Forma mentis in montagna

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Forma mentis in montagna

Messaggioda tonidellaga » lun set 01, 2008 14:39 pm

Ciao a tutti..
eccomi con un nuovo intervento.
Sarei curioso di conscere qual'è la forma mentis che avete durante un percorso non banale in montagna, e quale sia quella corretta
Mi spiego: quali sono le sensazioni che provate durante una ferrata, ad esempio, che preveda un passaggio esposto oppure molto impegnativo, od, ancora lungo alcuni tratti di sentiero non assicurato moderatamente o abbastanza esposti?
Personalmente, le difficoltà in ferrata (pur nn avendo percorso le più difficili in assoluto) non stanno tanto nell' impegno fisico, per cui mi ritengo discretamente preparato, se non ben preparato, quanto nella giusta scelta di movimenti per superare senza troppi patemi un salto di roccia o nel sostenere l'esposizione.
Premetto che non soffro di vertigini, ma arrivato in cima mi avvicino ad un eventuale dirupo (mai come fanno alcuni, che mi sembrano veramente ad 1 cm dal vuoto) e sempre per un attimo mi sembra di pensare"uhm, cadere da qui sbatti su quelle roccie, poi scivoli la.." nessuna apprensione imminente, solo valuto il pericolo e immagino cosa succede se...
Sono malato?
Sono inadatto?

Ho un passo abbastanza sicuro, e non ho mai avuto crisi di panico.
Una volta, ad esempio, mi sono ritrovato in una situazione spiacevole (non delicata o molto pericolosa, non vorrei che pensiate che me la tiri): partito con un amico esperto, mi sono affidato a lui nella scelta: vai vai è una roba tranquilla.
Morale lui mi stacca una decina di minuti, quel tanto che basta per non essere a portata visiva, mentre il sentiero si inerpica lungo un crestone erboso affilato e ripido, di cui si scorgevano i primi due tre metri poi boh!
io ho bestemmiato un attimo poi sempre pensando occhio di qua occhio di la.. sono arrivato in cima con il mio passo senza difficoltà.
La discesa lungo l'altro costone ebbe lo stesso svolgimento ma stavolta si trattava di roccette (I e II) esposte a tratti.

Ecco vorrei cercare di capire come vi muovete voi in montagna, cosa pensate, per vedere se ho intrapreso la giusta direzione "mentale" oppure devo coreggere qualcosa.

Grazie!!
tonidellaga
 
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Messaggioda La Marmotta » lun set 01, 2008 15:00 pm

tonidellaga ha scritto: sempre per un attimo mi sembra di pensare"uhm, cadere da qui sbatti su quelle roccie, poi scivoli la.." nessuna apprensione imminente, solo valuto il pericolo e immagino cosa succede se...
Sono malato?
Sono inadatto?



ti quoto e mi aggiungo: che pure io ho questi pensieri..e sto attraversando un periodo di riflessione sul perchè la mia mente fa questi brutti pensieri anche quando sono sicura su passaggi facili e so che da li nn cado.
è perchè si è troppo consapevoli del pericolo ?! in queste cose bisogna avere un po' di incoscenza?
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Messaggioda Freeraf » lun set 01, 2008 15:31 pm

Argomento spinoso.. eh toni???
mi interessa come tema... ma è difficile concentrare le idee per una risposta non banale...

io posso dirti la mia idea...
della ferrata non me ne curo.
parliamo di sentieri.. o meglio di Viaz, dove mi diletto con enorme passione.
per me percorrerli è una sfida con me stesso continua: l'ammirazione per i vecchi contrabbandieri e bracconieri che sfidavano l'alpe nei punti apparentemente inaccessibili all'uomo, realizzando invece delle linee fantastiche nei punti piu vulnerabili. Inoltre la sfida psicologica.
Ripercorrendo un viaz all'incirca ti ritrovi con questi problemi:
-orientamento: devi cercare difficilmente dove passa;
-fatica: solitamente 2000m di dislivello e con tratti veramente verticali di loppe;
-esposizione: in genere non superano mai i passaggi di III, III+, ma li affronti slegato e in piena esposizione con salti di roccia molto importanti e in ambiente selvaggio e solitario e su fondo sporco e marcio, o mitiche loppe e cengiette.

ecco li mi vien da pensare a un insieme di cose:

- la testa mi regge su quella cengia o no?
- ce la faro fisicamente a continuare la salita?
- c***o sono arrivato ad un punto oltre il quale diventa impensabile tornare indietro...e se non riesco neanche ad andare avanti???
- ma dove c***o è la traccia??? eppure su quel libretto vecchio sembrava che dicesse qui...
- ma cosa gli è saltato in mente al mitico Miotto di passare di qui???
-ma passerano di qui i camosci?? se passano loro passo anchio... altrimenti mi sono infognato di brutto....

ecco scusami toni se son stato prolisso, ma tutto questo per farti capire che come te e me ci sono tanti appassionati che ogni tanto si fanno dubbi e problemi. ma non è essere inadatti. è avere buon senso e capacità critica costruttiva.
non si puo andare a casaccio o con presunzione di onniscienza in montagna.

poi è ovvio che il limite psicologico sia sottile e rapportato alle capacità di ogni uno.
a me capita sul Viaz, a te in ferrata, ci sarà qualche fortunato che ci pensa sul VIII in montagna..... ma l'importante è che capiti.
finchè si ha una SANA paura... anzi lo chiamerei "timore reverenziale" nei confronti dell'alpe che ci ospita, abbiamo piu buonsenso e attenzione.
Ciao e buone salite!!!
...Maaa..se polo meter sot sgnapa???
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Re: Forma mentis in montagna

Messaggioda elenapollo » lun set 01, 2008 15:36 pm

tonidellaga ha scritto:Ho un passo abbastanza sicuro, e non ho mai avuto crisi di panico.


ecco, a tua differenza, io a volte le ho...e son dolori! a volte le ho su stupidate tali che col senno di poi me ne vergogno.... :oops:
a volte pianto certe piste, che mi chiedo come faccia Daniele a sopportarmi.... :roll:
...a volte le pianto perchè LUI mi dice cose tipo "attenta" oppure "metti il piede così"...so che lo fa per aiutarmi....ma mi mette il doppio di panico! :evil:
spesso e volentieri le ho su zone di roccette e simili..sentieri esposti...sarà che non arrampicando mai, non abituo la testa alla sensazione di vuoto... sarà che il cervello a volte si convince che le gambe non ce la facciano e le fa tremare.... e qui scatta il panico, le lacrimucce (si, si, davvero lacrimucce!), etc... come fare a farlo passare? mah!
mi sa che andando, andando, andando...spingendo il proprio limite oltre... poco per volta.... solo che a volte chi sta vicino (leggasi moroso) non ha così tanta pazienza... :roll:
il cervello umano è un capolavoro di ingegneria....peccato che non ci abbiano dato il libretto delle istruzioni completo! :roll:
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Messaggioda tonidellaga » lun set 01, 2008 17:45 pm

c***o, Freeraf,
la terza domanda è come direbbero i wazz'america "la madre di tutte le domande"
"c***o sono arrivato ad un punto oltre il quale diventa impensabile tornare indietro...e se non riesco neanche ad andare avanti??? "
me la sono fatta un po' di volte.. poi con un po' di calma per fortuna mi sono reso conto che invece la retromarcia funzionava ancora.
insomma, mi pare di non essere solo nella mia paranoia...
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Messaggioda Freeraf » lun set 01, 2008 17:49 pm

tonidellaga ha scritto:c***o, Freeraf,
la terza domanda è come direbbero i wazz'america "la madre di tutte le domande"
"c***o sono arrivato ad un punto oltre il quale diventa impensabile tornare indietro...e se non riesco neanche ad andare avanti??? "
me la sono fatta un po' di volte.. poi con un po' di calma per fortuna mi sono reso conto che invece la retromarcia funzionava ancora.
insomma, mi pare di non essere solo nella mia paranoia...


Vedi??? 8) 8) 8)
comunque davvero una sola volta, ma senza corda indietro non si tornava.....
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Re: Forma mentis in montagna

Messaggioda scheggia » lun set 01, 2008 17:53 pm

elenapollo ha scritto:
tonidellaga ha scritto:Ho un passo abbastanza sicuro, e non ho mai avuto crisi di panico.


ecco, a tua differenza, io a volte le ho...e son dolori! a volte le ho su stupidate tali che col senno di poi me ne vergogno.... :oops:
a volte pianto certe piste, che mi chiedo come faccia Daniele a sopportarmi.... :roll:
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mi sa che andando, andando, andando...spingendo il proprio limite oltre... poco per volta.... solo che a volte chi sta vicino (leggasi moroso) non ha così tanta pazienza... :roll:
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frasetta magica da ripetersi quando capitano queste cose ...

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Messaggioda tonidellaga » lun set 01, 2008 17:59 pm

"se lo fanno gli altri lo faccio anche io"
di solito è preceduta da un paio di imprecazioni varie. a piacere tuo.
Il tuo parere scheggia?
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Messaggioda scheggia » lun set 01, 2008 18:04 pm

tonidellaga ha scritto:"se lo fanno gli altri lo faccio anche io"
di solito è preceduta da un paio di imprecazioni varie. a piacere tuo.
Il tuo parere scheggia?


no nel mio caso era preceduta da una strana senzazione di gelo lunga la schiena, uno sguardo di sfuggita a quanto cavolo eravamo alti al fatto che odio arrampicare in discesa ... al mandarmi affanculo e chiedermi ma chi me lo ha fatto fare ed ad un inspiegabile sensazione di stringimento sfinterico (stile non passerebbe manco una particella sub atomica) poi mi dico ... lo fanno gli altri lo faccio pure io ... e poi funziona :wink:
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