racconti..cosa preferite?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

racconti..cosa preferite?

Messaggioda Maurizio » mer lug 12, 2006 23:23 pm

Ciao,

inauguro un nuovo argomento, per non parlare sempre delle stesse cose, chiedo venia se creo un misero doppione

Sto leggendo un racconto di Lionel Daudet e mi ha colpito lo stile con cui è scritto, insomma, una specie di "fantasy".
Nel legger il racconto di qualsiasi avventura, voi preferite uno stile così, fantasy, uno "filosofico", oppure preferite il linguaggio "supergiovane"...o ancora quello (spesso fozatamente) goliardico? O siete stregati dallo stile humor inglese...o ancora cedete all'epica bonattiana...il tratto scanzonato di Bubu...quello da supercampione che però ha finito a malapena le medie...insomma, che preferite?

ciao

M
Avatar utente
Maurizio
 
Messaggi: 1268
Images: 19
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Fabio23 » gio lug 13, 2006 0:08 am

Amo i racconti concisi. Poche parole dense e taglienti. Tanta punteggiatura per dare il ritmo. Tante ellissi. Qualche frase pronuciata dai protagonisti particolarmente significativa.

E' anche lo stile che prediligo nello scrivere i racconti o esperienze. Anzi forse preferisco scriverli così che leggerli! Per la lettura amo gli artifici e le anomalie. Ad esempio descrivere una situazione reale attraverso situazioni assolutamente non reali. Perchè fantasy oppure perchè riferite al passato oppure...la fantasia mi piace. Le sorprese. Il non letto (o non ancora).

Ciao

Fabio
Fabio23
 
Messaggi: 155
Images: 18
Iscritto il: mer feb 19, 2003 17:34 pm
Località: Legnano

Messaggioda drstein » gio lug 13, 2006 0:11 am

Mah.. in generale mi va bene tutto purchè genuino, a seconda del momento mi piace riprendere in mano anche quelli già letti per rituffarmi nella stessa "aria", non so se rendo l'idea..
Mi piace molto lo stile di Rebuffat, anche se forse è un po' troppo romanzato; mi piace la scrittura asciutta e un po' retrò di Cassin; naturalmente Karl e Diemberger; apprezzo anche come scrive Fabio Palma, per restare qui nel forum.. Per l'epica bonattiana devo essere in giornata.. c***o, dove sta lui arriva sempre il temporale del secolo!!
Just believe, when you can't believe anymore..
Avatar utente
drstein
 
Messaggi: 322
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Pr

Messaggioda VivaLaPorchetta » gio lug 13, 2006 9:32 am

le storie di playboy :D :D :D :D
VivaLaPorchetta
 
Messaggi: 149
Images: 2
Iscritto il: ven mar 11, 2005 10:24 am

Messaggioda Maurizio » gio lug 13, 2006 9:56 am

Fabio23 ha scritto:Amo i racconti concisi. Poche parole dense e taglienti. Tanta punteggiatura per dare il ritmo. Tante ellissi. Qualche frase pronuciata dai protagonisti particolarmente significativa.

E' anche lo stile che prediligo nello scrivere i racconti o esperienze. Anzi forse preferisco scriverli così che leggerli! Per la lettura amo gli artifici e le anomalie. Ad esempio descrivere una situazione reale attraverso situazioni assolutamente non reali. Perchè fantasy oppure perchè riferite al passato oppure...la fantasia mi piace. Le sorprese. Il non letto (o non ancora).

Ciao

Fabio


molto interessante Fabio, ma vorrei capire meglio, se qualcuno mi aiuta...

ad esempio la frase:

l'oro luminoso della loro traccia mi appare, come la coda di una cometa, come una risata che si propaga, come una voce che mi dica "guarda, la vita è cos' bella"

secondo me può essere bellissima come può non significare nulla, essere totalmente artificiosa. Che ne pensate? :roll: :roll:

Maurizio
Avatar utente
Maurizio
 
Messaggi: 1268
Images: 19
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Aldino » gio lug 13, 2006 9:58 am

Niente trucchi da quattro soldi
Raymond Carver
http://www.minimumfax.com/video/2002/12/31niente_trucchi.pdf
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda quchibu » gio lug 13, 2006 10:00 am

Aldino ha scritto:Niente trucchi da quattro soldi
Raymond Carver
http://www.minimumfax.com/video/2002/12/31niente_trucchi.pdf



il lavoro duro è togliere.
quchibu
 
Messaggi: 3675
Images: 14
Iscritto il: ven lug 07, 2006 10:16 am

Messaggioda Aldino » gio lug 13, 2006 10:01 am

Maurizio ha scritto:ad esempio la frase:

l'oro luminoso della loro traccia mi appare, come la coda di una cometa, come una risata che si propaga, come una voce che mi dica "guarda, la vita è cos' bella"

secondo me può essere bellissima come può non significare nulla, essere totalmente artificiosa. Che ne pensate? :roll: :roll:


io penso che questa frase è un trucco da quattro soldi
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda Aung_74 » gio lug 13, 2006 10:16 am

Maurizio ha scritto:l'oro luminoso della loro traccia mi appare, come la coda di una cometa, come una risata che si propaga, come una voce che mi dica "guarda, la vita è cos' bella"


secondo me è un (tentativo) di trucco riuscito proprio male




ma da dove arriva?
Avatar utente
Aung_74
 
Messaggi: 65
Iscritto il: mer lug 12, 2006 13:12 pm
Località: tra mi e bi

Re: racconti..cosa preferite?

Messaggioda Andrea Orlini » gio lug 13, 2006 14:27 pm

Mi piace lo stile di Gobetti, ancor di più quello di Paleari, secondo me un grande, come anche Klindergrat per rimanere nel ns piccolo.
I pochi scritti di Comino e quelli più numerosi di Grassi invece non riuscivo a terminarli. Grandi capacità dei due ma non nella scrittura, secondo me, quasi a certificare quel "muro di incomprensione" che Grassi avvertiva tra se e il pubblico in fatto di comunicare le esperienze.
Ma anche gli stili tipo Pirnetti, "la montagna incantata" riescono a coinvolgermi, datati eppure attuali.
Il supercampione della terza media, purtroppo, lo si nota subito.

andrea
Andrea Orlini
 
Messaggi: 981
Images: 7
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Trieste

Messaggioda Maurizio » ven lug 14, 2006 9:30 am

Grazie Aldino, ho letto un po' quello che c'era nel link che hai segnalato, interessante...

Per quanto riguarda "i trucchi" di Daudet, a parte la traduzione, che magari non rende al meglio...non è certo l'unico a scrivere così e molti comunque apprezzano. I francesi ad esempio mi discono che considerano la scrittura di Daudet molto letteraria e piena di parole ricercate. Mi viene in mente anche Chantal Maudit...del suo libro riuscii a leggerne solo venti pagine e poi lo misi da parte. Sicuramente una scrittura di questo tipo divide, ci sono quelli che non la sopportano e chi la trova bellissima, piena di visioni.
A leggere le opinioni di Carver sarebbe meglio uno stile asciutto, serio, niente ironia e poco umorismo. Molto interessanti le considerazioni sul "tono". Io non saprei...vedo però che i racconti (di montagna) più apprezzati sono generalmente quelli che riescono a coinvolgere tutti, che fanno dire al lettore "toh, anche a me è capitata la stessa cosa", anche se magari stai parlando di una cosa che lui non farà mai. Senza tanta filosofia. E senza pathos. In più ho notato la tendenzaa a saltare a piè pari la descrizione dell'azione in parete, sul tipo "muovo la mano e tasto un'appiglio...mi scivola il piede.". Forse ne abbiamo lette troppe in passato? O forse, se non devi raccontare una cosa proprio coinvolgente, è meglio che non ti ci metti nemmeno.

Voi che ne pensate?

Maurizio
Avatar utente
Maurizio
 
Messaggi: 1268
Images: 19
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Aldino » ven lug 14, 2006 10:33 am

Che sono d'accordo con te. Il "gusto" personale di ognuno dipende in parte dalla cultura cui appartiene, in parte dalla sensibilità personale e dal carattere. Non c'è un modo di scrivere che piaccia a tutti indistintamente
Una persona introversa proverà un senso di fastidio nel leggere di sentimenti sparsi ai 4 venti, laddove un altro si esalterà-commuoverà-arrabbierà. L'eroico trionfalismo (anche della tragedia) urterà la persona modesta o anche solo realista, ma esalterà chi si infiamma facilmente.
Una narrazione deve sedurre il lettore. E non tutti siamo seducibili allo stesso modo :wink:
Mi fa piacere che il mio suggerimento su Carver ti abbia incuriosito: leggi qualche suo racconto, ne vale davvero la pena.

Anche riguardo ai racconti di montagna condivido la tua opinione: le mere descrizioni di salita sono noiose e scontate e sempre uguali. Del resto, ometterle completamente è impossibile...
:idea:
E "trasformarle"...???
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda Aldino » ven lug 14, 2006 10:46 am

E poi non dobbiamo mica piacere a tutti, no?

8)
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda Fabio23 » ven lug 14, 2006 11:52 am

Es su una rivista del Cai di qualche tempo fa (anni) una guida alpina della mia zona ha inserito un articole su delle cascate da lui aperte. La parte narrativa parlava di questi strani ominidi con ascia ed almetto che in tempi immemorabili lottavano contro gelidi torrenti pietrificati. Raccontare qualcosa di attuale attraverso sitazioni e personaggi non reali, ma riconducibili lalla realtà di oggi. Questo è un esempio dell'originalità di cui parlo.

Oppure per chi possiede i numeri di Alp di circa 13-14 anni fa nella parte finale era spesso presente un racconto a tema vario. Molti sono veramente fantastici. In particolare mi ricordo quello in cui per andare ad arrampicare bisognava inserire una tessera tipo bancomat alla base della via e si era ammessi solo dopo aver prenotato....Bello!
Oppure un altro, sempre ambientato nel futuro, in cui l'alpinismo è vietato e i due protagonisti scappano e realizzano il loro sogno di una vera scalata in ambiente naturale (mi pare sul Bianco).
DOvrei andare a riprenderli. Se ne avete la possibilità fatelo perchè per alcuni vale davvero la pena.

Una piccola considerazione: come vedreste una sezione racconti nei giornali che oggi di definiscono di "montagna"? Sarebbe accolta come ridicola...

Ovvio che i ghirigoreggi gratuiti e senza senso non li prendo nemmeno in considerazione. Un po'di ermeticità, però, (alla Motti, per intenderci) mi piace, è uno stimolo per il mio cervellino ad interpretare le parole che leggo senza prenderle così come sono.

La narrativa, poi, secondo me è molto diversa dal racconto. In particolare quella di montagna che spesso ha la sola funzione di ricreare situazioni realmete vissute. I racconti, oltre a essere infinitamente più brevi, danno più libertà d'azione all'autore. Se voglio parlare di orchetti che scalano cascate di ghiaccio posso farlo per 10 pagine, ma per 200 forse no!

Quindi la narrativa vera e propria mi piace ricca di descrizioni, di ambiente, di sensazioni. Non melodrammatica, non eroica (o almeno non troppo).
Per quanti riguarda i racconti di fantasia uno piacevole (adeguato al mondo alpinistico degli anni di pubblicazione) è "Primo di Crodata" di Frison-Roche. Per quanto riguarda il genere raccontodicosevissute mi piace abbastanza lo stile Messner.

Ciao

Fabio
Fabio23
 
Messaggi: 155
Images: 18
Iscritto il: mer feb 19, 2003 17:34 pm
Località: Legnano

Messaggioda dademaz » ven lug 14, 2006 12:34 pm

Fabio23 ha scritto:Es su una rivista del Cai di qualche tempo fa (anni) una guida alpina della mia zona ha inserito un articole su delle cascate da lui aperte. La parte narrativa parlava di questi strani ominidi con ascia ed almetto che in tempi immemorabili lottavano contro gelidi torrenti pietrificati. Raccontare qualcosa di attuale attraverso sitazioni e personaggi non reali, ma riconducibili lalla realtà di oggi. Questo è un esempio dell'originalità di cui parlo.

Oppure per chi possiede i numeri di Alp di circa 13-14 anni fa nella parte finale era spesso presente un racconto a tema vario. Molti sono veramente fantastici. In particolare mi ricordo quello in cui per andare ad arrampicare bisognava inserire una tessera tipo bancomat alla base della via e si era ammessi solo dopo aver prenotato....Bello!
Oppure un altro, sempre ambientato nel futuro, in cui l'alpinismo è vietato e i due protagonisti scappano e realizzano il loro sogno di una vera scalata in ambiente naturale (mi pare sul Bianco).
DOvrei andare a riprenderli. Se ne avete la possibilità fatelo perchè per alcuni vale davvero la pena.

Una piccola considerazione: come vedreste una sezione racconti nei giornali che oggi di definiscono di "montagna"? Sarebbe accolta come ridicola...

Ovvio che i ghirigoreggi gratuiti e senza senso non li prendo nemmeno in considerazione. Un po'di ermeticità, però, (alla Motti, per intenderci) mi piace, è uno stimolo per il mio cervellino ad interpretare le parole che leggo senza prenderle così come sono.

La narrativa, poi, secondo me è molto diversa dal racconto. In particolare quella di montagna che spesso ha la sola funzione di ricreare situazioni realmete vissute. I racconti, oltre a essere infinitamente più brevi, danno più libertà d'azione all'autore. Se voglio parlare di orchetti che scalano cascate di ghiaccio posso farlo per 10 pagine, ma per 200 forse no!

Quindi la narrativa vera e propria mi piace ricca di descrizioni, di ambiente, di sensazioni. Non melodrammatica, non eroica (o almeno non troppo).
Per quanti riguarda i racconti di fantasia uno piacevole (adeguato al mondo alpinistico degli anni di pubblicazione) è "Primo di Crodata" di Frison-Roche. Per quanto riguarda il genere raccontodicosevissute mi piace abbastanza lo stile Messner.

Ciao

Fabio


ebbravo fabio, me li ricordo i racconti da te citati! alcuni decisamente interessanti!
personalmente adoro leggere in genere: e qui mi piace che lo stile di scrittura sia bello! bhe difficile dire cosa sia bello e cosa no...ma in poche parole, che ci sia uno stile....tanto da riconoscerlo come tale!
che sia una scrittura fluida, leggera a tratti ma decisa, scavata in altri! insomma un giusto alternarsi di situazioni che rendono la lettura piacevole, coinvolgente, appassionante, intrigante! insomma il classico libro che una volta cominciato di cattura completamente e devi finirlo in un sol fiato...o comunque il prima possibile. questo a prescindere dalla storia in se e dal tipo di libro!
adoro leggere di montagna: e qui le cose cambiano un pochino. è vero che le pubblicazioni del genere sono tra le più numerose (bho forse secondo solo alle stesure della bibbia :D )....ma purtroppo non capita spesso di trovare alpinisti che sappiano scrivere. o comunque anche se lo sanno fare magari non hanno dietro una storia che regga!
in realtà anche qui cerco le stesse cose della letteratura in generale, ma con la variante che a volte anche se alcuni libri non sono scritti proprio bene, ma hanno una storia che rende, che ti prende, insomma dove senti il coinvolgimento dell'autore...allora comunque li reputo bei libri!

anche qui sul forum c'è chi scrive bene, chi malissimo, e chi è in grado di trasmettere e chi invece è trincerato....a mio modo di vedere si capisce subito nei messaggi un po' lunghetti (ops come questo)....se riesco a completare la lettura tutto sommato lo scritto mi da qualcosa....altrimenti se non ci riesco è xchè qualcosa stona....lo stile di scrittura, la storia, l'aridità o lo sballottamento senza meta.

per quanto riguarda invece fronzoli vari, frasi ricercate, enigmatiche ecc...eh dipende, sicuramente non difficili da creare, ma secondo me molto difficili da inserire in un contensto senza farle stonare. insomma bisogna saperle usare...quando e come usarle!

sicuramente nessuno arriverà a leggere fino a qui....capendo ciò che intendo per brutta scrittura! saper leggere è sicuramente diverso dal saper scrivere!

ciao e buone lettura
Davide
Avatar utente
dademaz
 
Messaggi: 2252
Images: 6
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varese

Messaggioda Fabio23 » ven lug 14, 2006 12:36 pm

Tranquillo ci sono arrivato...

Ciao

Fabio
Fabio23
 
Messaggi: 155
Images: 18
Iscritto il: mer feb 19, 2003 17:34 pm
Località: Legnano

Messaggioda dademaz » ven lug 14, 2006 12:42 pm

Fabio23 ha scritto:Tranquillo ci sono arrivato...

Ciao

Fabio


:D
Avatar utente
dademaz
 
Messaggi: 2252
Images: 6
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Varese

Messaggioda Maurizio » ven lug 14, 2006 13:42 pm

Aldino ha scritto:Che sono d'accordo con te. Il "gusto" personale di ognuno dipende in parte dalla cultura cui appartiene, in parte dalla sensibilità personale e dal carattere. Non c'è un modo di scrivere che piaccia a tutti indistintamente
Una persona introversa proverà un senso di fastidio nel leggere di sentimenti sparsi ai 4 venti, laddove un altro si esalterà-commuoverà-arrabbierà. L'eroico trionfalismo (anche della tragedia) urterà la persona modesta o anche solo realista, ma esalterà chi si infiamma facilmente.
Una narrazione deve sedurre il lettore. E non tutti siamo seducibili allo stesso modo :wink:
Mi fa piacere che il mio suggerimento su Carver ti abbia incuriosito: leggi qualche suo racconto, ne vale davvero la pena.

Anche riguardo ai racconti di montagna condivido la tua opinione: le mere descrizioni di salita sono noiose e scontate e sempre uguali. Del resto, ometterle completamente è impossibile...
:idea:
E "trasformarle"...???


Aldino, quanto è vero ciò che dici!!!

Di Carver che mi consigli?

Per fabio, quei racconti erano presumibilmente di Gobetti, un gigante (secondo me) della scrittura di montagna degli ultimi anni. Ora c'è Erri De Luca, ma secondo me Gobetti sapeva veramente andare al di là...peccato sia finito a spremere olive... :lol: :cry: :roll:
Avatar utente
Maurizio
 
Messaggi: 1268
Images: 19
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am

Messaggioda Aldino » ven lug 14, 2006 14:07 pm

I racconti di Carver tradotti in italiano sono editi, credo, tutti dalla Minimum fax
http://www.minimumfax.com/persona.asp?personaID=1
comincia con
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore (What We Talk About When We Talk About Love , che titolo, vero?!?)
ma tu "che sei del mestiere" :wink: procurati anche Niente trucchi da quattro soldi, da cui sono tratte le pagine del mio primo link. Se come penso, sei su "quella" lunghezza d'onda, vedrai che ti dirà molte cose...

And did you get what
you wanted from this life, even so?
I did.
And what did you want?
To call myself beloved, to feel myself
beloved on the earth
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda Siloga66 » lun lug 17, 2006 9:16 am

Tutti i libri di Nicholas Sparks.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
Avatar utente
Siloga66
 
Messaggi: 8295
Images: 133
Iscritto il: ven ott 31, 2003 13:11 pm
Località: Val di Fassa (TN)


Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.