Apologia di un plasticaro

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Apologia di un plasticaro

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven giu 19, 2015 22:57 pm

Spesso i veri climber - e a fortiori i veri alpinisti - storcono il naso quando parlo delle mie prevalenti frequentazioni plasticare.

Eppure mi sto sempre più convincendo dei grandi vantaggi del l'arrampicare su resina.

Chi va in palestra:

1) fa meno strada e quindi inquina di meno, oltre a ridurre la produzione di CO2 (a meno che vada in palestre lontano da casa, come talvolta a me capita :oops: )

2) non infastidisce gli animali selvatici, non si azzuffa con gli orsi, non intasa le strade di montagna d'estate (e neanche d'inverno)

3) non incoraggia la creazione di ferrate, e neanche spitta nuove vie

4) non unge le vie classiche

5) non si incroda in montagna rompendo las pelotas al soccorso alpino

In conclusione, il modo più razionale di amare e rispettare la wilderness è lasciarla dov'è e non andarci.

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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda Q » ven giu 19, 2015 23:08 pm

Sono d'accordo con te e spero che sempre più climber vadano sulla plastica... Lasciando libera la roccia.

A parte gli scherzi, non è sempre vero che chi va in palestra fa meno strada. Dipende da dove abiti.
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab giu 20, 2015 7:02 am

Dimenticavo:

Il plasticaro non lascia cartacce, mozziconi, "bisogni grossi" (e neanche piccoli) in falesia.
(E non ci porta neanche i cani...)

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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda coniglio » sab giu 20, 2015 8:43 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Spesso i veri climber - e a fortiori i veri alpinisti - storcono il naso quando parlo delle mie prevalenti frequentazioni plasticare.

Eppure mi sto sempre più convincendo dei grandi vantaggi del l'arrampicare su resina.

Chi va in palestra:

1) fa meno strada e quindi inquina di meno, oltre a ridurre la produzione di CO2 (a meno che vada in palestre lontano da casa, come talvolta a me capita :oops: )

2) non infastidisce gli animali selvatici, non si azzuffa con gli orsi, non intasa le strade di montagna d'estate (e neanche d'inverno)

3) non incoraggia la creazione di ferrate, e neanche spitta nuove vie

4) non unge le vie classiche

5) non si incroda in montagna rompendo las pelotas al soccorso alpino

In conclusione, il modo più razionale di amare e rispettare la wilderness è lasciarla dov'è e non andarci.

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:lol: :lol: :lol:

tipico ragionamento miope da salottaro :lol: :lol: :lol:
le cose vanno viste in una dimensione prospettica ampia, se non addirittura globale.

1) in realtà inquina di più. fa meno KM ma il numero degli spostamenti è maggiori. in più si veda: riscaldamento locali, produzioni prese, scarichi della palestra e scarichi di produzione e altro che non mi viene in mente;

2) può darsi, contribuisce però ad intasare i centri con gli aggravi di varia natura che tutti conosciamo. in più, statisticamente e in proporzione,
quando si va a scalare "fuori" si piglia una macchina in 4/5 quando si va in palestra (siccome "ci si vede là") il rapporto e una macchina ad uno/due climberz...quindi inquina...anche di più, dato che la frequenatzione delle sale è maggiore in termini di occasioni e avventori.

3) a rigor di logica incoraggerebbe però la cementificazione.

4) però impedisce a chi va in palestra per allenarsi, di allenarsi

5) riesce a farsi male/morire anche in palestra...e anche far male al prossimo, tipo cadendogli in testa.


in conclusione:
a) è il titpico ragionamento di chi va' più forte in palestra che fuori.
b) solo frequentando la wilderness riusciremo a rispettarla, perchè la natura insegna...e lo fa anche con gli animi meno sensibili. tipo il sottoscritto.

...te m'hai provocato (cit.)

:lol: :lol: :lol:
si scherza.
perchè stavi scherzando vero?
voglio conservare intatta la stima che ho di te...
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda PIEDENERO » sab giu 20, 2015 9:04 am

Per costruire una presa di medie dimensioni vengono abbattuti 4 alberi e consumati 3568 LT di acqua.
Vergognati plasticato, fatti un esame di coscienza.
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda brando » sab giu 20, 2015 9:54 am

che poi, sniffando magnesite (alta concentrazione di polveri sottili indoor) magari viene la silicosi, con tutte le spese connesse, individuali e per la comunità :twisted:
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda EvaK » sab giu 20, 2015 13:07 pm

Però chi va in palestra contribuisce al mercato:
- paga un abbonamento
- fa lavorare gente (che si spera sia stipendiata)
- alimenta l'industria delle prese
- fa lavorare i fisioterapisti (in genere.... ) :roll:
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab giu 20, 2015 20:21 pm

Le obiezioni non mi convincono mica.

Per quanto riguarda il punto 2: io considero il plasticaro urbano, che abita vicino alla palestra e lontano dalle crode. Chiaro che se uno da Cortina viene a rampegàr a Silea (e magari qualcuno c'è 8O ) il discorso cambia.

Per quanto riguarda l'impatto ecologico della costruzione di muri e prese: va spalmato sulle migliaia di frequentatori della palestra, e per il numero di volte che ogni presa viene utilizzata. Considera quanta gente passa per una singola palestra di Milano, e fa' il confronto con i chilometri di falesie chiodate e frequentate pochissimo.

Poi: anche in palestra ci si può far male: però vuoi mettere i costi e i rischi dell'intervento di un'ambulanza in una palestra a pochi chilometri dall'ospedale, rispetto a un elicottero che deve uscire su una parete chissà dove, magari con maltempo?

Nelle palestre evolute il magnesio in polvere non si usa più (o almeno non si dovrebbe).

Rispetto al fatto che sia un discorso tipico di quelli che vanno meglio in palestra che fuori...è assolutamente vero 8) .

Plastificati saluti
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda dang » dom giu 21, 2015 20:08 pm

Meno gente in falesia meno usura della roccia.
Favorevolissimo alle palestre urbane così come sono favorevole alla chiodatura selettiva, per tenere lontani kakasotto e alpinisti dalle falesie. :mrgreen:

Elitari saluti 8)
:twisted: :lol:
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda funkazzista » lun giu 22, 2015 8:06 am

=D>
Grande Tacchino!
Quoto tutto, anche le virgole!
Spero che tu raccolga eserciti di proseliti: andate, andate sulla plastica :mrgreen:

Il passo successivo è l'arrampicata virtuale :|

Per i più capaci basterà la meditazione: raccolti nella posizione del loto, o in quella del dormiglione, potranno immaginare di salire tutte le vie più difficili dell'universo senza sforzo, senza muoversi da casa, senza rompere i cabasisi al prossimo, senza danneggiare l'ambiente.

Per gli altri ci penserà le tecnologia: occhialazzi per la realtà virtuale, un app sullo smàrfon, magari qualche aiuto chimico... e il gioco è fatto!

:lol:
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda Eionedvx » mer giu 24, 2015 17:16 pm

funkazzista ha scritto:magari qualche aiuto chimico... e il gioco è fatto!


Cosa vuol dire "aiuto chimico"? :mrgreen:
Talk less, climb more.
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda Pié » mer giu 24, 2015 17:19 pm

dang ha scritto:Elitari saluti 8)
:twisted: :lol:


:smt044 :smt044 :smt044
evviva la burtleina!
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 24, 2015 17:43 pm

Eionedvx ha scritto:
funkazzista ha scritto:magari qualche aiuto chimico... e il gioco è fatto!


Cosa vuol dire "aiuto chimico"? :mrgreen:


Corde in nylon, scarpe in microfibra, maglioni in pile, "guscio" in goretex...

Sintetici saluti
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda Eionedvx » mer giu 24, 2015 18:10 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Eionedvx ha scritto:
funkazzista ha scritto:magari qualche aiuto chimico... e il gioco è fatto!


Cosa vuol dire "aiuto chimico"? :mrgreen:


Corde in nylon, scarpe in microfibra, maglioni in pile, "guscio" in goretex...


Con la realtà virtuale? Ma non ha senso. :mrgreen:
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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda espo » gio giu 25, 2015 13:03 pm

Eionedvx ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Eionedvx ha scritto:
funkazzista ha scritto:magari qualche aiuto chimico... e il gioco è fatto!


Cosa vuol dire "aiuto chimico"? :mrgreen:


Corde in nylon, scarpe in microfibra, maglioni in pile, "guscio" in goretex...


Con la realtà virtuale? Ma non ha senso. :mrgreen:


xchè il resto del discorso ha senso? #-o

e poi a voler proprio esser precisi.... mica che si arrampica sula plastica :mrgreen:

resina.... apologia di un resinaro
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Ci sono nomadi che si sentono a casa ovunque
altri che non si sentono a casa da nessuna parte

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Re: Apologia di un plasticaro

Messaggioda PARETI » lun lug 20, 2015 18:57 pm

Coniglio...ma quante ne sai!!! :D
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