
sulla descrizione del comportamento degli animali in montagna trovo una fortissima discrepanza tra gli studi ed i lavori scientifici e la realtà.
Frequento l?Appennino ed in particolare il parco Nazionale d?Abruzzo Lazio e Molise da 15 anni e incontro frequentemente pastori, cani, greggi, cinghiali, cervi, lupi ed orsi?venendo alla tua richiesta e quindi ai cani ed i frequentatori della montagna posso raccontarti diversi aneddoti con stesso o diverso gregge (e cani) e comportamenti completamente diversi degli animali a seconda della situazione, te ne evidenzio 2.
a) sentiero scosceso, unica via transitabile, noi si saliva 300 tra pecore e capre e 15 cani scendevano. una amica che ha paura dei cani si è letteralmente bloccata, non riusciva neanche a parlare, l?ho spostata di peso su un masso, nel mezzo del sentiero, ma almeno qualche cm più in alto, e abbiamo aspettato che il gregge ci passasse sopra. I cani hanno abbaiato quando erano lontani, non hanno fiatato quando ci sono passati vicino (in realtà sopra


b) stesso gregge, altro sentiero in zona limitrofa, gregge fermo sul sentiero, c?erano alcuni escursionisti che ci precedevano e che erano bloccati perché i cani ringhiavano contro di loro e non li facevano passare, noi eravamo in due, ho detto al mio amico guarda avanti e seguimi, mi sono avviato e, stile mosè, siam passati in un attimo con i cani quasi timorosi, abbaiavano sì, ma rimanevano a distanza?ci siamo voltati ed il gruppo di escursionisti timoroso era ancora lì e doveva indietreggiare perché i cani ringhiavano e si avvicinavano minacciosi 8sicuramente ci han preso per pazzi!)
quando c?è il pastore addirittura la situazione è ancora più semplice. Non mi è mai capitato di dover girare alla larga perché il gruppo di cani non era ?tranquillo?, sono cani meravigliosi (non sono amante dei cani
