da arteriolupin » mar lug 29, 2008 8:43 am
Gent.mi Signore e Signori di questo forum,
alla maggior parte di Loro non sarà sfuggita la valenza letteraria degli scritti di Alpine Man. Al di à dell'eccezionale apporto contenutistico, mi preme sottolineare il sapiente utilizzo di forme esopiche, iperboliche, talora paradossali, usate dal Sommo per illustrare la prorpia vita e la propria pugna con l'Alpe (le pugnette, invece, ormai non le descrive più causa età avanzata).
Questa mattina la lezione verterà sulla sapiente esegesi di uno scritto recente di Alpine Man, fornendo al lettore alcuni spunti per una giusta ed adeguata lettura, nonché, soprattutto, per la comprensione corretta di quanto si cela sapientemente dietro ad una lingua volutamente distorta e ad una sintassi volutamente violata.
In un recente scritto, vergato dal Sommo, incontriamo la narrazione di un incontro con una vecchia alpinista orobica, una sintesi caratteriale di quanto possiamo leggere delle compiante Paula Wiesinger o Mary Varale... Con qualche tratto della contemporanea Nives Meroi, decantata da Erri de Luca.
Analizziamo lo scritto:
seratina galante quella appena passata..
Traduzione: ho incontrato una donna ed il solo fatto di aver sentito profumo di donna mi ha mandato in visibilio... Spero che le caprette non saranno gelose
ho avuto il piacere di cenare con una nota alpinista dei tempi passati...una che ha messo a soqquadro l'orobia tutta..
Ho incontrato una che sa andar ein montagna e si è fatta una notevole messe di vie alpinistiche... Resta poco chiaro - ma è un aritficio letteraio dell'Autore - capire in che modo abbia messo a soqquadro l'Orobia... Che voglia indicare insospettate arti amatorie della stessa o solo fantastiche abilità alpinistica?
nessuna via a saputo resisterle
La grammatica viene stravolta come artificio per attirare l'attenzione del lettore... Nessuna via ha saputo resistere al suo fascino così come nessun uomo avrebbe saputo resisterle.. Questo è il chiaro messaggio
mi ricordo ancora in certe invernali..di norma eravamo sempre i soliti sulle crode,4 gatti senza cervello..ma era facile incontrare anche lei,una donna tutta di un pezzo..
L'indicazione è chiara... C'erano 4-5 pazzi scatenati che giravano d'inverno per le Orobie, per crode; stanchi di andare a violentare le stambecche, bramavano tutti poter conquistare la ruda appassionata di monti... Esiste, però, una duplice valenza sul termine "invernali"... Che forse sta ad indicare non tanto le ascensioni, quanto gli incontri conviviali a base di alcoolici a fiumi, talmente potenti da non far capire più la differenza tra quanto vissuto e quanto immaginato...
e che la roccia l'ha temprata lo si vede anche dal fisico..
Chiara indicazione per i gusti estetici in fatto di femmine del Sommo cantore dell'Orobia.. Le donne devono essere muscolose, possibilmente baffute e barbute... Più simili ad agili caprette che umane...
stasera ho dovuto arrendermi a starle dietro..
per farla breve dopo 2 litri di rosso,1 litro di grappa ho alzato bandiera bianca..mentre lei svuotava un altra fiasca
Falsa modestia dell'Autore. Artificio letterario che serve ad indicare come le capacità umane ed alpinistiche non possano prescindere dalle capacità trangugiatorie in termini di alcool...
vabbe'...diciamo che non ho voluto infierire (bugia,ero colmo a livello..)
Ulteriore spiegazione data dall'Autore, il cui Ego, ipersviluppato, tende a venire a collissione con la volontà letteraria di inserire forme di falsa modestia... Nulla più che un artificio letterario per ricordare di essere anche Lui un umano...
ma il succo della serata e' stato parlare delle nostre scalate all'alpe..
Il clou della serata (chiaramente immaginata, è un flashback dell'incontro con la sua capretta rpeferita sapientemente ricreata come fosse stato un incontro con un essere umano di sesso femminile) è stato ricordare i bei tempi andati (il Nostro ci lascia intravvedere una qualche liaison precedente con l'Alpinista immaginaria)
be li...modestamente ..ho sempre avuto almeno un paio di gradi in piu'..
In questo caso il Nostor confonde (evidente segno dell'azione della grappa e di qualche erba inserita nella pipa) i gradi di arrampicata con quelli della grappa fatta in casa
ma conosciendola so che non ammette mai sconfitte..
Ancora l'uso di falsi errori ortografici... Servono a mettere il punto sul carattere dell'immaginaria arrampicatrice... Un carattere che il Sommo vorrebbe vedere. Del resto, per immaginare la donna ideale, è un vecchio adagio, basta metters iallo specchio ed immaginarsi donna...
quindi sapete dove e' andata a parare
..mi ha detto che noi maschi abbiamo da sempre un vantaggio riconosciuto in scalata
si insomma..abbiamo una mar cia di riserva in piu,....una fisches da giocarci..
Ancora forme ortograficamente scorrette... Puntini di sospensione, per creare suspence tra il lettore e ribadire la presunta superiorità maschile... Anche in questo caso il Sommo mostra la propri aabilità narratoria ed affabulatoria
..mi si e' avvicinata..e mi ha messo la mano sul mio pacco
Ecco, è il momento dello scioglimento della narrazione. Compare la classica situazione impossibile che si avvera. Come un Deus ex-Machina nelle rappresentazioni teatrali della latinità, la mano dell'alpinista dai forti e saldi appigli della roccia passa a sfiorare le molli e oramai irrimediabilmente ammosciate carni dell'antico dell'Alpe... La spiegazione è chiara: la capretta, con lo zoccolo, non può carezzare il Sommo come lo Stesso desidererebbe ed il sogno diventa letteratura...
apparte che mi son sentito un po' sottodimensionato..sapete l'alcool gioca brutti schersi...
Ecco l'ammissione... A causa di anni ed alcool il Sommo ha dovuto fare i conti con le dimensioni, evidentemente insufficienti e la rigidità ormai dimenticata, dando la colpa ai brutti scherzi dell'alcool...
e lei baldanzosa(un po direi anche gasata dal gestaccio..)
..mi ha detto che noi altri maschietti...le' troppo comoda davanti ad un passaggio scabroso dar una toccatina dei nostri attributi e via andare...cosa che loro non possono fare
Resosi conto della verità scappata dalla penna, il Nostro cerca un rifugio nel tentativo di portare l'attenzione del lettore nell'utilizzo dei genitali maschili per gesti scaramantici...
bo..scendendo stasera dall'alpe..a ripensarci pero'..sapete che forse non ha tutti i torti..
effettivamente davanti a certi passagggi..una toccatina e passa tutto e si va via lisci..
magari le' solo una scaramansia..pero' a volte funsiona..
e poi meglio una palpatina ai gioielli di famiglia..che una ritirata con le braghe piene..
La chiusa del racconto mostra chiaramente la dicotomia della narrazione e del pensiero del Sommo: da un lato avrebbe tanto voluto poter narrare un incontro galante, a luci rosse, con gran finale nella baita; dall'altro, dovendo fare i conti con la realtà della sostanza virile e con le giuste richieste della partner, il Nostro ha dovuto giocoforza rendersi conto che quello che un tempo poteva essere il Suo orgoglio, ormaai altro non è che un orpello, un semplice amuleto pendulo utile al massimo per gesti scaramentici e apotropaici.
La presente lezione, da studiare e preparare per l'incontro di fine agosto alla baita, permette al lettore di leggere tra le righe della profonda e complessa personalità real-virtuale di Alpine Man. Solo studiando attentamente questo tipo umano-alpino sarà possibile interagire e giungere a sane discussioni senza dover ricorrere a forme di insulto come troppo spesso accade.
Che Nostra Signora dell'Alpe vigili e rpotegga Alpine Man e le Alpi Orobie, ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen