Il Parco Colli Euganei sta morendo

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Il Parco Colli Euganei sta morendo

Messaggioda MarcoS » ven gen 20, 2006 13:47 pm

Come mi è arrivata la rimando. Triste....falco a parte :twisted:

Il Parco Colli Euganei sta morendo
Il Consiglio del Parco è attualmente composto dai membri indicati dai rispettivi Consigli Comunali dei 15 Comuni che fanno parte dell'area Parco, da 5 Consiglieri Provinciali nominati dal Consiglio Provinciale e da altri 3 indicati dal Consiglio Regionale. In tutto, oltre 50 consiglieri eletti in cui si riservava sempre una rappresentanza anche alle minoranze.
Da maggio 2003 è iniziato un pressing dei Sindaci del Parco (nella stragrande maggioranza di centrodestra) per modificare vari articoli della Legge Regionale 38/1989 istitutiva del Parco stesso. Dopo estenuanti trattative e scontri interni, la maggioranza di centrodestra che governa il Consiglio Regionale ha approvato il 25.02.05 le modifiche alla Legge in oggetto.
Tra le novità contenute c'è la riduzione a 21 del numero di consiglieri: 15 Sindaci (o loro delegati), 2 rappresentanti della provincia e 4 nominati dalla Regione. Il Consiglio eleggerebbe poi al suo interno un Comitato Esecutivo composto di 6 membri, tra cui il Presidente.
Ma questo grande cambiamento così sollecitato da tutto il centrodestra, è completamente bloccato in quanto i Sindaci e la Provincia hanno indicato i propri rappresentanti, mentre da mesi si attendono i 4 nominativi che dovrebbero essere espressi dal Consiglio Regionale.
Il problema è solo politico ed è rappresentato dai contrasti nella maggioranza che governa la Regione.
Nel frattempo la situazione è diventata insostenibile perché l'attuale esecutivo si sente costantemente in scadenza ed è praticamente immobile. In un anno ha convocato solo 2 volte il Consiglio del Parco, ha fatto poco più di una ventina di delibere e si è limitato alla normale amministrazione: approvazione del Bilancio e qualche atto dovuto. In questi anni poi, i pesanti tagli ai finanziamenti regionali, hanno ridotto all'osso il personale degli uffici. Moltissimi dipendenti hanno chiesto il trasferimento e sono stati sostituiti da lavoratori con "contratti a termine e/o progetto", assolutamente privi d?esperienza e autonomia. Le uniche cose che vanno avanti sono quelle concernenti i vari progetti legati alla speculazione e al clientelismo.
In tale contesto risulta esemplare la vicenda dell'edificabilità sul Sassonegro di Arquà Petrarca, dove con il pretesto del "riordino" dell'area si è giunti ad autorizzare la costruzione di 17.000 mc di edifici, in piena contraddizione con le norme del Piano Ambientale che classificava l'area come rurale. Nella ricostruzione dei fatti, le responsabilità dell'Ente Parco e della Regione sono emerse in tutta evidenza. Ora, l'intervento della Magistratura potrebbe limitarsi ad indagare sulla vicenda del Sassonegro, ma potrebbe estendersi anche alle decine d?altri progetti "discutibili".
Ma non è tutto.
1) Dopo 2 anni e mezzo dagli incarichi affidati dall?Ente Parco, non è ancora chiaro quali siano le intenzioni degli Amministratori a proposito del cambiamento del Piano Ambientale.
2) Il "Piano antenne" costato decine di migliaia di Euro, già presentato pubblicamente, nonostante i solleciti di modifica e applicazione più volte avanzati dai cittadini di Calaone (esposti alle radiazioni degli impianti del Monte Cero), è in pratica fermo dal 2003;
3) L'Anello ciclabile attorno al Parco realizzato solo in parte (con logica scoordinata e confusa) è ancora incompleto;
4) Sul Progetto tematico "Ville e Musei", le cui finalità sono troppo generali e generiche, il gruppo di lavoro istituito nel 2003, non ha ancora relazionato sugli sviluppi dello studio;
5) Rischio per l'edificabilità nei pressi di Villa Lugli a Teolo, dove al posto di un'area di sosta prevista dal Piano Ambientale, ci si propone di allontanare il percorso ciclabile per costruire un ingombrante palazzetto dello Sport, alto 12 metri, che andrà ad affiancarsi ad una voluminosa tensostruttura esistente.
6) Ampliamento di Casa Marina a Galzignano Terme, dove si vuol edificare per accentrare tutte le attività di Educazione ambientale. Uno schiaffo al buonsenso, se pensiamo che Villa Emo di Monselice in gestione al Parco, è stata svuotata di tutte le sue funzioni ed è in sostanza inutilizzata al 90%;
7) Valli Selvatiche di Battaglia Terme, dove il progetto d'urbanizzazione attorno alla Villa e la costruzione di una nuova strada che porterà allo sventramento del Parco dello Jappelli, rischia di avvenire in netto contrasto con le norme del Piano Ambientale;
8) L?interramento dell?elettrodotto continua ad essere rinviato ed i tralicci di 50-60 metri continuano a svettare nell?area collinare di Este considerata di particolare pregio paesaggistico.
9) I tre cementifici collocati all?interno del Parco, che il Piano Ambientale considera come attività incompatibili, continuano ad alimentare l?escavazione ed emettere tonnellate di polveri e fumi nocivi.
Gli interventi e gli appelli dei Consiglieri di centrosinistra, tesi a responsabilizzare la maggioranza nell?affrontare le problematiche più urgenti del Parco, non hanno sortito nessun effetto concreto.
Ora il Parco rischia di morire, e questi assurdi ritardi della regione lo stanno aiutando. la proposta di una grande mobilitazione delle associazioni ambientaliste, dei comitati, dei residenti e di tutti i cittadini va non solo sostenuta, ma al più presto concretizzata.

Francesco Miazzi, Consigliere dell?Ente Regionale Parco dei Colli Euganei
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Messaggioda .:eZy:. » ven gen 20, 2006 13:59 pm

triste e impressionante, sto documento... e fai bene nel farlo girare :evil:

... e fa ancora più incazzare che sia soltanto il problema del 'falco' a far da assurdo detonatore tra categorie sensibili. :x
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Messaggioda MarcoS » ven gen 20, 2006 16:43 pm

.:eZy:. ha scritto:triste e impressionante, sto documento... e fai bene nel farlo girare :evil:

... e fa ancora più incazzare che sia soltanto il problema del 'falco' a far da assurdo detonatore tra categorie sensibili. :x


vero, e questo non aumenta la mia, ahimè, già scarsetta fiducia in gran parte delle associazioni "ambientaliste"...
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven gen 20, 2006 21:46 pm

... ed invece il parco del fiume sile gode di ottima salute... par fin vera...

i verdi&affini c'entrano poco nelle vicissitudini dei parchi regionali del veneto, parchi "politici" in cui i consigli, dirette espressioni delle giunte dei comuni sui quali il parco stesso è insidente, sono ovviamente composte da leghisti e forzitalioti a cui nulla può fregare del parco stesso e, cosa ancor peggiore, per non scontentare qualche elettore, grande o piccolo che sia, non hanno manco la lungimiranza per capire le potenzialità turistiche, col relativo indotto, che tali parchi sarebbero in grado di esprimere.

per inciso, se gli amministratori fossero di altri partiti, le cose non cambierebbero poi di molto, in quanto la struttura stessa del parco regionale porta intrinsecamente certi vizi di forma.
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 21:51 pm

Ogni volta che leggo qualche notizia sulla gestione del patrimonio naturale italiano, in particolare dei parchi, mi prende una tristezza infinita. Facciamo pena.
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Messaggioda paolo69m » ven gen 20, 2006 22:50 pm

Zio Vare ha scritto:Ogni volta che leggo qualche notizia sulla gestione del patrimonio naturale italiano, in particolare dei parchi, mi prende una tristezza infinita. Facciamo pena.


:oops: anch'io mi sento impotente, concordo pienamente... :oops:

i parchi in realtà di soldi ne fanno girare molto meno che un complesso residenzial turistico, ma è possibile che tutti i valori si riducano e debbano fare capolino davanti ai soldi?
...qualcuno ha mai quantificato il benessere psico fisico che un parco porta alla gente?
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 23:09 pm

paolo69m ha scritto:...qualcuno ha mai quantificato il benessere psico fisico che un parco porta alla gente?

sì, volendo puoi fare anche una stima del valore prettamente economico che un determinato ambiente ha per la gente, basta anche solo chiedere quanti soldi si è disposti a spendere per visitare un certo posto per rendergli un valore economico. Il problema è che queste rimangono pippe mentali da studente, ricercatore o professore universitario. Poi nella pratica tutto si frammenta in una miriade di porcherie che gli alti propositi si spengono nella burocrazia dell'amministrazione. La frammentazione legislativa che poi grava sull'ambiente sparpaglia le possibilità di controllo, gestione degli ambiente finendo in questo bailame politico senza fondo.
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Messaggioda paolo69m » ven gen 20, 2006 23:33 pm

secondo me il punto è questo: i soldi sono un bene di scambio ma non tutto è scambiabile coi soldi e il cambio non ha sempre senso: si può dire che un kilo di patate è di più di un litro d'olio? No!!! Ci sono certe cose che si scambiano coi soldi ma che coi soldi non hanno nulla a che fare.. e queste cose sono lo stesso valori!!
La salute quanto vale? il benessere quanto costa? lo stare bene con se stessi, con gli altri e con l'ambiente? ...certe cose non hanno prezzo, solo per le altre c'è ..mastercard? :roll:
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 23:40 pm

paolo69m ha scritto: ...certe cose non hanno prezzo

Forse avrò idee un po' balzane ma nel mondo di oggi si può vivere di buoni propositi e di valori estetici ma poi per ottenere risultati, che siano anche di salvaguardia ambientale, certe cose devono avere un prezzo, anzi, un valore definito! E' facile dire ambiente, ma poi quando si parla dal punto di vista giuridico trovare una definizione di ambiente è quantomeno complicato, anzi, per decenni siamo andati avanti parlando di ambiente e natura ma con leggi che si interessavano di tutele parziali e mirate a certi contesti (ad esempio gli scarichi industriali nei corsi d'acqua), leggi che non hanno mai dato in realtà una definizione di ambiente. Tu dai un valore economico alla salubrità del corso d'acqua, dai un valore economico al danno che determinati atteggiamenti arrecano e vedrai che è molto più semplice discutere con tutti senza tirare in ballo sensibilità estetiche e spiritualità d'alta quota.
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Messaggioda paolo69m » ven gen 20, 2006 23:49 pm

Zio Vare ha scritto:Tu dai un valore economico alla salubrità del corso d'acqua, dai un valore economico al danno che determinati atteggiamenti arrecano e vedrai che è molto più semplice discutere con tutti senza tirare in ballo sensibilità estetiche e spiritualità d'alta quota.


sì lo so, ti do pienamente ragione: ed è meglio affrontare il discorso così piuttosto che puntare troppo in alto e trovarsi con un pugno di mosche.. Sta di fatto però che esistono ancora persone e valori di un certo tipo a cui io comunque non voglio rinunciare. Poi sono d'accordo con te che certi discorsi li puoi fare solo in ambienti ristretti ma trovo bello e giusto che vengano comunque portati avanti, non sia mai che un giorno ..cresciamo tutti! :roll:
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 23:55 pm

E' giusto portare avanti certi valori, ma IMHO il fattore più importante e determinante per un parco naturale con una presenza umana all'interno (paesi e valli) è proprio il vantaggio economico che gli abitanti possono ricavare dalla presenza del parco. Un parco non voluto, un parco visto esclusivamente come vincolo che non ti permette di fare certe cose e non ti dà nulla in cambio è fallimentare in partenza. Il discorso economico ritorna sempre. Con i parchi sottoposti a commissariamento, con i presidenti che cambiano quando cambia il vento politico, con regolamenti che a volte rasentano l'assurdo favorendo palesemente certe categorie che hanno maggior peso (vedi ad esempio i regolamenti delle Aree Marine Protette), i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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Messaggioda paolo69m » sab gen 21, 2006 20:49 pm

.. :cry: ... stai mettendo il coltello nella piaga, e lo stai ritorcendo.. Io però non posso non pensare a quando gironzolavo per questi "miei" monti alla scoperta di questi posti per me meravigliosi e selvaggi! non posso pensare che il monte di Portofino o le 5 terre non possano ancora regalare quelle forti emozioni che ho provato io quando andavo alla scoperta di questo mondo.. La sensibilità che si sviluppa al bello, alla fatica che dà gioia interiore non la paghi con tutto l'oro di questo mondo... Arrivare e sentirsi "grandi" in queste piccole imprese, non posso pensare che tu Zio Vare, non l'abbia provato anche tu!! ora quando alle 5 terre devo pagare 3 euro (che non sono niente) mi viene il magone e tristezza, quando vedo quei piccoli sentierini da capre trasformati in "comode" e desolanti passeggiate a mare grazie agli interventi "migliorativi" non posso rimpiangere quando questo posto era soltanto una generica area di interesse ambientale della Liguria, sottoposta a generici vincoli paesaggistici. Quando vedo i centri parco ridotti a semplici negozi di prodotti mai conosciuti improvvisati prodotti tipici, mi viene da piangere.. Zio varie, malgrado riconosco che tu abbia ragione, non ci si può arrendere e non mostrare a quei pochi... che il mondo vero può esistere ancora!
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