E' precipitato lungo la Cesen
Di lui si erano perse le tracce da martedì. Insieme all'alpinista svedese Erickson, era partito il 30 maggio da Malpensa per scendere con gli sci sul K2 lungo la Cesen, a circa 3000 metri

MILANO, 24 giugno 2009 - La montagna non era la sua professione. Era piuttosto un amore sbocciato tardi, nel 1998, oltre i trent'anni. Un amore al quale resterà legato per sempre. Michele Fait è morto la scorsa notte mentre stava effettuando una discesa con gli sci sul K2 (la seconda montagna più alta del mondo). Di lui si erano perse le tracce martedì, ma solo questa mattina la notizia è rimbalzata prima sul web, attraverso i blog di altri alpinisti. Poi è arrivata la conferma ufficiale dai familiari.
Michele Fait, 44 anni, durante una discesaL'ULTIMO GRANDE PROBLEMA ? Si definiva "uno sciatore che ha deciso di esplorare in discesa le vie che normalmente gli alpinisti salgono". Così, mentre si stava allenando, preparando una grande impresa in discesa, è precipitato in un canalone con gli sci: la scena è stata vista anche dal campo base, tanto che subito alcuni alpinisti hanno cercato di avvicinarsi al punto dell'incidente. Qualche minuto dopo la tragica conferma: Fait era ormai senza vita. Il 30 maggio Fait era partito da Malpensa per Islamabad per tentare la prima discesa con gli sci sul K2 (8611 m in Karakorum), l'ottomila più difficile e pericoloso. Suo compagno d'avventura era lo svedese Fredrik Ericsson. La via prescelta per il tentativo è stata la Cesen, sullo sperone Sud-Est, circa 3000 m con pendenza media di circa 55°, si raccorda con lo sperone Abruzzi sulla spalla, di lì prosegue per 600 metri in vetta. Un tentativo già fatto anche da Hans Kammerlander. Nell'ultimo, dopo essere partito sci ai piedi dalla cima, dovette rinunciare 400 metri più sotto per un repentino cambiamento meteorologico.
L'amore di Fait per la montagna è nato dopo un viaggio nel 1998grande avventura ? Michele Fait, 44 anni, un consulente informatico innamorato della montagna, sul suo blog ha scritto, "per me non è facile conciliare lavoro e passione. Nel '98, dopo aver imparato a sciare da pochi anni, affronto la discesa del canalone Neri sulla Nord della Tosa nel gruppo del Brenta, una vera folgorazione, in seguito il mio curriculum si arricchisce di altre discese estreme, una cinquantina ad oggi, dalle Dolomiti al Rosa, dal Bianco alle Ande, dall'Himalaya al Karakorum". E conclude: "Tutto il mondo è un'unica grande avventura".
La via Cesen: il percorso lungo il quale si è verificato l'incidenteFOTOGRAFIE E VIDEO ? Appassionato di fotografia e video, ha sempre documentato tutte le sue imprese, pubblicando foto su quotidiani, riviste specializzate del settore, sul nostro SportWeek, e ha pubblicato foto nel libro "K2 la vetta infranta" di ClaudioTessarolo. Sono sue molte delle riprese girate in alta quota nel film di Rai 2, "K2, il sogno e l'incubo" di Marco Mazzocchi. Il 20 luglio 2007 la spedizione italiana "K2 Mountain Freedom 2007" raggiunse la vetta del K2 attraverso lo sperone Abruzzi, e senza l'ausilio dell'ossigeno con tre dei suoi alpinisti: Daniele Nardi, capospedizione, Mario Vielmo e Stefano Zavka (purtroppo morto durante la discesa). Michele Fait, il quarto uomo della spedizione, si fermò a qualche centinaio di metri dalla vetta.
Mario Pagliara"
(tratto da http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Alpinismo)
Un ricordo ad un concittadino, ad un amante della montagna, ad un esempio che ora non c'è più. Sono convinto che ora potra disegnare le proprie curve in paradiso su una polvere finissima.
Condolianze ai parenti.