni di fila consegni un premio
(che poi diciamo che è un simbolo, lo specchio di uno stile, più che un premio...)
ad un professionista internazionale che manco si presenta alla serata,
quale messaggio pensa di trasmettere agli altri partecipanti ed al pubblico !?

beh, tanto vale che ogniuno cerchi il proprio percorso in parete,
ma forse lo deve cercare anche mentre la sta sognando la sua parete :!:
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Messaggioda VECCHIO » sab gen 29, 2011 23:53 pm

Dopo le dimissioni di tutti i componenti della commissione alpinismo di Bergamo (alpinisti), il consiglio sta ricostruendo la commissione ed ha iniziato facendo il nuovo regolamento della commissione.
Non ho capito molto cosa ci sia scritto, l'inizio per me è in contraddizione con la fine, forse hanno cercato di fare un minestrone senza essere cuochi.
Lo riporto, ma non con timbri ed intestazioni perchè non riesco.
Sono un poco malinconico perchè non so proprio cosa fare, nel consiglio del cai di bergamo c'è un solo alpinista e tutti premettono sempre che non sono alpinisti e quindi non se ne intendono...............
Cosa si può fare?
Io comunque scalo sempre con chi vuole scalare.
Forse devo cambiare club?..... ma sono 40 anni che è il mio club..........

CLUB ALPINO ITALIANO
SEZIONE DI BERGAMO
COMMISSIONE ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE


PREMESSE

La promozione dell?alpinismo in ogni sua manifestazione è uno dei compiti e obiettivi fondanti del Club Alpino Italiano, un ruolo essenziale accreditato formalmente anche dalla legge 24 dicembre 1985 n. 776.

La Sezione CAI di Bergamo riconosce alla Commissione Alpinismo e Spedizioni Extraeuropee, un ruolo primario finalizzato all?educazione culturale, tecnica e didattica per l?alpinismo da svolgere a beneficio dei Soci del C.A.I. e dei non Soci.

In sintonia con l?evoluzione della Sezione e Sottosezioni CAI di Bergamo, anche attraverso il progetto sociale del Palamonti, l?area delle attività della COMMISSIONE ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE ha aspettative di adeguamento, evoluzione e rinnovamento permanenti.

In una società caratterizzata dalla crescente esigenza di organizzazione, preparazione e innovazione anche il volontariato deve avere uno spazio essenziale a condizione che le sue prestazioni siano adeguate per qualità, progettualità, trasversalità ed efficienza alla società cui si trova ad operare.

Nel CAI il volontariato è una scelta etica e poiché nella nostra Associazione non possiamo avvalerci delle incentivazioni economiche, che non ci appartengono, dobbiamo trarre costante stimolo, impegno e progresso dalle profonde motivazioni culturali che, da sempre, danno senso, contenuto e forza alle nostre attività istituzionali ed al nostro ruolo nel CAI e nelle comunità.

La COMMISSIONE ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE nel compiere un?attività alpinistica di eccellenza, deve diventare presso la Sezione e le Sottosezioni CAI di Bergamo una guida autorevole e un centro/punto di riferimento di alpinismo sulle Orobie, le Alpi e di alpinismo extra-europeo, specialmente tra i giovani.

La Sezione CAI di Bergamo ha istituito un riconoscimento per gli alpinisti bergamaschi che meglio interpretano i criteri di originalità, impegno alpinistico e rispetto dell?ambiente, riconoscimento intitolato alla memoria dei fratelli Marco e Sergio Dalla Longa (premio MSDL) gestito attraverso un?apposita giuria congiunta tra COMMISSIONE ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE, CSM e Sezione.

La COMMISSIONE ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE deve progredire in un importante e dinamico contributo di conoscenze ed esperienze per diffondere tutte le dimensioni dell?alpinismo sulle montagne del mondo in modo aperto e sempre nuovo, in cui l?attività alpinistica venga a porsi come strumento di una più ampia opera di ricerca, conoscenza e promozione umana.

FINALITA? E SCOPI

Per il conseguimento delle finalità e scopi la COMMISSIONE per l?ALPINISMO E SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE promuove e incoraggia:

a)la salvaguardia dei valori originali, etici, spirituali, sociali, e culturali dell?alpinismo;
b)la cultura e la pratica dell?alpinismo classico e moderno sulle Orobie, le Alpi e le montagne del mondo;
c)la severa limitazione delle facilitazioni artificiali nelle scalate;
d)la conservazione e protezione dell?ambiente di alta montagna;
e)progetti di recupero e messa in sicurezza delle vie alpinistiche nel rispetto della tradizione;
f)la partecipazione ai corsi e alle attività delle scuole di alpinismo del CSM, in particolare per l?avvicinamento, l?educazione e la formazione dei giovani alpinisti;
g)il volontariato, l?impegno e l?appartenenza dei giovani alpinisti nel Club Alpino Italiano;
h)l?attività e il dialogo permanente con i Soci del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI);
i)l?attività e il dialogo permanente con le Guide Alpine della AGAI;
j)una mentalità, azione ed un interessamento per l?alpinismo extraeuropeo;
k)la recensione di pubblicazioni e notizie di spedizioni extraeuropee collaborando con il notiziario Le Alpi Orobiche e l?Annuario CAI Bergamo;
l)i rapporti con realtà italiane ed estere che si occupano di alpinismo esplorativo extraeuropeo;
m)manifestazioni di cultura, conoscenza e informazione dell?alpinismo e dell?arrampicata sportiva, in ogni loro manifestazione, anche in collaborazione con altre Sottosezioni, Scuole e Commissioni;
n)la realizzazioni di premi e riconoscimenti di carattere alpinistico.
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Messaggioda Hal9000 » dom gen 30, 2011 11:51 am

e con che coraggio un giovane dovrebbe sentirsi pronto ad insegnare
e in che modo si potrebbe districare nel trasmettere un qualcosa, combattuto tra le sue idee e quelle imposte e limitate dalle regole


Ti posso parlare per esperienza diretta: sto in una zona dove gli alpinisti si contano sulle dita di una mano e quelli che ci sono, dopo molti anni hanno perso un pò di entusiasmo. Per poter andare a compiere ascensioni in montagna ho dovuto "creare" dei compagni di cordata, mettendomi ad insegnar loro l'ABC delle manovre, dell'andar sicuri, i valori dell'alpinismo (in certe cose etiche, come il "no spit" sono ora più integralisti di me!!!!), chi furono i protagonistidel passato e di oggi. Ho 21 anni ma mi ci sono messo di buona lena e di ascensioni ne abbiamo fatte un bel pò. Questo è per dire che tra i giovani la volontà c'è anche se viene di continuo frustrata dalle scarse e deludenti iniziative di chi invece dovrebbe promuovere di più l'alpinismo.
Poi, io sono assai ignorante in materia caiana, anche se conosco un bel pò di persone all'interno del CAI, ma quanto ad iniziative ci dovrebbe essere anche il CAAI (Drugoooo :D ) che raccoglie i migliori d'Italia ma che sento nominare di rado....! (Non prendetela come polemica, per carità!!!)

Per rispondere al post iniziale di VECCHIO vorrei sottolineare una cosa, un fatto spesso verificato, con un paragone che arriva dalla musica :wink: : non è detto che il grande maestro, colui che riempie le sale da concerto, che scrive la grande musica, sia poi un bravo insegnante! Anzi, spesso è il contrario!!! Al Club Alpino britannico o americano potranno avere un fortissimo alpinista ma non è detto che nelle iniziative a livello collettivo (diremmo di "marketing") abbia gran talento (gliene auguro tanto comunque :wink: )!
Morale della storia: il problema è sempre lo stesso di sempre, ci vogliono le persone giuste nel posto giusto, quelle con spirito d'iniziativa, competenti nel loro campo si, ma che abbiano talento nell'amministrare e quindi nel fare il lavoro "sporco", senza che necessariamente siano campioni a livello mondiale... :wink:
"...si è trattato solo di un errore umano."
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