La montagna dell'eros

[Falco5x]

Era lì supina nel sole, immobile, nuda di roccia calcarea chiara e levigata, gli apici simmetrici e tondi delle alte ginocchia disgiunte, i talloni ripiegati sotto le cosce e poggiati al bordo dell?altopiano che da quel punto scoscendeva all?abisso.
Calatomi oltre la gola tra i seni rocciosi e pieni, procedevo lungo quel busto tornito e quel piatto ventre con smania montante quasi presagendo misteriose urgenze, intuendo imminenze decisive.
Scorrendo dunque quel corpo assopito, giunto non lontano dal suo disgiungersi in cosce divaricate ecco la prima vegetazione invadere di colpo la stretta e piatta vallata. M?insinuai in quel verde basso e riccioluto solcandolo, mentre di lato i brevi innalzamenti delle creste iliache preludevano all?erta potente dei forti muscoli femorali. Intanto quel rado boschetto si restringeva assecondando in basso l?andamento del ventre nel suo convergere al pube. Lì pervenuto vidi il cespuglioso intrico cedere il passo a una placca glabra di liscia pietra lunare. Ma proprio al centro di questa, appena oltre il punto in cui essa assumeva più decisa inclinazione prima di confluire all?ultima forra, vidi la roccia animare un ultimo basso risalto convesso e levigato in forma ovoidale allungata. E proprio nel mezzo di questo, stretta ma profondamente incisa nel verso della lunghezza ecco una sinuosa fenditura fiorente di muschio e d?erba nuova. Spartiva quella evocativa prominenza in due simmetrici lobi, due polpose falci di luna speculari e congiunte, forzandovi nel mezzo un?ombrosa cavità gravida di carnali evocazioni.
M?inserii nell?epidermica apparenza di quella muscosa incavatura, e nel farlo notai che s?approfondiva e s?ampliava corrispondendo quasi alla mia presenza e accogliendomi arrendevole. E intanto che il muschio sotto i miei piedi s?incupiva soffice e denso e penetrabile al passo, mi venni a trovare ai pressi di una polla quieta d?umori secreti. Mi chinai e ne bevvi, e qualcosa subito risuonò in complementare consonanza con l?apparenza di quel luogo, risvegliando in me echi antichi e suscitando vivide e struggenti memorie del tempo passato. Le mie forze s?arresero e io m?arresi con loro arrestandomi a quella serena sorgiva.
Lì finalmente il mio corpo trovò appagamento e s?impregnò di quella pace che per anni e inutilmente avevo cercato tra i monti, imbevendosene in ogni sua fibra profondamente.

[kala]

Interessante

...risvegliando in me echi antichi e suscitando vivide e struggenti memorie del tempo passato...

Credo che il Drugo e l'Arterio, lenggendolo, vi si ritroveranno...

[nuvolarossa]

Interessante

...risvegliando in me echi antichi e suscitando vivide e struggenti memorie del tempo passato...

Credo che il Drugo e l'Arterio, lenggendolo, vi si ritroveranno...

Magari decideranno di fare un raduno loro tre, così forse oltre agli echi di memorie lontane gli si risveglierà qualcos'altro.

[ettore]

[brando]

mah...

[Falco5x]

Interessante

...risvegliando in me echi antichi e suscitando vivide e struggenti memorie del tempo passato...

Credo che il Drugo e l'Arterio, lenggendolo, vi si ritroveranno...

Sei il solito malizioso.
La frase da te citata non significa che da quarant'anni almeno non ne vedo una, come tu vorresti insinuare; ha invece l'intento di evocare le emozioni irripetibili delle prime volte, enormemente più grandi e intense (e lontane) di tutte le ordinarie sensazioni successive.

[Drugo Lebowsky]

...
ha invece l'intento di evocare le emozioni irripetibili delle prime volte, enormemente più grandi e intense (e lontane) di tutte le ordinarie sensazioni successive.

vero
la notte precedente alle prime vie fai fatica a dormire e lo squillo della malefica sveglia ti trova già con gli occhi aperti
poi ti abitui
o ci fai il callo, a seconda dei punti di vista



ma cosa vuoi che capisca un kalamaro che conosce solo i mattoni di una chiesa?



ps: spero tu abbia notato che il mio intervento è funzionale al castigare il kalamaro...
che mai e poi mai sarei intervenuto per dire banalità tipo: "chebbotta di retorica!" o "se la buttavi un po' più sull'eroiken, pareva roba di rudatiana memoria..."

[Falco5x]

- Ma quando sarò vecchio come te, inizierò anch'io a scrivere cose di questo genere?

Forse anche di più.
I racconti erotico-alpini sono un genere poco frequentato, ma io qualcos'altro di scritto sul tema ce l'ho, anche se lo tengo chiuso nel cassetto (questo qui che ho postato è molto soft perché è stato scritto appositamente per planet; cose più hard non le metterei mai qui).

- Come si chiama la montagna del racconto? Monte di Venere?

Nulla vieta di pensare che la montagna in questione esista davvero.

E infine non sarebbe male se qualche forumista (una lei) si lanciasse in una versione dal punto di vista femminile di analogo racconto. Una specie di duello letterario a pari opportunità...

Alquanto improbabile direi, le donne non hanno il coraggio di uscire così allo scoperto.

[sergio-ex63-ora36]

...
Alquanto improbabile direi, le donne non hanno il coraggio di uscire così allo scoperto.

...al solito fanno un po' di resistenza all'inizio...poi ci superano, passionalmente, alla grande...

[Falco5x]

...
Alquanto improbabile direi, le donne non hanno il coraggio di uscire così allo scoperto.

...al solito fanno un po' di resistenza all'inizio...poi ci superano, passionalmente, alla grande...

Sì però solo in privato o tra pochi intimi. Qua si parlava in sostanza di una forma di aperto esibizionismo, caratteristica più maschile io penso. Ma se qualcuna vuole smentirmi è la benvenuta.

[Nevottoromano]

hehe simpatico!