E il Grignetta l'è andà

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Grignetta d'oro

Messaggioda golmud » mer ott 25, 2006 19:16 pm

Sono d'accordo in parte su quello che dice Simone Moro in merito alla divulgazione e alla pubblicità della manifestazione.
Veramente desolante veder alla proiezione del film su Massimo Farina solo una cinquantina di persone di cui quaranta addetti ai lavori,un personaggio del genere andrebbe fatto conoscere ai giovani.!!!!!!!
Per quanto riguarda il premio e le proiezioni ,non entro nel merito dei personaggie delle loro capacità, ma se vogliamo che i giovani si avvicinano alla montagna ,arrampicata ecc,ecc, evitare di fare delle manifestazioni quasi private e solo per gli invitati con il loro seguito .
Se il panorama alpinistico italiano è quello bisogna fare di tutto per presentarlo ai giovani ,magari con modalità e forme di comunicazione un po piu moderne e accattivanti.
Domenica pomeriggio solo per fare un esempio in una falesia del lecchese affollatissima,quasi nessuno sapeva del grignetta d'oro.
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Re: Grignetta d'oro

Messaggioda marchino » mer ott 25, 2006 19:19 pm

golmud ha scritto:Sono d'accordo in parte su quello che dice Simone Moro in merito alla divulgazione e alla pubblicità della manifestazione.
Veramente desolante veder alla proiezione del film su Massimo Farina solo una cinquantina di persone di cui quaranta addetti ai lavori,un personaggio del genere andrebbe fatto conoscere ai giovani.!!!!!!!
Per quanto riguarda il premio e le proiezioni ,non entro nel merito dei personaggie delle loro capacità, ma se vogliamo che i giovani si avvicinano alla montagna ,arrampicata ecc,ecc, evitare di fare delle manifestazioni quasi private e solo per gli invitati con il loro seguito .
Se il panorama alpinistico italiano è quello bisogna fare di tutto per presentarlo ai giovani ,magari con modalità e forme di comunicazione un po piu moderne e accattivanti.
Domenica pomeriggio solo per fare un esempio in una falesia del lecchese affollatissima,quasi nessuno sapeva del grignetta d'oro.


questa finalmente è quella che definisco una buona critica.
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Messaggioda Roberto » mer ott 25, 2006 19:22 pm

marchino ha scritto:
Roberto ha scritto:Per me dare un premio singolo è troppo difficile e molto parziale, oltre a lasciare molti scontenti indietro.
Meglio sarebbe diversificare di più, premiando più alpinisti.
Dare un premio di massima e una serie di premi parziali, un po come si fa ai festival del cinema, dove c'è il "miglior film", ma poi anche la regia, l' attore, il montaggio... e, perché no, la coppetta per quello che è venuto da più lontano :lol: :wink:


quella te la do volentieri io se vuoi, ma a mio giudizio sti sta perdendo di vista il vero senso di questa manifestazione, e lo ha espresso bene Da Polenza nella sua intervista, anche se su altri punti non concordo con lui:

Un?occasione per tanti e per tutti, per parlare con i colleghi, per incontrare giornalisti, per fare clan, per dibattere di idee, per fare progetti e forse trovare sponsor?

la cosa + bella è conoscere altri alpinisti, confrontarsi, scalarci assieme (magari se fossero + sobri sarebbe meglio :roll: :lol: ) ecc...
Insomma, incazzarsi perchè no ti hanno dato un pezzo di vetro a forma di montagna mi sembra eccessivo.
Da parte mia, incontrare certi personaggi e discutere con loro (e non solo di montagna), mi ha fatto piacere ma mi ha anche arricchito.
Ho potuto confrontare le varie realtà, i vari modo di intendere l' alpinismo e anche di proporlo. Conoscere di persona i protagonisti e capire se anche quello che faccio io, ha un valore o meno.
Ma questo non vale solo per me che partecipavo, anche chi è venuto solo come spettatore, credo abbia avuto la stessa sensazione.
Per questo bisogna allargare il premio sempre di più alla platea dei veri protagonisti, che sono tutti quelli che fanno alpinismo, a volte di eccezionale qualità, senza platee ma con uguale o maggiore passione.
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e Karl Unterkircher?

Messaggioda piera » mer ott 25, 2006 19:28 pm

marchino ha scritto:il signore che parla tanto di progresso dell'alpinismo, di comunicazione e di valori, tra tutte le cose, magari dovrebbe innanzitutto capire che nell' himalaysmo del nuovo millennio l' OSSIGENO o te lo porti o non te lo porti!!!!!!! mica che uno se lo porta e lo usa solo la notte perchè non stava bene.....

.....capito questo allora si può anche magari dargli un premio.


In merito a questa valutazione Karl Unterchirker ha partecipato alla grignetta e credo sia l'unico ad aver salito K2 ed Everest senza ossigeno nello stesso mese...
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Messaggioda mamo » mer ott 25, 2006 20:11 pm

Quante storie ...
Un acosa mipia cere bbe sapere :
ma il premio era un premio in soldoni sonanti o un riconoscimento ?
:?:
:arrow:
Se è la seconda che ho detto :
:arrow:
chi si èrisen tito perchè non è stato premiato è proprio un bambino .
:?
ciao mamo
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Messaggioda Micol » mer ott 25, 2006 21:00 pm

A me Moro non è mai piaciuto... solo a leggere le sue interviste ritengo che sia un bel sbruffone.

Con queste parole non si è smentito.
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Messaggioda alter-ego » mer ott 25, 2006 21:09 pm

Micol ha scritto:A me Moro non è mai piaciuto... solo a leggere le sue interviste ritengo che sia un bel sbruffone.

Con queste parole non si è smentito.


sì, però Simone non dice cazzate, dice cose importanti che devono far riflettere. Al di là che rosichi perchè non l'hanno dato a lui, le considerazioni sul fatto che il tecnicismo porti in un vicolo cieco non è un'affermazione da prendere sotto gamba.
Che i ragni siano oggi eccessivamente "tecnici" non ci piove, basta vedere un po' il loro rilancio degli ultimi tempi per capirlo. Ma questa è una loro scelta oserei dire politica, quindi non mi sarei aspettato comunque un vincitore himalaysta. Allo stesso modo per cui non mi aspetteri mai che Larcher vincesse il Piolet d'Or :roll: :roll: Probabilmente Fowler si comporterebbe come Moro... :wink:
Moro semmai dovrebbe chiedersi perchè non vince il Piolet d'Or, o no?
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Simone Moro

Messaggioda golmud » mer ott 25, 2006 21:50 pm

Come fai a dare dello sbruffone ad una persona !!!!!
Spero tu lo conosca di persona.
In ogni caso prova tu ad organizzare tutte le spedizioni che fa Simone Moro,tutte le serate in italia e all'estero,se non sbaglio parla correttamente 4 o 5 lingue e non fa fatica a trovare sponsor internazionali.
Inoltre cima o non cima con o senza ossigeno sugli ottomila c'è posto per tutti.
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Messaggioda kenzo » mer ott 25, 2006 23:27 pm

Ola ragazzi,
dovrei quasi scusarmi dell'intromixione dopo un lungo periodo di assenza.
Mi spiace non essermi tratttenuto e godermi le scintille del miniraduno serale...scusa Maxxo ho mostrato un certo distacco ma avevo la mente "distaccata" (a proposito ho in ballo un pranzo alla Clinica Gastronomica di Rubiera, mi farebbe piacere se partecipassi)..


Cmq, Moro ha ragione quando afferma che o si esce dalle sagre di paese o altrimenti ci si parla addosso tra addetti. Lo dicevo a Roberto assistendo alle presentazioni.
L'alpinismo deve essere portato nelle città altrimenti è la claustrofobia.

La scarsa capacità di comunicare è un fatto, ma resta anche l'innegabile ricerca spasmodica della parola nella pietra dell'Io; come diceva un mio professore (pazzo) di matematica "cercare di trovare i peli nel culo delle mosche".

Perchè alla fine il tutto si condensa nel "je a fò o n' je a fò". E su questo cocnordo con Caesar-Iannilli ("vado, arrampico, mi diverto")
Parlami, Parlami Cuore,
tutte le cose si rinnovano
i cuori si aggiusteranno lungo la curva
e I sentieri che si incrociano
si incroceranno ancora
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Messaggioda Frullallà » gio ott 26, 2006 0:06 am

kenzoooooooooo....quanto tempo :lol:
"chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza" Lorenzo
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Re: Simone Moro

Messaggioda Micol » gio ott 26, 2006 0:54 am

golmud ha scritto:Come fai a dare dello sbruffone ad una persona !!!!!
Spero tu lo conosca di persona.
In ogni caso prova tu ad organizzare tutte le spedizioni che fa Simone Moro,tutte le serate in italia e all'estero,se non sbaglio parla correttamente 4 o 5 lingue e non fa fatica a trovare sponsor internazionali.
Inoltre cima o non cima con o senza ossigeno sugli ottomila c'è posto per tutti.



E cosa c'entra questo con l'avere un atteggiamento sbruffone o meno?

C'è chi fa le sue stesse cose e non ha certi atteggiamenti che traspaiono da tanti suoi interventi...

Mi sa che hai mischiato un pò le cose, il tuo intervento è proprio fuori luogo.
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Re: Simone Moro

Messaggioda marchino » gio ott 26, 2006 10:48 am

golmud ha scritto:Come fai a dare dello sbruffone ad una persona !!!!!
Spero tu lo conosca di persona.
In ogni caso prova tu ad organizzare tutte le spedizioni che fa Simone Moro,tutte le serate in italia e all'estero,se non sbaglio parla correttamente 4 o 5 lingue e non fa fatica a trovare sponsor internazionali.
Inoltre cima o non cima con o senza ossigeno sugli ottomila c'è posto per tutti.


MA CHE DISCORSO E'?!!!
In un premio alpinistico lo stile e l'etica sono la prima cosa da valutare.
Se pensi che abbia + importanza quante lingue conosce, la capacità di comunicazione e quanti sponsors ha allora non gli si dà la GRIGNETTA D'ORO ma il TELEGATTO!
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Messaggioda quchibu » gio ott 26, 2006 11:03 am

Io da quel poco che lo conosco (visto in un paio di serate, letto suoi scritti e il suo sito) non ho avuto la sensazione di Simone Moro come di uno sbruffone.

Quello di cui mi rendo conto però è che una persona che fa himalaysmo invernale è portato a guardare il mondo alpinistico in un modo un pò diverso.

Sicuramente la percezione dei rischi che si prendono è ben diversa rispetto a chi apre una via anche tecnicamente difficile anche chiodata lunga.

E il rischio è componente essenziale dell'alpinismo.


Ci sono viaggi che s'intraprendono e non sai quanto dureranno, come potrai tornare indietro e se tornerai indietro.
Sto parlando di Simone Moro ma utilizzo come esempio la "No return ridge" di Renato Casaroto al Denali.

Sono prospettive diverse. Nelle quali le questioni sulla chiodatura a 8 metri sul 6c e a 3 sul 7c piuttosto che a 15 sul 6a... si guardano con occhi forse un pò allucinati.

Io credo che Simone intendesse questo tipo di cosa quando ha detto che l'alpinismo così si rinchiude su se stesso in una sorta di autoreferenzialità narcisista.

Non entro nel merito del Grignetta perchè non c'ero.


Tuttavia il discorso di Simone Moro non è affatto campato in aria. In generale.

Non esprimo la certezza che sia giusto. Però può far riflettere, no?

Voglio dire:
ci sono vie che sono "grandi realizzazioni" solo per chi è in grado di percepire le difficoltà incontrate dagli apritori. Ovvero parliamo di una ristrettissima cerchia di persone che va ad interessarsi del grado, della proteggibilità, della qualità della roccia... ecc ecc

Moro dice che in questo modo l'alpinismo si richiude su se stesso.
3 persone fanno la via,
100 sono in grado di percepirla
5 la premiano
7-8 la ripetono.
finita.

Moro dice che l'alpinismo ha sempre comunicato un pò di più anche con i non addetti ai lavori.
Ed è vero.


E' giusto ciò?
Ci deve interessare comunicare?

Per un professionista certo che si. Altrimenti non sopravvive economicamente e se non sopravvive non può sognare i suoi progetti, il suo alpinismo.

Ma, e questa è una mia riflessione,
è giusto seguire ciò che si è, oppure per comunicare quello che il grande pubblico vuole sentire, quello che quindi anche gli sponsor vogliono sentire, per essere professionisti, insomma...
si finisce per essere quello che non si è... ovvero fare un alpinismo standardizzato, con le solite cime di richiamo che richiamano sempre meno.


Probabilmente bravo è chi riesce a mediare.
Il sogno e la necessità. E nonostante questo fare qualcosa in più.

E allora, in questa logica, anche Simone Moro ha le sue pecche.
Perchè, evidentemente il suo alpinismo, il suo sogno, non è riuscito a comunicarlo.

Tuttavia, il suo discorso, ripeto. Non è affatto campato in aria.
E una riflessione ci vuole.
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Messaggioda Roberto » gio ott 26, 2006 11:42 am

Accusare il Grignetta d'Oro di essere chuiso in se stesso, destinato agli "addetti ai lavori", mi sembra eccessivo.

La manifestazione è stata pubblicizzata, il posto si conosceva e non mi sembra che sia lontano da zone densamente popolate di appassionati di alpinismo, eppure di "spettatori" ce ne erano pochi....

non sarà che tutto questo interesse alla fine non c'è?
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Re: Simone Moro

Messaggioda Maxxo » gio ott 26, 2006 11:45 am

golmud ha scritto:In ogni caso prova tu ad organizzare tutte le spedizioni che fa Simone Moro,tutte le serate in italia e all'estero,se non sbaglio parla correttamente 4 o 5 lingue e non fa fatica a trovare sponsor internazionali.

non credo sia per una prescrizione medica che fa tutto questo, potrebbe alzarsi tutte le mattine alle 4 e andare alle presse in ceramica, secondo te smetterebbe di lamentarsi? 8)
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Simone Moro

Messaggioda golmud » gio ott 26, 2006 11:55 am

Forse non mi sono spiegato bene
Quando un alpinista riesce a vivere di montagna ,quando riesce a riempire le sale ,forse questa persona riesce a trasmettere alla gente qualche emozione.
Ma per per criticare quello che fa, bisogna prendere lo zaino e andare in montagna magari a ripetere quello che ha fatto (o che ha tentato).(c'è posto per tutti)
Per Marchino non voglio assolutamente entrare nel merito del premio,a chi viene dato ,perche viene dato, quello che mi interessa e che questi eventi vengano fatti conoscere e pubblicizzati.
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Simone Moro

Messaggioda golmud » gio ott 26, 2006 11:56 am

Forse non mi sono spiegato bene
Quando un alpinista riesce a vivere di montagna ,quando riesce a riempire le sale ,forse questa persona riesce a trasmettere alla gente qualche emozione.
Ma per per criticare quello che fa, bisogna prendere lo zaino e andare in montagna magari a ripetere quello che ha fatto (o che ha tentato).(c'è posto per tutti)
Per Marchino non voglio assolutamente entrare nel merito del premio,a chi viene dato ,perche viene dato, quello che mi interessa e che questi eventi vengano fatti conoscere e pubblicizzati.
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Messaggioda Sante Caserio » gio ott 26, 2006 12:00 pm

Riporto dalle motivazioni del premio Grignetta:

IVO RABANSER
Rappresenta il trade union con le radici dell'arrampicata dolomitica.




Qualcuno mi sa dire cosa significhi *trade union* ??

Ricordo che il sindacato UK aveva questo nome. Altri significati mi sfuggono.

Sono di una ignoranza abissale.

:roll: :roll: :roll:
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Messaggioda .:eZy:. » gio ott 26, 2006 12:12 pm

Sante Caserio ha scritto:
Qualcuno mi sa dire cosa significhi *trade union* ??

Ricordo che il sindacato UK aveva questo nome. Altri significati mi sfuggono.

Sono di una ignoranza abissale.

:roll: :roll: :roll:

8) forse un refuso... meglio se : trait d'union ... :o
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Messaggioda Z » gio ott 26, 2006 12:21 pm

Sante Caserio ha scritto: IVO RABANSER
Rappresenta il trade union con le radici dell'arrampicata dolomitica.

ImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagine
Ultima modifica di Z il gio ott 26, 2006 12:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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