Roberto ha scritto:...
come prevedibile totale mancanza degli abituali frequentatori delle pareti del Gran Sasso.
Mi chiedo, ma le frequentano davvero o fanno finta?
Non ho arrampicato molto sul Gran Sasso negli ultimi anni, quindi non so chi ci va di solito e quindi è probabile che stia attaccando qualche amico o che magari conosco pure bene. Però mi chiedo con quale spirito ci vanno. La storia delle vie che vanno a ripetere gli interessa così poco?
Pasquale ieri sera (e anche nella serata che fece a Teramo) ha condiviso con noi alcuni scorci della storia alpinistica del massiccio. Così come facesti tu quando siamo andati a cena assieme un mesetto fa (ricordo bene delle considerazioni che hai fatto sul livello medio dell'alpinismo quaggiù...

). Il bello di queste serate è anche il dibattito che suscitano prima e dopo, l'interrelazione che puoi avere con certi personaggi. Ieri sera hai detto tante belle cose su Pasquale ma in particolare una: Pasquale è una persona generosa. E' uno che condivide quello che sa con chiunque mostri interesse.
Non so forse anche il "movimento" alpinistico sta imbecerendosi come il resto della società che lo circonda, sta di fatto che ho notato in queste serate che l'età media di chi ci viene è spaventosamente alta. Un quarantacinquenne come me abbassa la media del resto dei frequentatori! E questo è tutto dire.
Ieri sera doveva venire con me mia figlia di 10 anni e mezzo, ma un'influenza virale l'ha lasciata a casa. Le avevo fatto vedere il film su Pasquale ed era rimasta affascinata, pur non arrampicando (ha ancora abbastanza strizza). Ma l'avrei portata con me per farle vedere e sentire con i suoi sensi diretti cosa è una serata di Alpinismo, cosa significa parlare di cultura con cognizione di causa e passione. Pasquale sarà anche abbastanza colorito nella forma ma la sostanza delle cose che dice è incontrovertibile, sta di fatto che i suoi detrattori non si azzardono mai a entrare nel merito di ciò che afferma.
Scusa la prolissità, ma non volevo limitarmi a darti ragione.
