la nuova etica

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

la nuova etica

Messaggioda Pagno » ven apr 07, 2006 15:36 pm

Riporto testualmente l'articolo apparso oggi sul sito di montagnatv.
Con buona pace di chi crede ancora nell'etica dell'alpinismo


GII ?violentato?
Top News Inserito da montagnatv il Ven, 07/04/2006 - 08:38

SVIZZERA ? Come previsto e temuto, l?alpinismo commerciale allunga le mani sul Karakorum. Kari Kobler, il ?commerciante di alpinismo? svizzero criticato nel 2004 per aver portato i suoi clienti e metodi al K2, darà l?assalto niente di meno che alla parete nord del Gasherbrum II, una delle ultime pareti inviolate di un 8000, simbolo di un alpinismo ?esplorativo perfetto?.


La spedizione organizzata da Kobler è prevista per la prossima estate e durerà 57 giorni. La guida alpina svizzera arriverà in Cina all?inizio di giugno con i suoi clienti e tutto l?ambaradan di corde fisse, bombole d?ossigeno, portatori d?alta quota. E naturalmente, con un gruppo di alpinisti ?clienti?. Alcuni di rango che tenteranno la vetta in ?stile alpino? ma che con la loro presenza non faranno altro che legittimare lo ?svilimento totale della montagna?, come lo ha definito un grande dell?alpinismo qual è Kurt Diemberger.

Quella che aleggia intorno alle spedizioni commerciali è una polemica che affligge da anni il mondo dell?alpinismo. Assumendo spesso toni molto aspri.

La prima vittima fu l?Everest. Si sa, è da anni meta di spedizioni commerciali. Le ?limitate? ? termine da prendere con le dovute cautele, visto che si parla di una montagna di ottomila metri - difficoltà tecniche e la sfrenata voglia di calpestare il tetto del mondo attirano frotte di alpinisti e soggetti d?ogni genere. Come la signora inglese 85enne e la coniglietta di playboy che quest?anno hanno annunciato l?impresa, insieme ad altre centinaia di persone.

Ma il K2, e le dure vette del Karakorum finora erano rimaste estranee a questo fenomeno di svilimento dei valori sportivi e ideali della montagna. Riuscendo a scacciare in un angolo i rarissimi episodi di scalata delle spedizioni commerciali.

?Usare l?ossigeno è il modo più sleale di scalare una montagna?. Questa la tesi della maggioranza. Non è solo un discorso di sportività ma anche di sicurezza. Ricordiamo la vicenda racconatata da Krakauer nel bellissimo ?Aria Sottile?. Parliamo di scalate che non danno scampo all?improvvisazione.

Ecco perché sono riservate ad alpinisti d?esperienza, preparati. Che non usano trucchi e scorciatoie, solo per mettere una x nel loro libretto delle cime.

Kari Kobler, già nel 2004, fu oggetto delle polemiche per aver portato la sua ?spedizione? al K2. Portò Sherpa perfino dal Nepal. Attrezzò la via di salita con una quantità enorme di materiale e trasportò ai campi alti numerose bombole di ossigeno necessarie ai clienti. Mentre i grandi dell?alpinismo mondiale, primo fra tutti Diemberger, lo guardavano con sconcerto e rabbia.

Laconico il commento di Agostino Da Polenza, che con Kobler aveva avuto uno scontro durissimo in occasione della spedizione K2 2004: ?Confido nel maltempo?.
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Re: la nuova etica

Messaggioda bummi » ven apr 07, 2006 15:44 pm

Pur non condividendo affatto un alpinismo di questo genere certi atteggiamenti schizzinosi mi fanno ridere.
Chi guarda quello che fanno gli altri con la puzza sotto al naso è solo uno snob.
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Re: la nuova etica

Messaggioda biemme » ven apr 07, 2006 18:29 pm

Pagno ha scritto:Riporto testualmente l'articolo apparso oggi sul sito di montagnatv.
Con buona pace di chi crede ancora nell'etica dell'alpinismo.....
......Laconico il commento di Agostino Da Polenza...?Confido nel maltempo?


8O 8O certi siti web, ma soprattutto certi personaggi, dovrebbero avere almeno il buon gusto di confidare nella propria capacità di saper tacere al momento opportuno 8)
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Re: la nuova etica

Messaggioda quilodicoequilonego » ven apr 07, 2006 21:22 pm

Pagno ha scritto:
... Ricordiamo la vicenda racconatata da Krakauer nel bellissimo ?Aria Sottile?. Parliamo di scalate che non danno scampo all?improvvisazione.

[/url]


John Krakauer è un immenso c******e, e non solo per quello che ha scritto su Boukreev :evil:


e ricordiamoci della spedizione italiana del cinquantenario al k2, credo che peggio di così non si possa fare....
enzo
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Messaggioda ffrizzy » ven apr 07, 2006 21:33 pm

John Krakauer è un immenso c******e, e non solo per quello che ha scritto su Boukreev


e ricordiamoci della spedizione italiana del cinquantenario al k2, credo che peggio di così non si possa fare....


concordo pienamente... al k2 si salvava solo la Meroi...
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Messaggioda nglblu » lun apr 10, 2006 19:22 pm

Bhe,che dire... Non che sia molto esperto di himalaya,karakorum ecc.. pero mi è capitato di vedere foto e leggere articoli che denunciavano una situazione abbastanza grave dal punto di vista del degrado dell'ambiente dovuto alle ormai assidue frequentazioni di questi ambienti. Sinceramente del fatto che Everest e Co. possano divenire metà di vecchie 85enni e conigliette da rivista proprio non mi interessa. Ci terrei però un domani,se mai potrò permettermi di visitare quei luoghi,di trovare un ambiente pulito e con un ecosistema ancora intatto. Del resto non vedo per quale diritto naturale solo un alpinista esperto possa godere dello splendore e dell' entusiasmo dello stare su una cima di 8000 metri. Certo che se per far salire un comune mortale a 8000 metri iniziano a fare anzichè dei campo base degli alberghi la faccenda cambia...
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Re: la nuova etica

Messaggioda Marco Anghileri » lun apr 10, 2006 20:12 pm

Pagno ha scritto:
Kari Kobler, già nel 2004, fu oggetto delle polemiche per aver portato la sua ?spedizione? al K2. Portò Sherpa perfino dal Nepal. Attrezzò la via di salita con una quantità enorme di materiale e trasportò ai campi alti numerose bombole di ossigeno necessarie ai clienti. Mentre i grandi dell?alpinismo mondiale, primo fra tutti Diemberger, lo guardavano con sconcerto e rabbia.

[/url]


senza farla diventare una stupida ed infinita polemica sull'etica alpinistica,
mi sembra giusto citare un "piccolo" apostrofo (considerato che nel 2004 ero proprio al K2) di come sono state o possono essere le cose. 8O

Nel luglio 2004 sullo Sperone Abruzzi è vero che c'erano molti grandi dell'alpinismo mondiale...ma ti assicuro che tutti loro tiravano le maniglie Jumar proprio sulle corde fisse messe dallo Svizzero (o meglio dai suoi Sherpa) e dopo qualche nevicata non c'era mai nessuno che andava a metterne delle altre o a batter la traccia prima degli Sherpa (dei superman) dello Svizzero :!:

Dal campo base, più che guardare con rabbia e sconcerto stavano bene attenti ad osservare altri movimenti...

...e se non ricordo male,
forse un pò d'ossigeno a campo 4 ha proprio salvato la vita ad un grande dell'alpinismo spagnolo che il giorno della cima si era spinto troooooppo oltre (parere personale) infrangendo quella sottile Linea di confine che ogni alpinista ha e che non dovrebbe mai oltrepassare (pippa o fortissimo che sia :!: )

comunque
il mondo è bello perchè è vario... :D
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Re: la nuova etica

Messaggioda M@zzo » lun apr 10, 2006 22:17 pm

quilodicoequilonego ha scritto:
Pagno ha scritto:
... Ricordiamo la vicenda racconatata da Krakauer nel bellissimo ?Aria Sottile?. Parliamo di scalate che non danno scampo all?improvvisazione.

[/url]


John Krakauer è un immenso c******e, e non solo per quello che ha scritto su Boukreev :evil:


e ricordiamoci della spedizione italiana del cinquantenario al k2, credo che peggio di così non si possa fare....


La domanda era:

PERCHE' E' "un vero c******e'"

poi ho trovato questo vecchio topic
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?p=207528&highlight=john+krakauer#207528

quale libro mi consigli tra quelli che citavi?
a me aria sottile era piaciuto anche se poi Moro mi aveva speigato il ruolo di Boukreev da tutt'altro punto di vista.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer apr 19, 2006 20:41 pm

scusa ma leggo solo ora...

A me sono piaciuti particolarmente

'Everest 1996' di Bukreev, ti rendi conto che è una persona genuina e assolutamente senza malizia. Racconta i fatti reali, senza tanti fronzoli. Se lui fosse stato il capospedizione non sarebbe andata così. Ma doveva eseguire dei compiti. Quando le cose sono diventate tragiche, ha preso in mano la situazione, rischiando la sua vita con assoluta abnegazione. Chi si è salvato dovrebbe ringraziarlo da mattina a sera. No tirargli merda come quell'idiota che vorrebbe sembrare più esperto di Anatolj. E per capire la forza che aveva, basta pensare che mentre gli altri si rifocillavano in albergo e si preparavano a tornare a casa, lui, credo per scaricare la rabbia per quello che era successo, si è fatto il Lothse in solitaria quasi di corsa

'A un soffio dalla fine' di Beck Weather, per vedere le cose dal punto di vista di uno mediocre alpinista, ma che secondo me ha avuto due palle quadrate, e si è salvato molto per merito suo. Ma è curioso come racconta quello che ha vissuto, secondo me nonostante le condizioni in cui era, è sempre riuscito a ragionare con lucidità, anche se non riusciva a comunicare
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Re: la nuova etica

Messaggioda Zio Vare » mer apr 19, 2006 21:28 pm

Pagno ha scritto:Laconico il commento di Agostino Da Polenza ?Confido nel maltempo?.

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