In auto si può arrivare comodi fino alla Malga Framont m.1589.
Da qui ricordavo, per averla sperimentata una decina o più d'anni fa, una traccia dispersa, quasi irriconoscibile che saliva ripida nel bosco, e che uscendo infine in alto oltre gli alberi rimontava il largo canalone della forcella di Sejere (m.2003) situata tra il Mont Alt e il vicino Corno.
Partendo verso quella direzione abbiamo scoperto oggi che la vecchia traccia è stata ritracciata e segnalata. Troppo lusso davvero!
E così siamo arrivati quasi in carrozza alla forcella suddetta scoprendone subito il lato oscuro, ovvero il versante nord ancora fortemente striato di neve.
Di fronte a noi il massiccio della Civetta. Bassa e lumeggiata nel suo profilo contro la parete della piu alta Cima della Busazza, appare la celebre Torre Trieste.

Oltre la forcella di Sejere il massiccio della Civetta con la Cima della Busazza e il profilo della Torre Trieste contro la parete
Da qui altre tracce verso sinistra


La croce del Mont Alt
Oltre la croce ecco il grande vuoto, 1600 metri a picco sopra l'abitato di Agordo.

Agordo, 1600 metri sotto
Alle nostre spalle, ecco una Moiazza ancora stracarica di neve, che ne sottolinea le alte cenge percorse dalla strafamosa Costantini, ferrata vanto di questa zona (che io penso però di poter evitare senza troppi rimpianti).

La Moiazza in veste quasi invernale
Alla sinistra, e quasi alla nostra stessa altezza, l'inquietante profilo del monte Corno emerge torvo tra le nebbie.

Il monte Corno
Alla nostra destra l'alta parete della Lastia di Framont (m.2294), da questo lato decisamente inaccessibile.

La Lastia di Framont
Scendiamo pattinando sulle lingue di neve in direzione della bastionata sud-est della Lastia, alla base della quale si vede correre una traccia.

Lungo la traccia alla base della parete sud-est della Lastia
Raggiuntala scopriamo presto una profonda fenditura che penetra nel fianco della parete e che appare segnalata da un Gruppo Speleologico.
Vi entriamo solo per pochi metri non avendo con noi fonti di luce. La fenditura è stretta, presto lo zaino striscia tra le alte pareti incastrandosi tra esse.

Nella grotta aperta sul fianco della Lastia
Ripreso il sentiero passiamo sotto un elegante arco di roccia,

Arco di roccia addossato alla parete della Lastia
e quindi raggiungiamo la contropendenza in fondo alla Busa del Camp che ci indirizza verso la forcella del Camp (m.1933) e verso il sentiero che, attraversandola, ci condurrà nuovamente alla malga Framont dove abbiamo lasciato l'auto, facendoci così chiudere il nostro anello.
Un ultimo sguardo verso il Mont Alt e verso la Lastia, che visti da qui espongono le loro schiene nord così abbondantemente maculate di neve,

La Lastia (più alta) e il Mont Alt (più basso); a sinistra del Mont Alt, la forcella di Sejere da cui siamo venuti
mi conferma che la stagione è ancora decisamente acerba.
E la bella estate ancora troppo, smisuratamente, lontana.