Cesare, Stefano ed io siamo stati contattati per fare da ospiti alla presentazione e conferenza stampa della corsa (lunedì 12 gennaio, alle ore 11, al Salone degli Specchi dell'Istituto latino americano), dove ci verranno consegnati i pettorali di partenza con il N. 1 (ci toccherà anche correre.... magari non tutta la corsa).
Siamo onorati di tale invito e non avremmo mai immaginato che il dare nome "La corsa di Miguel" alla via della nostra vetta, ci avrebbe portato ad essere invitati ad una manifestazione così importante, che va al di la della dimensione atletica.
Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l'atletica,
l'Argentina, il suo Paese. Quando una banda
paramilitare lo sequestrò a casa sua, nella notte fra
l'8 e il 9 gennaio 1978, trovò la bandiera bianca e
celeste attaccata alla parete. Gli chiesero:
"Perché?". E lui rispose: "Perché sono argentino".
Aveva 25 anni quando gli bendarono gli occhi e lo
infilarono sul Ford Falcon nero, triste e ricorrente
presenza di quegli anni infami governati da una feroce
dittatura.
http://www.lacorsadimiguel.it/