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e superiore della conoscenza epistemica. E l 'esteticità sublime dell'archegete Kaspar D. Friedrich che si nell'imago da fondersi abissale quale esteticità che si sottrae o si annulla, si nega o è l'abnegarsi transpaziale e transtemporale della transcendenza fenomenica, per eventuarsi poi in sublime imago Dell 'essersi eventuale. Kaspar D. Friedrich libera la natura o la transphysis nell'esteticità della bellezza o sublime e la bellezza che si rimette in gioco nel sublime, o è il sublime che si da quale sublatione della bellezza ideale al di là della epistemica o fenomenica o noumenica. Hölderlin è l'archegete sublime dell'eventuanza Estetica in excstasi: per Kaspar D. Friedrich, o per l'archegete Hölderlin, non esiste più la Frattura o la differenza ontologica tra poesia e pensiero, o tra essersi e transphysis sublime o imago sublime e transmathesis sublime. Hölderlin svelò il Gegenstand sublime che ci
sta di-fronte quale imago sublime: il Contro-stand della sublatione sublime che ci sta di fronte, è l'eventuarsi del sublime Contro-stand dell'eventuanza sublime dell'essersi, sempre al di là del categorico o della vivenza o della mondità o mondanità o della bellezza ideale o della Fenomenica estetica o noumenica.
Nell'evidenza della bellezza si da la
fenomenicità del fenomeno della bellezza, ma il sublime Kaspar D. Friedrich eccede quella transevidenza Essere per la transvedenza della sublime sublatione excstatica dell'essersi libertà nella bellezza sublime o eccedenza della libertà nel sublime, o l'eccedenza excstatica sublime dell'imago sublime. La transpazialità sublime di Kaspar D. Friedrich è la struttura ontologica dell'eventuarsi del sublime nelL'esteticità,
o nella razionalità dell'estetico o dell'epistemica o fenomenica o noumenica della bellezza. La bellezza sublime di Kaspar D. Friedrich è il senso che si da in sublatione, è l'intenzionalità sublime dell'eventuanza dell'essere-nel-mondo: la bellezza sublime non è più solo fenomeno o noumeno, ma se si da quale imago sublime dell'Ereignis sublime dell'essersi. Se da quale bellezza sublime dell'eventuarsi dell'essere. L'esteticità dell'imago sublime Kaspar D. dell'archegete è l'eccedenza excelsa della Bellezza quale imago sublime per eccellenza dell'essersi. Nietzsche critico il disinteresse kantiano e difense la bellezza ideale. L'accusa uno Kant è rivolta al suo quietismo della volontà, o fiacchezza, o agli ideali della conoscenza fenomenica. Per Heidegger il disinteresse non è indifferenza o una sospensione della volontà, Schopenhauer, al contrario è il più alto sforzo dell 'Essenza: è nel disinteresse che emerge e si da la relatività con il Gegenstand sublime. La bellezza è l'apparire nella luce del fenomeno dell 'apparenza è l'Essere-il-piacere o l'esserci-del-piacere o l'essersi-piacere, non l'abnegarsi, non la sua privatezza, non la sua sussunzione funzionale o subornazione uno oa uno scopo una utilità, però Nemmeno l'abnegarsi nella noumenica. Il piacere estetico trova se stesso solo nell'essersi. Il piacere è se stesso quando non è di nessuno: solo così Può Essere di ogni esserci. Nel piacere estetico ogni essersi è libera singolarità, singolarità o in perenne transcendenza sublime. La singolarità dell'archegete Kaspar D. Friedrich è l'imago sublime dell'essersi o singolarità del sublime, o lo stabilirsi dell'eventuanza del sublime nell'essere venire nella transphysis dynamis o nella transmathesis transinfinita Estetica excstatica. La dimensione del disinteresse è il luogo dell 'evento sublime, dell' apparenza libera o del mostrarsi dell 'Essere sublime. La bellezza sublime quale non Ente, niente, nulla, o evento sublime dell 'Essere in eccedenza o sublatione sublime sempre al di là della natura calcolata, o della sua
matematizzante fenomenica ideale o noumenica. Il-senza interesse è una forma dell'icona del lasciar-essere l'eventuarsi del sublime, o lì c'è il mostrarsi o
il manifestarsi dell'abnegarsi dell'essere sublime. Il "luogo" della bellezza sublime e la sua origine si nell'epigenesi dell'archegete da Kaspar D. Friedrich quale evento della bellezza sublime o imago sublime del consenso, evento del senso dell'essere sublime o La transEVIDENZA o transvedenza estetica sublime excstatika. La sublime bellezza è la forma dell'eventuarsi purezza dell'evento dell'essersi sublime, o incompletezza della bellezza ideale o libertà dell'evento del sublime nella bellezza fenomenica, categoriale, noumenica, quale Gegenstand sublime o singolarità o transmonade sublime. L'esteticità dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich e la libertà sublime dell'evento sublime della sublatione sublime nella bellezza. L'evento sublime nella bellezza è la purezza dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich: è la Vaga erranza e naufraganza nel mondo, è la singolarità dell'evento sublime nella bellezza, è il nulla o l'abnegarsi dell'essersi. La potenza dynamis sublime intensità dell'evento senza fine, senza transtelos, senza translogos, è la libertà dalla sublime cronotopia e dalla kronologia della mondità o della mondanità. L'evento sublime è la differenza ontologica dal fenomeno o noumeno del sublime. La bellezza sublime dell'imago dell'archegete Kaspar D. Friedrich è l'al di là del fenomeno e del noumeno, è l'al di là della temporalità, transinstabile equilibrio del nulla sublime senza fine e senza perché, come solista o epigenesi dell ' Ereignis sublime Singolarità. La sublime bellezza si da nella singolarità o nella transcordanza, quale concordanza dell'evidenza del sublime nella bellezza.