nulleggiare eventi

Notizie e novità dai lettori eventi.

nulleggiare eventi

Messaggioda gpdimonderose » gio lug 30, 2009 17:49 pm

:arrow: :idea: :?: :!: :evil: :twisted: 8O

http://gpdimonderose.blog.lastampa.it/il_mio_weblog
e superiore della conoscenza epistemica. E l 'esteticità sublime dell'archegete Kaspar D. Friedrich che si nell'imago da fondersi abissale quale esteticità che si sottrae o si annulla, si nega o è l'abnegarsi transpaziale e transtemporale della transcendenza fenomenica, per eventuarsi poi in sublime imago Dell 'essersi eventuale. Kaspar D. Friedrich libera la natura o la transphysis nell'esteticità della bellezza o sublime e la bellezza che si rimette in gioco nel sublime, o è il sublime che si da quale sublatione della bellezza ideale al di là della epistemica o fenomenica o noumenica. Hölderlin è l'archegete sublime dell'eventuanza Estetica in excstasi: per Kaspar D. Friedrich, o per l'archegete Hölderlin, non esiste più la Frattura o la differenza ontologica tra poesia e pensiero, o tra essersi e transphysis sublime o imago sublime e transmathesis sublime. Hölderlin svelò il Gegenstand sublime che ci
sta di-fronte quale imago sublime: il Contro-stand della sublatione sublime che ci sta di fronte, è l'eventuarsi del sublime Contro-stand dell'eventuanza sublime dell'essersi, sempre al di là del categorico o della vivenza o della mondità o mondanità o della bellezza ideale o della Fenomenica estetica o noumenica.
Nell'evidenza della bellezza si da la
fenomenicità del fenomeno della bellezza, ma il sublime Kaspar D. Friedrich eccede quella transevidenza Essere per la transvedenza della sublime sublatione excstatica dell'essersi libertà nella bellezza sublime o eccedenza della libertà nel sublime, o l'eccedenza excstatica sublime dell'imago sublime. La transpazialità sublime di Kaspar D. Friedrich è la struttura ontologica dell'eventuarsi del sublime nelL'esteticità,
o nella razionalità dell'estetico o dell'epistemica o fenomenica o noumenica della bellezza. La bellezza sublime di Kaspar D. Friedrich è il senso che si da in sublatione, è l'intenzionalità sublime dell'eventuanza dell'essere-nel-mondo: la bellezza sublime non è più solo fenomeno o noumeno, ma se si da quale imago sublime dell'Ereignis sublime dell'essersi. Se da quale bellezza sublime dell'eventuarsi dell'essere. L'esteticità dell'imago sublime Kaspar D. dell'archegete è l'eccedenza excelsa della Bellezza quale imago sublime per eccellenza dell'essersi. Nietzsche critico il disinteresse kantiano e difense la bellezza ideale. L'accusa uno Kant è rivolta al suo quietismo della volontà, o fiacchezza, o agli ideali della conoscenza fenomenica. Per Heidegger il disinteresse non è indifferenza o una sospensione della volontà, Schopenhauer, al contrario è il più alto sforzo dell 'Essenza: è nel disinteresse che emerge e si da la relatività con il Gegenstand sublime. La bellezza è l'apparire nella luce del fenomeno dell 'apparenza è l'Essere-il-piacere o l'esserci-del-piacere o l'essersi-piacere, non l'abnegarsi, non la sua privatezza, non la sua sussunzione funzionale o subornazione uno oa uno scopo una utilità, però Nemmeno l'abnegarsi nella noumenica. Il piacere estetico trova se stesso solo nell'essersi. Il piacere è se stesso quando non è di nessuno: solo così Può Essere di ogni esserci. Nel piacere estetico ogni essersi è libera singolarità, singolarità o in perenne transcendenza sublime. La singolarità dell'archegete Kaspar D. Friedrich è l'imago sublime dell'essersi o singolarità del sublime, o lo stabilirsi dell'eventuanza del sublime nell'essere venire nella transphysis dynamis o nella transmathesis transinfinita Estetica excstatica. La dimensione del disinteresse è il luogo dell 'evento sublime, dell' apparenza libera o del mostrarsi dell 'Essere sublime. La bellezza sublime quale non Ente, niente, nulla, o evento sublime dell 'Essere in eccedenza o sublatione sublime sempre al di là della natura calcolata, o della sua
matematizzante fenomenica ideale o noumenica. Il-senza interesse è una forma dell'icona del lasciar-essere l'eventuarsi del sublime, o lì c'è il mostrarsi o
il manifestarsi dell'abnegarsi dell'essere sublime. Il "luogo" della bellezza sublime e la sua origine si nell'epigenesi dell'archegete da Kaspar D. Friedrich quale evento della bellezza sublime o imago sublime del consenso, evento del senso dell'essere sublime o La transEVIDENZA o transvedenza estetica sublime excstatika. La sublime bellezza è la forma dell'eventuarsi purezza dell'evento dell'essersi sublime, o incompletezza della bellezza ideale o libertà dell'evento del sublime nella bellezza fenomenica, categoriale, noumenica, quale Gegenstand sublime o singolarità o transmonade sublime. L'esteticità dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich e la libertà sublime dell'evento sublime della sublatione sublime nella bellezza. L'evento sublime nella bellezza è la purezza dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich: è la Vaga erranza e naufraganza nel mondo, è la singolarità dell'evento sublime nella bellezza, è il nulla o l'abnegarsi dell'essersi. La potenza dynamis sublime intensità dell'evento senza fine, senza transtelos, senza translogos, è la libertà dalla sublime cronotopia e dalla kronologia della mondità o della mondanità. L'evento sublime è la differenza ontologica dal fenomeno o noumeno del sublime. La bellezza sublime dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich è l'al di là del fenomeno e del noumeno, è l'al di là della temporalità, transinstabile equilibrio del nulla sublime senza fine e senza perché, come solista o epigenesi dell ' Ereignis sublime Singolarità. La sublime bellezza si da nella singolarità o nella transcordanza, quale concordanza dell'evidenza del sublime nella bellezza.
Avatar utente
gpdimonderose
 
Messaggi: 28
Iscritto il: mar lug 28, 2009 23:10 pm

Messaggioda -frollo- » gio lug 30, 2009 17:55 pm

ecco un altro pazzo....

ma solo in questo forum c'è gente fuori di testa tipo questo qui e willdi montecarlol??
-frollo-
 
Messaggi: 425
Iscritto il: gio lug 02, 2009 14:30 pm
Località: bologna

Messaggioda gpdimonderose » gio lug 30, 2009 23:07 pm

[quote = "-frollo"] ecco un altro pazzo ....

ma solo in questo forum c'è gente fuori di testa e che questo tipo willdi montecarlol? [/ quote] :!: :?: :idea: :arrow: :twisted: :evil: 8O NULLA SUBLIMEPerché c'è il sublime e non piuttosto l'ideale bellezza fenomenica, o noumenica epistemica,
o il niente o il nulla?
O perchè si dà l'evento della sublatione sublime dell'aldilà: solo per decostruire la
bellezza ideale fenomenica e superarla? Perchè c'è il nulla sublime o il sublime nulla o il nulla afenomenico, anoumenico,
aepistemico, aermeneutico?
Perchè c'è l'angoscia sublime o la sublime angoscia del nulla? Esistono eventi sublimi, o anche fenomeni originali, che sfuggono alla comprensione
categoriale, o analitica dell'esserci o del niente o del nulla.
Le categorie sono adeguate solo per la bellezza fenomenica dell'entità mondana, non per
l'esserci sublime o il nulla sublime afenomenico, anoumenico, aepistemico, aermeneutico. L'essere sublime del nulla sublime è sempre un evento sublime e giammai un fenomeno
o un moumeno, è l'eventuarsi sublime del Sich-Ereignen.
Solo quella sublatione abissale sublime consente all'esserci di ergersi aldilà, oltre la
bellezza ideale fenomenica dell'entità. Non si è più nella vivenza sublimi, bensì è il sublime che c'è nella vivenza ad eventuare la
sublatione sublime, è il sublime che c'è nel nulla che si eventua quale nichilismo o
decostruzione o sublatione sublime della bellezza ideale fenomenica. Hölderlin ideò l'interpretanza sublime:eventuò il sublime nel mito o sublime poesia
tragica per la disvelanza ontopologica o Sublime transpoiesis tragica nel mythos, quale cura
della verità o sublime in latenza della verità : nel mito sublime tragico si è stabilito o vi
abita poeticamente l'esserci del Sublime o dell'abisso tragico.
Hölderlin non disvelò più principi o idee della bellezza o priorità o fenomena o noumeni
epistemici ermeneutici quali paradigmi dell' essere, ma l'esserci sublime stesso quale
eventuarsi sublime dell'essere, o il suo movimento nel mostrarsi sublime, o sottrarsi o
annientarsi o annichilirsi nella sublime differenza ontopologica.
Hölderlin eventuò l'apparenza dell'essere sublime, la sua progettanza che non solo si dà
sempre in sorgenza sublime, ma cura e custodisce la sublatione sublime nella sua stabilità
sublime:essere sublime è l'eventuarsi della stabilità strutturale sublime. Hölderlin è l'archegete dallo sguardo più profondo e abissale che si getta excstaticamente
nell'abisso dell'essere sublime, o nella tragedia sublime dell'essere, lì il principio è la fine,
la bellezza è il sublime. L'essere sublime si eventua nella bellezza ideale fenomenica e quella sublatione sublime è
l'evento sublime o il mostrarsi, o l'abnegarsi o il manifestarsi della transpoiesis sublime,
quale pensiero poetante del sublime o poesia pensante del sublime o tragedia sublime, o
instabilità strutturale abissale o indeterminatezza. Hölderlin è l'archegete ontopologico che apre e si apre al sublime,è l'epigenesi del pensiero
poetante sublime,è l'archegete della sublime transontologia della differenza.Di quale evento sublime ontopologico si tratta?
La verità sublime è il mostrarsi, abnegarsi, manifestarsi dell'excstasi della finitezza
dell'essere.
Hölderlin è l'archegeta dell' eristica ontopologica sublime dell'ontopologia sublime della dea
Eris che si eventua quale non-fondamento o fondatezza abissale del sublime, l'essere
sublime nel nulla sublime afenomenico, anoumenico, aepistemico. aermeneutico. Il sublime si eventua anche nel nulla, sull'abissale fondatezza, anzi il sublime è il nullo
fondamento dell'essersi o la dismisura del nulla o del niente quale eventuanza del
sublime.
Perciò c'è il sublime piuttosto che il nulla, quale differenza ontopologica che si dà al di là di
tutte le differenze del niente, o della bellezza ideale fenomenica o noumenica epistemica,
tale da eclissare tutti i fenomena. Per Hölderlin l'essere è la sublime dinamica della differenza ontopologica sublime: l'essere
eventuanza sprofonda nell'Essere sublime, l'essere è il dispiegarsi della differenza sublime
nel pensiero poetante sublime.

Eraclito eventuò in priorità l'essere sublime, poi la dynamis sublime.
Eraclito fonda la transdinamica sublime dell'eventuarsi dell'essere nel nulla.
Il pensiero sublime di Eraclito è ancora poetante ma nello stesso tempo è anche la prima
singolarità sublime della sublatione sublime eristica: vi è l'abnegarsi della dynamis
sublime. La dynon-sublime è la dea sublime dell'esserci sublime, lì la singolarità sublime è
completezza e si dà, si eventua quale differenza dell'ontodynamica della physis
sublime.Lì c'è l'abissalità sublime dell'essere nell'endente o l'evento sublime dell'essere
nell'endentità mondane, c'è il kryptarsi dell'essere nelle singolarità della physis
sublime, c' è l'insorgenza senza eclisse dell'astrophysis che dà luce e si dà alla luce
senza tramontare. Non c'è orbita o gravità ma solo il soggiornare sublime senza fine, o il sorgere della
purezza della transcendenza della physis sublime in relatività con la disvelatezza
sublime e l'oblio.
L'idea è la dynamis sublime dell'essere stesso in sé e per sé, come ciò che è aletheia o
disvelatezza sublime o verità aristocratica e sacerdotale, nobiltà sublime. Eraclito evocò la sibilla dalla bocca delirante e senza sorriso, nè seducenza né
profumata,svelò l'oracolo in Delfi senza parole e senza latenze, ma pro-gettò la sublatione
sublime:tutto quel che si contempla e apprende si lascia lì, tutto quello che non si vede
o che è indicibile o inaudito lo si porta via giacchè è sublime. L'eventuanza di Eraclito si svelò con una sacralità pensante, fu la rivelazione della
sublatione sublime. Eraclito svelò la verità sublime nell'endelogos, benché la verità sublime eterna, non la si
comprenda mai, né prima di udirla né dopo: così è il mondo, giacchè si è ignari da
svegli, come nei sogni sublimi, tale verità riflette la physis sublime in ogni endente,ma
non c'è risonanza anche se si ascolta, sì è presenti, ma assenti.

Eraclito ideò la endinamica sublime dell'eristica in accordo o in discordanze discordi,
quale bellissima estetica e sublime armonia, concorde pur discorde: armonia sublime
della transonanza.Come nell'arco e nella lira, questi infatti trasformandosi sono quelli, e quelli a loro volta,
trasformandosi, sono la dynamis sublime, concorde e discorde, armonica e disarmonica.La via in su e la via in giù sono identiche o invarianti nella
dynamis sublime ontopologica, così com' è invarianza sia il principio sia la fine nella
transfera.
Quella dynamis sublime del mondo è la completezza per tutti, non c'è né una per gli dei
né una per gli esseri animati o inanimati, ma c'è sempre stata ed è e sarà fuoco vivo in
eterno, che al tempo sublime si accenda e al tempo si spenga. Dinamica sublime in sublatione di tutti i fenomena col fuoco e del fuoco, con tutti i
fenomena con l'oro e dell'oro.
Mutamenti sublimi dinamici del fuoco: prioritario oceano, del mare una metà terra, l'altra
soffio kosmico della dynamis o cosmogonia della physis sublime. Eraclito disvelò gli inesauribili movimenti dell'essere dell'endente, quale dynamis della
physis sublime cosmica, quale struttura ontopologica della bellezza-sublime della divinità o
assolutezza dell'armonia interpretata nell'enderistica della dynamis sublime: le fanciulle,
lungo la via della divinità, con la desideranza sublime in sè si inoltrano nella Notte sublime
verso la transplendenza. Alla porta dei sentieri della Notte sublime e del Giorno le fanciulle persuadono Dikê nel
consentire l'eventuarsi del sublime, per la strada maestra che conduce e seduce, infine, verso
la sublime dea o Verità sublime, la quale svela la sublatione sublime: o sublime che
giungi, rallegrati, poiché la destinanza sublime ti svelò il sentiero della sublatione sublime. La dea è e si manifesta, si dà o si eventua nella dynamis sublime. Essere è pensare la dinamica sublime: quali siano le vie di ricerca sublimi, l'una è e
non è possibile che non sia, è il sentiero della Persuasione, perché svela la dynamis
sublime della Verità, l'altra non è e non sia, è un sentiero ove nulla si apprende, non si
può conoscere ciò che non è, né esprimerlo. Infatti la stessa dynamis sublime è pensare ed essere.
Avatar utente
gpdimonderose
 
Messaggi: 28
Iscritto il: mar lug 28, 2009 23:10 pm

Messaggioda L'avvoltoio » ven lug 31, 2009 1:08 am

ma 'sticazzi?
L'avvoltoio
 
Messaggi: 439
Iscritto il: gio feb 26, 2009 0:00 am

Messaggioda al-bi » ven lug 31, 2009 15:46 pm

Io questo intervento, come dire, lo definirei....SUBLIME
Avatar utente
al-bi
 
Messaggi: 402
Images: 1
Iscritto il: mer mar 04, 2009 16:17 pm
Località: Bologna

Messaggioda gpdimonderose » lun ago 03, 2009 0:25 am

[quote = "al-bi"] Io questo intervento, vieni dire, lo definirei .... SUBLIME [/ quote] :arrow: :idea: :?: :!: :twisted: :evil: 8O svelò la differenza ontoteologica o mitologica del Chronos sublime e la Chthonie o Ground o grund o meglio ab-grund quale spazialità ontoteologica o mitopoietica sublime. ANAXIMANDro disvelò l'apeiron spazio temporale quale physis infinita e senza fine, infinitamente sublime dynamis, mentre Diodorus e Democritus differenziarono l'apeiron e l'archè nel cosmo quale cosmesi o bellezza finita dell'infinito sublime anaximandreo: delicate membrane spaziali o topologiche, quali varietà sferiche consentivano la sensibilità dell'apparenza o phenomena, quali imago dell'ecstasy eonyka platonica, o ideale Cronotopia della Physis Ontologica. Lo spazio è la libertà del sito, Spaziatura, ove appare un dio, là ove gli dei sono fuggiti, Gli spazi sublimi di spazi sacri. Lo spazio è la libertà del sublime. Nello spazio il sublime disvela eventi. Cos'è lo spazio sublime? La natura di quell'evento è il sublime. Ma qual è il sublime? Che cosa ne è del vuoto dello spazio? Il divario appare come una lacuna. Il vuoto è sublime. Il vuoto non è più nulla. Né è la mancanza, la decostruzione ha luogo, è un evento sublime, decostruisce la sublime differenza. L'evento della differenza è il movimento che disvela le differenze sublimi e apre all'alterità, è la differenza ontologica heideggeriana quale struttura ontologica perchè è l'eventuarsi dell'essere dell'ente presente o sublime parousia, è il presentarsi sublime dell' essere decostruzione della fenomenologia, purezza della presenza sublime spaziatura, quale spazieggiare indecidibile dell'evento della decostruzione, è in decostruzione là l'ontopologia, cioè l'ontopologia sublime del sublime ontologico essere-presente stabile dello spazio dell'eidousia o entità ideale spaziale, filosofia e geometria, ontologia e topologia sono la medesima insorgenza dell'evento sublime, che disegna il sublime, la struttura ontologica del sublime: sempre evento di spazio Ontopology Dasein. Luogo o Chora sublime è l' evento che dà la fondatezza al mondo. La verità sublime è in excstasi, nell'excstasi accade il sublime della verità dell'essere. Nell'arte è sublime l'essere dell'ente nella libertà. L'arte è lo spazio sublime. Heidegger ricordò il metafisiggiare aristotelico dello spazio come insieme di luoghi finiti in grandezza e determinati qualitativamente, e lo spazieggiare diventa pura estensione omogenea, uniforme, pronta a venir calcolata-parcellizzata, per trasformarsi con Kant in forma prioritaria intuitiva. E' qui che la Tecnica trova la sua giustizia filosofica. Se la Tecnica occupa lo spazio, l'arte lo sospende, ne fa sublimità: lo lascia-essere sublime, la spazialità dell'essere sublime al di là della sua determinarezza calcolante; cos'è lo spazieggiare sublime? si è sempre pensato lo spazio dell'essere sublime o Dasein, Esserci o essere nel mondo. Quale spazio che si fa spazio. Raum raumt: lo spazio spazieggi, così come Welt weltet, il mondo mondeggi, spazieggiare significa qui rendere libero, sfoltire, diradare, lasciar sorgere eventi, una costellazione heideggeriana: Essere e tempo già si in-spazia: ein-räumen la Lichtung, la radura ove abiti poeticamente la verità intesa come chiasma ontologico di illuminazione e nascondimento, un'evidenza che custodisce in sé il mistero. In L'arte e lo spazio il crearsi-spazio diventa libera donazione di luoghi e la scultura un crearsi-corpo di luoghi. Vuoto ontologico, ciò-che-dà-spazio Einräumende sublime che raccoglie, la chora sublime del Timeo platonico, risonante in Aristotele nella Fisica come topos, o luogo. In ontopologia sublime della radura sacra agli dei ove si possa fondare l'archè dell'architettura, la sua origine sublime fondata dall'archegete, è il celebre saggio heideggeriano: Costruire, abitare, pensare il sublime. Se lo spazio spazieggia quale vivenza erlebniz che soggiorna e temporeggia nel mondo, è l'epigenesi del luogo, o contrada, automovimento dello spazio della libertà, arcifigura, forma originaria della libertà come spazio libero del movimento dinamico dell'essere sublime o singolarità che spazieggi, varia, cresce nella sua spaziatura: lo spazio spazieggia nella sua libertà e accorda contrade ove l'essere vi abiti poeticamente. Più filosofica della scienza e più rigorosa, più vicina all'Essenza della Cosa stessa, è l'arte. L'arte è lo spazio. Dasein sublime o l?essere in exstasi o esser-fuori-da, l?essere dell?esserci è l?e-stasi sublime. In esser-ci sublime: essere e-staticamente il sublime. Spazio sublime del sublime e-staticamente di fronte all?essere sublime che spazieggia: essere-in-una distesa aperta o Essere che spaziotemporeggia quale esserci. E' l?esserci come essere-la-radura, Lichtung-sein, la radura aperta del sublime, la comprensione dell?essere sublime non è una qualità tra le altre, ma la fondamentale dell?esserci sublime che spazieggia nella radura sublime o Lichtung sublime dell?essere. Nel pensiero heideggeriano l?essere si dà sublime, si nega quale sublimeggiare, si destina nella verità dell?essere sublime, è nel destino della verità. Heidegger spazieggia l?essere come estaticità sublime gettata dall?essere nella verità, l?essere si dà e può darsi soltanto là dove si spazieggia quale sublime svelarsi, l?essere non è senza lo spazieggiare dell?esserci sublime. I tigli del castello-giardino e lo sguardo oltre il muro splendono brillantemente tra il crescente risveglio a tempo di Pasqua, o dietro la collina al prossimo Natale. Dal campo chiasma si piega verso la foresta. Poi, passato il suo bordo si saluta in alto la quercia. Occasionalmente sul banco alcuni grandi pensatori scrivono poesie, che un giovane prova a decifrare. Ogni volta è un enigma, e una via d'uscita è in vista, là nel campo della radura ove spazieggia l'esserci, perché tranquillamente guida il piede su un percorso di svolta attraverso l'estensione del terreno risplendende. Temporeggia lì l'esserci o è in attesa dell'eventuarsi e di nuovo, pensando segue lo stesso le scritte, o va innanzi per tentativi sul sentiero dove il sentiero interrotto passa attraverso il campo. Il sentier dell'essere rimane il più vicino possibile al passo del pensatore come a quella delle prime ore del mattino. Con il passare degli anni, la quercia nel suo percorso più spesso comporta una reminiscenza di gioco e di scelte, quando è sotto il colpo di ascia in mezzo al bosco, attraversando boschi e radure. Qui è trascorso il tempo, durante il tempo e la temporalità. La Risonanza è rimasta nascosta e ancora poco visibile quale splendore della madre. Era la cura. Nel frattempo, la durezza e il profumo parlano più chiaramente della lentezza e costanza: tale crescita fonda quello che dura e cresce, apre la distesa dei cieli, si radica nelle tenebre dell'abisso, prospera nei più alti cieli elevati e sublimi. Ancora una volta raccoglie per ciascuno che cammina ogni stagione, con una vicinanza costante in evoluzione. Se le montagne delle Alpi al di sopra della foresta in crepuscolo serale nel corso di un crinale collinare sale in estate e di mattina, se il vento da Est, se giorno dopo giorno la nebbia getta la sua tristezza sui campi il mondo è L'enigma sublime dello spazio che temporeggi o del tempo che spazieggi e prende dimora in un lungo periodo. La distesa dell' abitare sublime dà l'eventuarsi del mondo. È solo Dio, è Dio, è il sublime. Sono lì la loro origine. Il pericolo minaccia. Il Campo sublime percorso risveglia uno spirito che ama l'aria aperta, e salta in un finale serenità, è Kuinzige o sublime invisibile. Nessun percorso nella tempesta d'inverno emoziona di primavera Ma in un'unica armonia, la cui eco porta con sé silenziosamente il sublime, è il sereno. Il sapere è serenità sublime eterna. L' enigma splende nel sublime. Dietro il castello vola la torre di San Martino della Chiesa. Lentamente undici colpi di ore svaniscono nella notte. Il campanile trema sotto i colpi dell'ora di martello, la cui risonanza nessuno dimentica. Il silenzio è più silenzioso. È l'anima? È il mondo? È Dio? è il sublime.
Tutto ci fa sentire a casa in un lungo di origine invisibile sublime o sublime poetante. Heidegger disvelò così la Gestell del tempo che spazieggia. Gestell sublime del Dasein che spazieggi. Dasein è l'excstasi sublime del tempo che spazieggia: è l' evento che spazieggia per Heidegger, invisibile poiesis è l'invisibile-essere-sublime è spazio-sublime che sublimeggia o vuoto sublime che spazieggia. E' lo spazio che consente la risonanza o il Kuinzige o La Gelassenheit sublime, è la stabilità ontopologica che spaziotemporeggia è La verità, è la Gelassenheit l'abnegarsi sublime che sublimeggia. Gelassenheit è l'abneganza sublime che spazieggia, la sublime neganza che nulleggia, lì negheggia o nienteggia la kronotopia sublime, la verità della sublime Gelassenheit, veritas sublime che accada o abnegheggi. Meister Eckhart svelò l'idea di Gelassenheit sublime che abnegheggia. Gelassenheit quale Essere che abnegheggi o nulleggi o nienteggi nell'abissalità sublime, essere che spazieggi nel vuoto o nulleggi nell'Essere sublime. Eckhart vuoteggia o vuota lo spazio che nulleggia, o temporeggia nel nulla sublime. Meister Eckhart svelò Il Gelassenheit sublime che sublimeggia o spazieggia nel nulla che vuoteggia, o nel niente che abnegheggia. Il Gelassenheit di Eckhart è la sublime indifferenza che nulleggia. Eckhart è l'archegete della sublime INDIFFERENZA che spazieggia nell'aletheia sublime Gelassenheit. AH la sublime Gelassenheit che poeticheggi. Dasein sublime che nulleggia o Essere lo spazio del sublime che spazieggia, o spaziotemporeggi nell'essere risonanza che risoneggi. Essere sublime che sublimeggi o nulleggi quale Gelassenheit, Quale sublime Gelassenheit che annienteggi. Gelassenheit che ANIMeggi il sublime Essere che sublimeggia. Heidegger svelò il chiasma del Gelassenheit-Kuinzige che spazieggi, o il Gelassenheit-Kuinzige che chiasmeggi nella sublime abneganza che nulleggii. La Gelassenheit che negheggia o nihileggia il sublime poetante? Gelassenheit che nulleggia quale sublime poetante? Gelassenheit che spazieggi quale sublime che nihileggi? Sublime poetante che nulleggia nello spaziotempo dell' Essere-Gelassenheit.
Avatar utente
gpdimonderose
 
Messaggi: 28
Iscritto il: mar lug 28, 2009 23:10 pm


Torna a News, eventi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 2 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.