Da Trento a Teramo nel segno della montagna: l?associazione Teknoalp porta a Teramo e all?attenzione di tutti gli appassionati nove film di montagna provenienti dal grande archivio del Trento Film Festival, il più importante ed antico festival di cinema dedicato alla montagna e alla natura, nato ben 57 anni fa.
Nei film in programmazione da giovedì prossimo presso la sala Carino Gambacorta della Banca di Teramo ci sono tutti gli elementi chiave dei grandi racconti di montagna: il dramma, la vittoria e la sconfitta, la dimensione epica, la sfida e il senso del limite, il respiro profondo della natura; caratteristiche che accomunano tanto il cinema che la letteratura di montagna e che sono alla portata di tutti, appassionati, alpinisti e semplici spettatori. In ogni documentario si avvicendano sguardi strapiombanti e verticali, con le telecamere poste nelle posizioni più incredibili, e facce, volti, primi piani, scavati dal freddo e dalla neve, granitici e febbrili allo stesso tempo, mossi dalla tensione dell?ascesa e da quella calma che solo la montagna può infondere.
Alcuni dei film in programma hanno ricevuto importanti riconoscimenti nell?ultima edizione del festival trentino. La prima serata, giovedi 27 alle 21, vede come protagonista la Genziana d?oro - Premio del Cai, Alone on the wall di Peter Mortimer e Nick Rosen, un documentario incredibile che si muove sulle tracce del principale climber americano, Alex Hannold, che in solitaria, ovvero senza corde o assicurazioni di sorta, scala l?Half Dome nel parco dello Yosemite, una delle più imponenti formazioni rocciose del Nord America; senza nessuno sforzo o apparente tensione nei movimenti, la scalata di Alex Hannold di fatto sposta il limite dell?arrampicata su roccia oltre qualsiasi limite immaginabile.
La seconda serata, venerdì 28 sempre alle 21, si muove invece nel segno dell?alpinismo classico e delle grandi memorie della montagna incarnate in particolare dal voce di Mario Rigoni Stern, mentore di un grande viaggio nella storia italiana presa dal punto di vista dell?altopiano di Asiago, luogo d?elezione dello scrittore; in Alpini di Jean Francois Neplaz, lo scrittore italiano ripercorre infatti la storia del suo altopiano proprio seguendo il corpo degli alpini, le sue battaglie tra il ?37 e il ?45.
L?ultima serata, sabato 29 alle 18, si segnala per la presenza di ben due documentari premiati con il Premio del Pubblico e il Gran Premio città di Trento. Quest?ultimo è stato assegnato a Himalaya, le chemin du ciel, e non racconta le mirabolanti avventure di Messner o di qualche ottomila come ci si aspetterebbe dal titolo, bensì le storie di alcuni monaci bambini e della loro quotidianità in un monastero scolpito nelle rocce hymalayane. Il documentario segue con occhio complice e partecipe la vita dei piccoli, riconosciuti come la reincarnazione di vecchi monaci, nei loro gesti quotidiani, dal fare la legna alla preparazione del pranzo e alle lezioni, un percorso fatto di cose essenziali in uno scenario mozzafiato. Il premio del pubblico invece, Asgard Jamming, il racconto dei 45 giorni di viaggio per arrivare alla scalata del monte Asgard in Canada, è senza dubbio l?opera che meglio testimonia dell?evoluzione dell?alpinismo e dell?arrampicata intesa oggi, sempre di più, in senso ironico e scanzonato, senza pathos o tensioni. I 5 fortissimi scalatori protagonisti affrontano le prove del viaggio, decisamente impegnative - più di 30 giorni di avvicinamento e 11 giorni in parete - con uno stile leggero e ?musicale? che non lascia indifferenti.
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