da Danilo » lun dic 19, 2011 19:28 pm
Riesumazione di vecchissimo topic..oggi risulta sicuramente demodè ma lo metto ugualmente perchè per me è inedito e poi il protagonista è di casa...
"Marco Ballerini attaccò,appoggiando il piede destro e agganciando con le dita il primo appiglio.I giudici attentissimi,i cronometristi pronti,le guide alpine di controllo ai due lati dell'itinerario di gara,diecimila persone col fiato sospeso,in quella vasta conca erbosa contornata dal fitto bosco di conifere proprio sotto la grande parete storica dei Militi,nell'alta Valle Stretta,sopra Bardonecchia,territorio italo-francese.
Marco s'arrampicò piano,cauto,però sicuro.Con calma faceva passare la corda nel moschettone agganciato alla fettuccia,e questa al chiodo già infisso-senza toccarlo!-e proseguiva.Sino al termine dei venti metri:il traguardo.
Poi,dopo aver alzato un braccio a pugno chiuso quale segno di vittoria,si lasciò scivolare giù,saltellando sugli spuntoni rocciosi,mentre il suo secondo,da terra,gli faceva sfilare la corda.
Mi venne un groppo in gola,lo tattenni,gli corsi incontro e lo abbracciai.Marco era tesissimo,emozionato,impaurito per quanto gli era appena accaduto,incredulo che proprio lui avesse trovato il coraggio,l'orgoglio,la curiosità di averci provato (un atto sacrilego,un tradimento?),e di aver superato il terrore del pubblico,e di aver accettato di mettere in gioco se stesso,il suo passato di fortissimo e riconosciuto alpinista.
Mi guardò negli occhi,con un sorriso carico di dolore e la bocca umida per lo sfinimento dell'anima.
Ce l'hai fatta,Emanuele,volevi la gara,adesso sarai contento-mi disse.
Trovai la forza soltanto per dirgli grazie e dovetti fuggire via,ad accovacciarmi dietro un pino,che nessuno mi vedesse,e finalmente scoppiai in un pianto nervoso e prolungato che alfine mi liberava il cuore.
Un alpinista aveva vinto e senza la morte accanto!Allora quell'"alpinismo" era possibile!
Cassarà E.
1984
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