Andar per cime... da sola?

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Andar per cime... da sola?

Messaggioda Irma » lun mar 31, 2008 8:11 am

Ciao a tutti,
ho bisogno di un consiglio.
Mi piace tantissimo praticare trekking. Niente di estremo, solo vie normali. Non ho fatto grandi cose, fin'ora, nel mio curriculum ho solo due tremila, tutto il resto a quote più basse.
Ora sono in profonda astinenza perché la scorsa stagione sono uscita veramente poco... quasi nulla a parte un paio di gite con la mia sez. CAI e un altro paio per conto mio. Poi è arrivato l'inverno, la neve e adesso non vedo l'ora di tornare a macinare un po' di km in quota.
Il mio problema è che fatico a trovare compagni di camminate e la mia dolce metà non è mai stata amante del camminare per monti (sto cercando di allenarlo, ma 35 anni di pigrizia sono difficili da combattere).
Per questo motivo sto valutando seriamente di tagliare la testa al toro e iniziare a organizzarmi qualche gitarella da sola. Anzi: non proprio da sola, ma cane-accompagnata.
Le mie perplessità nascono solo dalle mie paure. Del tipo: se cado e mi faccio male? se sale la nebbia? Sappiamo tutti che purtroppo i telefonini sono spesso inutilizzabili in alta montagna...
Ragionando con calma sono giunta a una conclusione:
basta lasciare a casa per scritto dove sono diretta, quanto tempo mi sarà necessario e l'ora prevista di rientro. Così in caso di imprevisto (sperando che non ne capitino) i miei cari sapranno dove recuperarmi. Può essere una buona idea?
Vi ricordo ancora che non è mia intenzione andare a fare alpinismo estremo! Solo qualche camminata tranquilla sui monti della mia zona (Alpi Liguri e Marittime).
Frugando su Google mi sono imbattuta su "SPOT", un aggeggio che permette di essere localizzati e se necessario chiedere aiuto. Qualcuno di voi lo conosce? Può essere un buon acquisto per una situazione come la mia?
grazie per eventuali consigli e suggerimenti :)
buona giornata
Irma
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Messaggioda Falco5x » lun mar 31, 2008 9:27 am

Mi associo non per rispondere, ma per chiedere ulteriori chiarimenti a chi conoscesse l'argomento.
In particolare chiedo: se SPOT invia la posizione significa che trasmette via satellite, e allora serve potenza e quindi consuma batterie. Ce la fa davvero con normali stilo? Secondo: occorre fare un contratto con una compagnia telefonica che gestisce il traffico via satellite? penserei di sì. Mi sembra anche che serva abbonarsi al servizio offerto da un centro mondiale di emergenza apposito, se ho capito bene, che poi avvisa chi è stato presecelto per il soccorso. Costi spaventosi?
Attendo notizie da chi ne sa.
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Messaggioda LaSusy » lun mar 31, 2008 10:01 am

:smt115

andate insieme.... :smt040

Falco mi devi una birra... :smt033
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No powder...no party!!!
PEACE & SNOW!!!
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Messaggioda Irma » lun mar 31, 2008 10:29 am

LaSusy ha scritto::smt115

andate insieme.... :smt040



LOL :D
Mi sa che però siamo un po' distanti: Cuneo-Mestre... :wink:
ciao
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Messaggioda mb » lun mar 31, 2008 11:04 am

Dello SPOT mi ero informato alcuni mesi fa.
Costa 149 dollari (+iva) per l'acquisto, e 99 dollari all'anno di contratto.

Non trasmette nè riceve in continuazione, quindi non ha problemi di consumo . Il produttore dichiara ben un anno :!: per un uso normale. Con il servizio aggiuntivo (da pagare a parte) di tracking 14 giorni di funzionamento.
Il servizio di tracking consiste nel mandare ogni dieci minuti un segnale con la propria posizione, controllabile dai familiari/amici a casa.

I servizi di base (decisamente interessanti) sono attivabili con tre pulsanti:
- una richiesta di aiuto al call center, che smista la richiesta al locale servizio di emergenza (l'apparecchio funziona in buona parte del mondo);
- una richiesta di aiuto al/ai numeri preimpostati (familiari e/o amici);
- un messaggio di "tutto ok" ai numeri preimpostati (familiari e/o amici).
L'ultima funzione può essere utile in caso si stia solo "sforando" l'orario comunicato per il ritorno - cosa che capita spesso e che può mettere inutilmente in allarme chi ci aspetta.
Quanto manca?
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Messaggioda Falco5x » lun mar 31, 2008 11:17 am

LaSusy ha scritto::smt115

andate insieme.... :smt040

Falco mi devi una birra...[/size] :smt033

Ma va? mica ci avevo pensato sai? :roll:
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Messaggioda Falco5x » lun mar 31, 2008 11:19 am

mb ha scritto:Dello SPOT mi ero informato alcuni mesi fa.
Costa 149 dollari (+iva) per l'acquisto, e 99 dollari all'anno di contratto.

Non trasmette nè riceve in continuazione, quindi non ha problemi di consumo . Il produttore dichiara ben un anno :!: per un uso normale. Con il servizio aggiuntivo (da pagare a parte) di tracking 14 giorni di funzionamento.
Il servizio di tracking consiste nel mandare ogni dieci minuti un segnale con la propria posizione, controllabile dai familiari/amici a casa.

I servizi di base (decisamente interessanti) sono attivabili con tre pulsanti:
- una richiesta di aiuto al call center, che smista la richiesta al locale servizio di emergenza (l'apparecchio funziona in buona parte del mondo);
- una richiesta di aiuto al/ai numeri preimpostati (familiari e/o amici);
- un messaggio di "tutto ok" ai numeri preimpostati (familiari e/o amici).
L'ultima funzione può essere utile in caso si stia solo "sforando" l'orario comunicato per il ritorno - cosa che capita spesso e che può mettere inutilmente in allarme chi ci aspetta.

Grazie per le info :!:


però.... :roll:


come avere un guinzaglio al collo... :roll: :roll: :roll:
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Messaggioda mb » lun mar 31, 2008 11:43 am

Falco5x ha scritto:come avere un guinzaglio al collo... :roll: :roll: :roll:

La funzine di tracking in effetti somiglia molto ad un guinzaglio... ma è un servizio a parte, da pagare a parte.
Penso interessi a chi vuol "far partecipare" gli amici alle proprie avventure in tempo reale - può essere consultabile anche tramite google maps! Un'immagine dal loro sito:
Immagine

Il resto (il cuore del servizio) mi sembra decisamente interessante, specie per chi vuole andare in montagna da solo con buone possibilità di essere rintracciato in caso di problemi (anche solo ritardi...).
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Messaggioda ghizlo » lun mar 31, 2008 11:50 am

Se vai da sola, dichiara sempre dove sei diretta:
- a casa, la sera prima di partire dillo ai tuoi parenti;
- in macchina, prima di partire lascia un foglietto, ben visibile, con scritta la tua destinazione;
- lungo il tragitto, se incontri qualcuno, scambia due parole e dì dove sei diretta, soprattutto se cambi l'itinerario che ti eri posta in partenza (per motivi di meteo, tempo, stanchezza,...);
- lungo il tragitto, se ci sono rifugi, entra e chiedi in che condizioni è l'itinerario che vuoi percorrere e dichiara che vai a farlo.

:wink:
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Messaggioda Irma » lun mar 31, 2008 12:08 pm

ghizlo ha scritto:Se vai da sola, dichiara sempre dove sei diretta:
- a casa, la sera prima di partire dillo ai tuoi parenti;
- in macchina, prima di partire lascia un foglietto, ben visibile, con scritta la tua destinazione;
- lungo il tragitto, se incontri qualcuno, scambia due parole e dì dove sei diretta, soprattutto se cambi l'itinerario che ti eri posta in partenza (per motivi di meteo, tempo, stanchezza,...);
- lungo il tragitto, se ci sono rifugi, entra e chiedi in che condizioni è l'itinerario che vuoi percorrere e dichiara che vai a farlo.

:wink:


Grazie! :)
ciao
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Messaggioda Zekkus » lun mar 31, 2008 16:35 pm

Andare da soli è anche molto affascinante e ci sono andato alcune volte anche io.
Ma è anche vero che per quanto prudenti può sempre capitare l'imprevisto e la regola n.1 dice "mai in montagna da soli"
Quindi mi associo a ghizlo, se non riesci a farne a meno.. segnala.
Proprio in questi gg ho letto un libro di Daniele Chiappa sul soccorso alpino e ti fa prendere coscienza che basta veramente un niente per trasformare una giornata piacevole in una disgrazia.
Ma gente del CAI o di qualche gruppo montano non ne trovi?
Cmq l'idea dello SPOT secondo me non è così brutta. E' una questione di come la vedi. Io non la ritengo un guinzaglio. E' molto più un guinzaglio il cellulare o il navigatore satellitare. Io lo vedo come un buon mezzo per queste esigenze... Meglio un guinzaglio di una barella!
Nel caso quando passo da Cuneo ti faccio un fischio :wink:
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » lun mar 31, 2008 22:21 pm

che tristezza... :(

ma prendetelo a martellate sto spot...e anche il cellulare...(false sicurezze...ma proprio false....noi facciamo la nostra sicurezza...)

AM ....

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

chiedete anche alla mamma di poter uscire già che ci siete....

ma cavolo, ma al parco ci andate mai da soli...in città mai?

io avrei più paura a girare in certe città che in montagna...

e certe compagnie son effettivamente una sicurezza? ho qualche dubbio...

inizia con gradualità, con prudenza, impara a conoscere te stessa, usa la testa.... ma vai....

vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ... :wink:
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Messaggioda il.bruno » lun mar 31, 2008 23:02 pm

quoto ghizlo e sergio.
normalmente il telefono lo spengo (anche perchè se no la volta che mai servisse magari si è pure scaricato).
tutti questi problemi sull'andar da soli ce li facciamo da quando esistono i cellulari. prima era normale e quotidiano non essere reperibili o rintracciabili, ad esempio sul tragitto da casa al lavoro, ora non lo è più. un affrancamento da questa condizione, anche solo per poche ore, credo che lo possiamo accettare e magari anche cercare.
se vado da solo, in genere scelgo un percorso con qualche rifugetto intermedio. tra l'altro, dopo un po' di ore di cammino da solo, si scambiano con piacere 4 chiacchiere con qualcuno.

all'inizio ho letto male e ho capito spock e non capivo il nesso tra le escursioni in solitaria di una donzella e star trek, poi mi sono ripreso...
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Messaggioda Gigi64 » mar apr 01, 2008 1:59 am

Quoto sia il Bruno che Sergio...

Qualche anno fa, parlavo di questo argomento con il mio amico Renato Cresta.
Renato, classe 1936, è un ex capitano degli alpini paracadutisti (comandante della brigata Taurinense), considerato uno dei massimi esperti a livello europeo in nivologia, uso dell'esplosivo in montagna e pericoli della montagna in generale, ha tra le sue opere letterarie due degli ultimi libri sulla Val Grande, quella in provincia di Verbania, un luogo non di certo con vette particolarmente alte, ma dove le probabilità di perdersi (e non essere più ritrovato) o di farsi male sono particolarmente consistenti.

Io non ho una grande esperienza di alta quota, ma mi sono fatto le ossa in Val Grande, e spesso qualche giro l'ho fatto anche da solo, da lì la domanda a Renato.
La risposta è stata che se per esempio quando vai in compagnia devi pensare 3 volte prima di fare un passaggio delicato, sullo stesso passaggio se sei da solo ci devi pensare 10 volte, e saper rinunciare se è il caso!

Dice bene il Bruno quando cita i cellulari come sicurezza psicologica, sicurezza che però... viene a mancare quando non ce l'hai!!! (o non prende)
Anni fa andavamo in giro tutti senza cellulari, e non solo, più torniamo indietro nel tempo e più troviamo persone, uomini e donne, che anche da soli percorrevano molti di quei sentieri che oggi percorriamo noi per diletto, ma contando solo su loro stessi, sulle loro capacità di valutazioni di se stessi e dell'ambiente montano, e non di certo con le attrezzature e i materiali che abbiamo oggi!

Quando si vede un documentario sugli animali, si nota come stiano ben attenti a non farsi male, anche una frattura ad un arto potrebbe voler dire la morte per loro. Noi oggi ci siamo abituati che ben dificilmente una frattura può mettere a rischio la nostra vita, beh, in quei contesti dobbiamo iniziare a considerare le cose come quegli animali!

Poi i consigli dati da Ghizlo sono più che ottimi, li riprendo con qualche aggiunta:

- lasciare detto a casa dove si va e a che ora si dovrebbe tornare.

- io spesso passo in bar o agriturismi, dove c'è gente che conosce la zona, a bermi un caffè, dico dove vado e che quando torno mi fermo a fare un aperitivo.

- cercare di non variare il percorso se non per motivi più che validi.

- vestirsi con abiti di colori ben visibili (assolutamente non mimetici!).

- il meteo deve essere più che ottimo.

- avere delle buone nozioni di orientamento, una bussola con la cartina della zona, se si sanno usare questi strumenti sono una buona garanzia, in più verificare alle svolte significative o incroci di più sentieri dove si va e memorizzarlo bene.
Io ho un'orologio con bussola, l'uso più consistente è proprio in queste situazioni, mi giro indietro e memorizzo la direzione dove dovrei andare se tornassi indietro.
Spesso girarsi indietro per vedere questi crovevia da una posizione di ritorno anche per memorizzare visivamente l'ambiente e il paesaggio, spesso sembra irriconoscibile rispetto al senso di marcia che si sta percorrendo!
Osservare dei punti di riferimento, lontani, ma anche vicini (una roccia particolare, una struttura artificiale, una macchia particolare), piuttosto fermarsi a fare un ometto se non c'è già.
Questi accorgimenti sono particolarmente utili se si fa notte e/o scende una forte nebbia e si deve percorrere lo stesso sentiero per il ritorno o si è costretti a tornare indietro.

- curare l'abbigliamento, prevedendo anche cambi non previsti del meteo.

- se si perde il sentiero tornare sempre sui propri passi sino ad un punto dove si capisce dove si è, anche se questo richiede molto tempo, mai procedere pensando di riprendere la via in un'altro punto.

- curare l'alimentazione e soprattutto non farsi mai mancare l'acqua (magari con sali e zuccheri).

- da portare sempre con se: un binocolino, una bussola (già detto), un fischietto da arbitro (costano pochi euro e fanno un suono impressionante!), una lampada frontale a led con le pile ben cariche (pesano poco e sono più che ottime), uno specchietto (io ho una bussola nel quale è già incluso), un telo termico di alluminio (pesano pochissimo e tengono pochissimo spazio), qualcosa di impermeabile (un poncho, un k-way o altro, in base anche alla stagione), un piccolo kit di pronto soccorso (una delle cose più importanti da includere è una fascia elastica), qualche barretta extra oltre al cibo che si porterà, non farsi mai mancare l'acqua, infine non scordarsi mai un buon coltello, da sempre strumento principe dell'uomo nelle più disparate situazioni!

Infine, se proprio si vuole utilizzare il maledetto telefonino ( :mrgreen: ), tenerlo a portata di mano (occhio a non perderlo!!!), verificare se prende di tanto in tanto, specialmente quando si passa in punti da cui si vede qualche paese.
Questo fa sì che in caso di bisogno si debba tornare a quel punto senza tornare indietro del tutto.
Occhio però che a volte anche se sembra di avere una buona copertura in realtà non è così in montagna!
Se prende poco utilizzare gli sms anzichè cercare di chiamare in continuazione, è un miglior metodo di comunicazione con poca copertura.

Adesso vado a dormire... :D
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Messaggioda Falco5x » mar apr 01, 2008 10:39 am

Io vado molto spesso da solo e mi piace un sacco, anche per il gran senso di libertà che dà.
Dove vado io di solito il telefonino potrei anche spegnerlo perchè non prende.
In effetti questo SPOT sa di guinzaglio, e penso che non lo comprerò.

Però... qualche dubbio a volte mi viene.

So che quanto dirò non interesserà quasi nessuno dei forumisti, perché è un problema che sa da casa di riposo per anziani.
Nel mio caso però, vista la mia età, la probabilità che mi capiti un coccolone è sensibilmente maggiore della vostra, non posso fingere che non sia vero.
Ecco alcune altre possibilità: infarto (anche piccolo), calcolo renale, calcolo biliare, contrattura lombare grave, aneurisma, distorsione grave a una caviglia, ischemia, labirintite, collasso circolatorio o sbalzo di pressione ecc. ecc. (in questo momento mi sto dando una forte grattatina scaramantica).
Si potrà obiettare che a fronte di fatti gravi anche se ho lo SPOT sarebbe uguale, e meglio sarebbe che me ne stessi a casa accanto al telefono. Vero, però con lo SPOT magari qualche minima probabilità in più di cavarmela ce l'ho (più ci penso e più questo SPOT mi ricorda il salvalavita Beghelli per anziani...).


Bene, detto questo non mi compro un bel niente, continuo ad andare da solo, corro il rischio e non me ne frega un ciufolo.
8)
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Messaggioda Zekkus » gio apr 03, 2008 0:37 am

Beh, come detto è una questione di punti di vista.
Anche io sono andato da solo e la cosa più bella era proprio sapere che ero solo ed isolato.
Ciò nonostante è una scelta personale, pertanto se uno non si sente sicuro, ben vengano certi mezzi.
Ovvio che se uno non lo vuole usare non lo usa. Poi però quando ci scappa il morto tutti a dire "era da solo, nessuno sapeva niente, che incoscente e bla bla bla"

Per il fatto di uscire con la mamma. Beh a stò punto si cade anche dalle scale di casa e ci si ammazza.. non è certo quello il discoro.
Punti di vista, c'è chi si sente più tranquillo, chi al guinzaglio...
A mio parere (nonostante non faccia uso di questi mezzi e spengo cellulare, aborro il gps e via così) il guinzaglio è tutto nella testa.

Come dice Falco5x alla fine "non mi compro un bel niente, e non me ne frega un ciufolo"
Giusto così, perchè ognuno la vive a modo suo! Ma giusto anche lo Spot "salvavita beghelli" per chi si vuole sentire più tranquillo...
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio apr 03, 2008 23:11 pm

Zekkus ha scritto:Beh, come detto è una questione di punti di vista.
Anche io sono andato da solo e la cosa più bella era proprio sapere che ero solo ed isolato.
Ciò nonostante è una scelta personale, pertanto se uno non si sente sicuro, ben vengano certi mezzi.
Ovvio che se uno non lo vuole usare non lo usa. Poi però quando ci scappa il morto tutti a dire "era da solo, nessuno sapeva niente, che incoscente e bla bla bla"

Per il fatto di uscire con la mamma. Beh a stò punto si cade anche dalle scale di casa e ci si ammazza.. non è certo quello il discoro.
Punti di vista, c'è chi si sente più tranquillo, chi al guinzaglio...
A mio parere (nonostante non faccia uso di questi mezzi e spengo cellulare, aborro il gps e via così) il guinzaglio è tutto nella testa.

Come dice Falco5x alla fine "non mi compro un bel niente, e non me ne frega un ciufolo"
Giusto così, perchè ognuno la vive a modo suo! Ma giusto anche lo Spot "salvavita beghelli" per chi si vuole sentire più tranquillo...


no...
se uno ha bisogno di quell'affare deve fare un passo indietro...fare qualche cosa di più semplice o andare in compagnia... :wink:
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Messaggioda mb » ven apr 04, 2008 0:26 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:se uno ha bisogno di quell'affare deve fare un passo indietro...fare qualche cosa di più semplice o andare in compagnia... :wink:


Non tutto si può evitare con la prudenza o l'esperienza. D'accordo, i passaggi delicati si possono affrontare con più o meno prudenza, ma una storta ad una caviglia è un pò diverso, può capitare per un attimo di distrazione, un malore non si può evitare in nessun modo.
Se capita un imprevisto in una zona poco frequentata, magari fuori sentiero (mentre si va a funghi, per esempio) non è che le informazioni lasciate in giro servano a molto... tanto la macchina la trovano lo stesso, quello che porta via più tempo sono le ricerche.
Un telefonino (solo se ha campo), od uno SPOT, servono proprio per ridurre questo tempo.

Tanto per tirare fuori un esempio del mio paese, in autunno è sparito in val Malene un escursionista - esperto e, a detta dei suoi amici prudente - di cui si sapeva l'orario di ritorno e la zona dove si trovava (anche se non il sentiero che aveva intenzione di percorrere). Queste informazioni non hanno ancora permesso di trovarlo, a mesi di distanza...

Trovo che un telefonino o un localizzatore satellitare leghi meno di quanto leghino informazioni particolareggiate sull'itinerario da percorrere e sull'orario di ritorno. Tra l'altro avere itinerari e orari prestabiliti può spingere a commettere imprudenze per rispettarli, ed essere causa di incidenti, invece che prevenirli!

Non vedo poi perché usare misure "tradizionali" va bene mentre misure "tecnologiche" no. Dieci anni fa nessuno consigliava di portarsi appresso il telefonino perché non esisteva, ora che esiste è il caso di averlo!

Personalmente, se voglio sentirmi libero di andare dove voglio, non comunico né orari di ritorno né itinerari (se non in linea di massima).
Il telefonino mi serve soprattutto per tranquillizzare a casa, fino a qualche anno fa erano sufficienti i telefoni pubblici ma ormai sono quasi spariti, ed i pochi rimasti funzionano solo a schede (che non ho mai).
So che spesso, durante le gite, non posso contare sul telefonino, perchè il più delle volte non ha campo. Quindi non è che averlo appresso mi "inviti" a comportarmi in modo più imprudente.

PS parlando di valanghe, quando capitano - e capitano anche e soprattutto agli esperti - il telefonino (se ha campo), insieme all'elicottero, serve per far intervenire velocemente il soccorso. Senza, rinuncio ad una possibilità che potrebbe essere determinante!
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Messaggioda Lou » sab apr 05, 2008 21:30 pm

bisogna anche vedere da chi si è accompagnati... personalmente in certe situazioni mi sento più tranquillo da solo che accompagnato da persone non esperte.
io più o meno conosco i miei limiti, e spesso quando si affrontano percorsi nuovi o non tracciati capita di trovare la difficoltà imprevista. personalmente se questo mi capita (succede quasi sempre) con un po' di attenzione proseguo senza troppi patemi; però un po per inesperienza, un po' per insicurezza di carattere, non mi augurei di avere qualcun altro con me da mettere in (eventuale) pericolo ...
meglio la croce sulle vette della croce sulle tette
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