vorrei credere nei giovani, ma...

[AlpineMan®]

girando sulle grandi pareti selvagge,ho notato che purtroppo di giovani non ne se ne vedono mai

allergici alle grandi sfide?
paura dell'avventura?
poca voglia di sbattimento?
assenza di coglioni?



insomma apparte quei 4 bocia che ogni tanto mi tiro dietro in croda..e che 2 su 3 dal giorno dopo dicono basta con la roccia

tra fessure,camini,diedri da proteggere totalemte ci si ritrova i soliti 4 gatti pensionati

e guarda caso invece sulle iperprotette sono la che si pestano i piedi a far le code

e' che di questo passo l'alpinismo va verso la fine,noi non siamo immortali

stanotte ho fatto un sogno..
scendevo dalle crode ed incontravo molti giovano che salivano verso la parete,armati di poca roba,con tanto spirito selvaggio e voglia di mettersi alla prova

la grande parete e' per un giovane la migliore insegnante di vita..
meditate bocia..meditate

[ettore]

l'alpinismo come esplorazione dell'ambiente e di sè stessi,
senza compromessi, agevolazioni, con onestà ed umiltà,
è senza dubbio la forma più profonda dell' andare in montagna.

magari alpinisti si nasce, ma la passione, l'energia ed i sogni di un giovane
richiedono pratica, esperienza e dedizione per poter approdare una simile pura etica alpinistica:
piccoli passi a testa bassa e magari qualcosa da questi GIOVANI verrà fuori.

ciao

[primularossa]

I Giovani che praticano arrampicata....vogliono divertirsi,e quindi scelgono itinerari,protetti bene!!! ma fanno bene!!!!! E....i vecchi che si cacano in mano.....su vie a FIX?????

[Gale79]

MAH...meglio così no!!!

così poi non ci si lamenta che itinerari selvaggi, avventurosi e solitari non siano più tali...


Ahimè invece il desiderio si trovare e ri-scoprire questi posti sarà sempre maggiore e con questo tutto ciò che ne deriva (nel bene e nel male)! e così tutti quanti saremo lì a dire l'alpe solitaria e selvaggia non esiste più...

Incontentabili..................................

[farfa]

leggendo delle gesta dei grandi della montagna, si denota subito come ci sia un abisso tra loro, che con niente scalavano e facevano cose che oggi sol a pensarle ci si caca in mano e la gran massa, che vuoi x poche palle, voglia, tempo o semplicemente coraggio, si cercano cose facili e alla loro portata.
dalle mie parti, ancora fa sognare l'impresa di De Cessole e compagni sul corno stella, senza sapere cosa incontravano oltre la famosa placca, se nemmeno avessero mai potuto tornare indietro....
o come non pensare al mitico reverendo Coolidge, che in giornata partendo dalle terme, ha compiuto la traversata integrale della serra dell'argentera, con salita del canalone di lourousa e via tutta la cresta fino alla fine...un grande....e tutto senza sapere il tragitto, la via e niente...un canapo e voilà...

gente di altri tempi e tempra....

[AlbertAgort]

oggi sol a pensarle ci si caca in mano .

bo, magari oggi ci sono meno giovani disposti a rischiare di ammazzarsi, magari perchè hanno altro nella vita oltre all'alpinismo (per fortuna)