CCC e UTMB

Luoghi, itinerari, rifugi, esperienze in Italia in Europa e nel mondo.

CCC e UTMB

Messaggioda kunack » gio gen 11, 2007 13:03 pm

Tutti quelli che parteciperanno al CCC o UTMB 2007 postino pure quà le loro domande, consigli, allenamenti, dubbi....ecc;
Mi auguro siate in tanti;
Mandi, :wink:

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Ultima modifica di kunack il gio gen 18, 2007 18:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Fabrizio Righetti » gio gen 11, 2007 13:15 pm

Ciao, quest'anno mi sono iscritto alla CCC, mi sembra quasi di fare una passeggiata :D. Ho visto che nel primo giorno già avevano esaurito i 1500 posti della CCC ed i 2000 della UTMB; ci vuole più impegno per la corsa all'iscrizione che non a quella vera e propria.
Tu ti sei iscritto?
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Messaggioda kunack » gio gen 11, 2007 13:31 pm

Ciao fabrizio... :D
Certamente che mi sono iscritto, alla CCC come te.
Il mio obbiettivo è di finirla "bene" possibilmente intorno alle 19 ore e tu?
Ho visto che l'anno scorso ti sei fermato a poco dal traguardo...cos'è successo?...eri anche messo bene in classifica
mi sa che quest'anno te la godi veramente, una passeggiata dici tu...attento, non si sa mai!

Ho postato nel forum dell'ultratrailmb questo indirizzo per gli amici italiani, spero che ci raggiungano in tanti.
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Messaggioda Polenta » gio gen 11, 2007 14:58 pm

ECCOMIIIIII SONO LENTA NON SONO SPENTA, SONO LA POLENTA!!!
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Messaggioda Fabrizio Righetti » gio gen 11, 2007 15:06 pm

L'anno scorso ho fatto una bella gara tanto e vero che pensavo di stare sotto le trenta ore poi purtroppo a La Fouly ho iniziato ad avere male alla gamba sinistra (ho scoperto poi di aver preso una contrattura muscolare che mi ha causato un'infiammazione del tendine, colpa mia). Ho stretto i denti per altri 30 km ma a Trient (dopo ben 132 km e 8000 m di dislivello) non riuscivo più quasi a camminare e complice un temporale bastardo ho dovuto mollare. Certo dispiace quando già intravedi le luci di Chamonix (in senso lato) dover lasciare ma non ho nessun rammarico e la gara me la son proprio goduta. Ancora adesso ho un po di problemi con la gamba e questo è stato uno dei motivi per cui ho deciso di iscrivermi alla CCC che comunque non è affatto da sottovalutare (son sempre 86 km e 5000 m di dislivello). Ci sono vari aspetti da non trascurare in questo tipo di itinerari e devo dire che i francesi son più avanti di noi. Comunque visto che ti sei iscritto anche tu avremo modo di scambiarci idee e consigli qui sul forum e chissà se c'è qualcun altro che partecipa.
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Messaggioda kunack » gio gen 11, 2007 15:07 pm

Polenta ha scritto:ECCOMIIIIII SONO LENTA NON SONO SPENTA, SONO LA POLENTA!!!

C'avrei scomesso che saresti stato il primo, fabrizio c'era già e quindi non fa testo nella graduatoria;
Comunque visto che ci sei beccati questa ricetta:
Il FRICCO :D
4 persone
800g di patate di pasta gialla - 350g di formaggio friulano di latteria - olio di semi d'arachide o girasole - 8 crostoni di polenta gialla o 4 fondi di polenta taragna.

Sbucciare le patate, dividerle a cubetti di 2cm di lato e metterle a friggere dopo averle tenute in freezer per alcuni minuti. Quando le patate cominciano a diventare croccanti, cospargerle di formaggio tagliato a fettine sottili e rimescolare, finchè formaggio e patate avranno formato un tutt'uno croccante. Servire su piatti individuali contenenti o un fondo di polenta taragna o due crostoni di polenta gialla abbrustolita. Accompagnare con un Merlot o un Teroldego Rotaliano. "
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Messaggioda Fabrizio Righetti » gio gen 11, 2007 15:08 pm

Caspita Polenta ci hai raggiunto anche qui.
Su dai subito un bel consiglio 'alimentare' agli amici di Planetmountain (altro che barrette ed integratori) su come affrontare le future fatiche.
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Messaggioda Polenta » gio gen 11, 2007 15:09 pm

non e' che ti sei fermato perche' ero li a ribollire e guatarti? Sono la polenta tentatrice, che brilla chiara come la chioma di Berenice!
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Messaggioda Polenta » gio gen 11, 2007 15:11 pm

Polenta ha scritto:non e' che ti sei fermato perche' ero li a ribollire e guatarti? Sono la polenta tentatrice, che brilla chiara come la chioma di Berenice!
[url]http://www.prototipazionerapida.net/festa_dea_bisata/index.html

ecco fatto! anche nel 2007 si fara' ... vi piace polenta e anguilla?[/url]
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Messaggioda kunack » gio gen 11, 2007 15:14 pm

Fabrizio Righetti ha scritto:L'anno scorso ho fatto una bella gara tanto e vero che pensavo di stare sotto le trenta ore poi purtroppo a La Fouly ho iniziato ad avere male alla gamba sinistra (ho scoperto poi di aver preso una contrattura muscolare che mi ha causato un'infiammazione del tendine, colpa mia). Ho stretto i denti per altri 30 km ma a Trient (dopo ben 132 km e 8000 m di dislivello) non riuscivo più quasi a camminare e complice un temporale bastardo ho dovuto mollare. Certo dispiace quando già intravedi le luci di Chamonix (in senso lato) dover lasciare ma non ho nessun rammarico e la gara me la son proprio goduta. Ancora adesso ho un po di problemi con la gamba e questo è stato uno dei motivi per cui ho deciso di iscrivermi alla CCC che comunque non è affatto da sottovalutare (son sempre 86 km e 5000 m di dislivello). Ci sono vari aspetti da non trascurare in questo tipo di itinerari e devo dire che i francesi son più avanti di noi. Comunque visto che ti sei iscritto anche tu avremo modo di scambiarci idee e consigli qui sul forum e chissà se c'è qualcun altro che partecipa.
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Esatto, alla fine devi fare i conti con il proprio corpo...ritengo che non sia facile preparare queste distanze....devi allenarti tanto ma allo stesso tempo preservare le tue articolazioni, l'infortunio è lì dietro l'angolo e quando senti le prime avvisaglie potrebbe essere già troppo tardi....
e infatti come già postato un mese fà la mia paura più grande sono proprio gli infortuni :roll:
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Messaggioda kunack » gio gen 11, 2007 17:05 pm

Polenta ha scritto:
Polenta ha scritto:non e' che ti sei fermato perche' ero li a ribollire e guatarti? Sono la polenta tentatrice, che brilla chiara come la chioma di Berenice!
[url]http://www.prototipazionerapida.net/festa_dea_bisata/index.html

ecco fatto! anche nel 2007 si fara' ... vi piace polenta e anguilla?[/url]


NO 8O l'anguilla proprio NO 8O
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Messaggioda lumaca » dom gen 14, 2007 17:55 pm

ciao a tutti!
Perché si é cosí pazza iscriversi per la terza volta?
... forse una risposta ...:
http://www.alpenverein.it/sektion-brixe ... /utmb.html

Saluti sportivi!
Es isch olls zu datian ...
traduzione: lo riusciremo a fare ...
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Messaggioda kunack » lun gen 15, 2007 10:33 am

lumaca ha scritto:ciao a tutti!
Perché si é cosí pazza iscriversi per la terza volta?
... forse una risposta ...:
http://www.alpenverein.it/sektion-brixe ... /utmb.html

Saluti sportivi!


Pazzi.....!!!!
...
...
Si, ma è una pazzia sana la nostra.
Perchè non ci racconti le tue esperienze alla utmb!
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Messaggioda lumaca » lun gen 15, 2007 20:55 pm

(ups ... non volevo aprire un nuovo argomento ... lo inserisco anche sulla pagina CCC ... )

Le mie esperienze utmb:

Nel 2005 finisher, 2006 non ho raggiunto il proprio obiettivo o meglio ho dovuto ridurre la propria meta. Dovevo terminare a La Fouly a causa di un'infiammazione dei tendini. (Non ho ancora perdonato a mio corpo che mi ha abbandonato :evil: ? o l?avrei dovuto tener duro e terminare la gara anche con il rischio di non poter piú camminare per settimane o mesi? Mi sono mancati soltanto 50km ? cerco ancora di convincermi: anche 102km e 6100m di dislivello sono un?ultra ?)

Come l?ha espresso Leonardo Soresi nel correre (articolo sul Cro-magnon): ? In queste gare non ci si ritira perché si soffre. Ci si ritira perché la testa smette di dare la carica, perché si cade in un pozzo nero senza fondo?, o è piuttosto cosí che si cerca scusa nel stato di salute (infiammazioni, mal di ?qualsiasi parte, ?) per non svelare che la testa non era sufficientemente dura???

Sono riuscita a pescare un ?dossard? e ora piú che mai sono sicura di rischiare un'altra volta questa pazzia, torneró per dimostrarmi e al mondo di esser capace lo stesso ... anche se probabilmente come l?altra volta soltanto con il terminare poco prima del servizio scopa (per me dopo l?ultima esperienza il tempo non vale - solo il riuscire a farlo ...

Qualche volta faccio la domanda: Chi ci faccia fare? Tali sacrifici senza una sola possibilitá di essere tra i migliori, solo la certezza di avercela fatta ? Succede che piú volte durante i strapazzi giuro ?mai piú? e poi, dopo il traguardo raccolgo di nuovo prospetti di altre ultra ? È una passione? (aspetteranno Mercantour, Cro, utmb, Reunion, altri ironman,?)

Ciao a tutti
lumaca :wink:

(un resoconto della gara 2006 da parte mia sul sito http://berglaufpur.de/berglauf/aktuell_2005_4.html (quasi alla fine della pagina; peró in tedesco ...)
Es isch olls zu datian ...
traduzione: lo riusciremo a fare ...
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Messaggioda Fabrizio Righetti » mar gen 16, 2007 10:13 am

Buon giorno,
Qualche mese dopo la gara del 2006 allorché i ricordi si erano ben sedimentati ed era passato un po il coinvolgimento emotivo avevo buttato giù qualche riga su questa bella esperienza alpina. Beh ora visto che si sta parlando della UTMB mi sembra giusto renderlo condivisibile, non fosse altro che per tenere vivo il topic.
Fabrizio

Giacomo Leopardi nel suo Sabato del Villaggio aveva ben messo in evidenza come l?uomo viva nella costante attesa di un evento: ed il Sabato, vigilia della Domenica di festa, viene vissuto nei preparativi con trepidazione e serenità. La Domenica è la conclusione di questo momento di attesa e non c?è più spazio per i sogni e le speranze, è il preludio della fine dell?evento tanto atteso ed ormai già prossimo alla fine. Il mio Sabato è durato ben otto mesi ed è iniziato agli inizi di Dicembre del 2005 quando ho deciso di iscrivermi alla UTMB. In questo periodo ho immaginato il momento della partenza, i paesaggi e le persone che avrei incrociato e soprattutto la fatica che avrei provato nel percorrere quei 168 km e 8500 m di dislivello intorno al Massiccio del Bianco.
Ma il sogno non si è dissolto alla partenza. La Ultra Trail du Mont Blanc è stata magica perché mi ha regalato la consapevolezza di vivere il ?momento?. Dopo aver lasciato una piazza di Chamonix gremita all?inverosimile di pubblico e partecipanti (ben 2500 partenti) accompagnato dalle note dell?inno ufficiale della manifestazione e dal benevolo sguardo del gigantesco Mont Blanc ho capito che stavo vivendo un?esperienza indimenticabile ed intensa. Un senso di felicità che mi giungeva in tempo reale, proprio dall?attimo che stavo vivendo e non dall?attesa o dal ricordo. Mentre percorrevo i primi km nella bella foresta di abeti e faggi fuori da Chamonix ero felice ed estasiato da ciò che mi circondava e che stavo vivendo. Velocemente mi ritrovo a Les Houches dove la gara entra nel vivo, si abbandona il fondovalle ed inizia la salita al cospetto dell?Aiguille de Bionnassay e del suo glaciale versante NW, una salita modesta ma che tuttavia viene affrontata con rispetto ed umiltà consci del fatto di ciò che ancora si deve fare. Dopo circa 600 m di dislivello, al Col de Voza, volto come di incanto ad occidente, ci accoglie un tramonto struggente preludio ad una notte serena che scaccia i dubbi sull?arrivo di un fronte perturbato. Nella discesa ci inghiotte la tenebra della foresta e migliaia di luci si accendono a segnare il percorso. Si oltrepassa Les Contamines e ci si allontana verso W dal Massiccio del Bianco e quando a notte ormai fonda giungo ai 44 km di Les Chapieaux un folla numerosa e festante mi accoglie nel paesino tutto luci e suoni per l?occasione. Un buon recupero e poi via nel buio e nel freddo della montagna verso il Col de la Seigne che conduce in Italia e riavvicina la gara al Bianco. Il percorso si fa più duro e più selvaggio, bisogna stare attenti ad una tortuosa discesa e a dove si poggiano i piedi ma nel buio della notte ho comunque la possibilità di distiguere l?arcigno ed elegante profilo della Noire du Peterey. L?alba mi sorprende in prossimità del Mont Favre e Courmayeur mi appare giù in fondo nella valle. Ci arrivo poco prima delle sette del mattino e sono contento di essermi lasciato alle spalle la notte e i suoi 72 km e 4000 m di dislivello. Sono piuttosto euforico e sto bene e penso che in meno di dodici ore ho percorso quasi metà del percorso, per un attimo accarezzo il sogno di stare sotto le trenta ore di gara. Un bel massaggio, una robusta colazione e riparto in una Courmayeur ancora deserta ed assonnata che stona con le luci ed la chiassosa accoglienza d?oltralpe. Il percorso non fa sconto e la salita al Refuge Bertone lo fa capire a tutti, poi via in un lungo traverso sul fianco orientale della Val Ferret splendido balcone sulle Jorasses. Tocchiamo il fondovalle ad Arnouva, ma solo un attimo poi si risale lungo l?erto sentiero che conduce al Grand Col Ferret porta di accesso alll?elvetico Vallese. La giornata è splendida e le montagne son tutte lì per noi immobili ed impassibili alle fatiche umane.
Si supera la fatidica soglia dei 100 km e si scende a La Fouly, qui il dolore al collo del piede sinistro non mi sussurra più come qualche km prima ma inizia ad alzare la voce. Proseguo anche se penalizzato da questo inconveniente lungo il fondovalle deserto e tranquillo. Una faticosa salita mi conduce a Champex-Lac bella stazione turistica elvetica. Un altro massaggio e poi via verso la erta salita che conduce all?Alpage de Boivine. Qui il tempo, sino ad allora bello, si guasta e la pioggia inizia a cadere incessantemente e in men che non si dica son tutto bagnato. Stringo i denti e raggiungo la piccola postazione a circa 1900 m di quota dove mi riparo per un po dall?acqua e bevo qualche cosa. La massacrante discesa a Trient me la ricorderò per un bel po e mi lascia il segno: il dolore al piede e la gelida pioggia che mi sferza mi mettono duramente alla prova. Arrivo a Trient verso le 20 e 30 ormai quasi al buio e mi precipito subito al riparo. Iniziano i dubbi: 26 km di percorso e circa 900 m di dislivello mi separano da Chamonix, sono nulla rispetto a ciò che ho fatto, ma il dolore e la pioggia ingigantiscono il tutto e piano piano mi rendo conto che sono fregato. Mi preoccupa la salita a Les Tseppes nel buio e con questo piede su cui ormai non posso più fare affidamento. Vedo un bel po di gente che si ritira e sepur a malincuore pongo fine anch?io alla mia gara e subito mi sento meglio come sollevato da un impegno che ormai mi opprimeva come un macigno.
Come ho detto a tutti mi è mancata la ciliegina ma è stata un?esperienza indimenticabile e che mi ha arricchito. Ora aspetto solo Dicembre per riuscire ad iscrivermi per l?edizione 2007 e per incominciare un nuovo meraviglioso e lunghissimo sogno.
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Messaggioda franco1131 » mar gen 16, 2007 16:04 pm

ciao a tutti
anch'io l'anno scorso, alla mia prima ultra, mi son fermato a la fouly e concordo con leonardo e gabi che è stata la testa a fermarmi più che il fisico, certamente stanco ma ancora in grado di proseguire. mi son sentito perso; tutti i miei amici si erano fermati prima e non ho avuto la lucidità di cercarne altri che invece erano sulla strada anche molto dietro di me. Comunque, come dicono fabrizio e giacomo, oggi è sabato e il 26 agosto 2007 sarà una bellissima domenica :D
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Re: CCC e UTMB

Messaggioda Slowrun » mar gen 16, 2007 16:11 pm

Ciao Ragazzi, la mia "storia UTMB" l'ho inserita nel Topic di "Lumaca" ...
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Messaggioda kunack » mer gen 17, 2007 14:01 pm

lumaca ha scritto:(ups ... non volevo aprire un nuovo argomento ... lo inserisco anche sulla pagina CCC ... )

Le mie esperienze utmb:

Nel 2005 finisher, 2006 non ho raggiunto il proprio obiettivo o meglio ho dovuto ridurre la propria meta. Dovevo terminare a La Fouly a causa di un'infiammazione dei tendini. (Non ho ancora perdonato a mio corpo che mi ha abbandonato :evil: ? o l?avrei dovuto tener duro e terminare la gara anche con il rischio di non poter piú camminare per settimane o mesi? Mi sono mancati soltanto 50km ? cerco ancora di convincermi: anche 102km e 6100m di dislivello sono un?ultra ?)

Come l?ha espresso Leonardo Soresi nel correre (articolo sul Cro-magnon): ? In queste gare non ci si ritira perché si soffre. Ci si ritira perché la testa smette di dare la carica, perché si cade in un pozzo nero senza fondo?, o è piuttosto cosí che si cerca scusa nel stato di salute (infiammazioni, mal di ?qualsiasi parte, ?) per non svelare che la testa non era sufficientemente dura???

Sono riuscita a pescare un ?dossard? e ora piú che mai sono sicura di rischiare un'altra volta questa pazzia, torneró per dimostrarmi e al mondo di esser capace lo stesso ... anche se probabilmente come l?altra volta soltanto con il terminare poco prima del servizio scopa (per me dopo l?ultima esperienza il tempo non vale - solo il riuscire a farlo ...

Qualche volta faccio la domanda: Chi ci faccia fare? Tali sacrifici senza una sola possibilitá di essere tra i migliori, solo la certezza di avercela fatta ? Succede che piú volte durante i strapazzi giuro ?mai piú? e poi, dopo il traguardo raccolgo di nuovo prospetti di altre ultra ? È una passione? (aspetteranno Mercantour, Cro, utmb, Reunion, altri ironman,?)

Ciao a tutti
lumaca :wink:

(un resoconto della gara 2006 da parte mia sul sito http://berglaufpur.de/berglauf/aktuell_2005_4.html (quasi alla fine della pagina; peró in tedesco ...)


BRAVA GABY :P
Ho rispolverato il mio tedesco per capire il resoconto della tua esperienza all'UTMB; Mi ha sorpreso lo spirito competitivo che avevate ancora dopo oltre 150 km per riprendere chi vi stava davanti, vi siete gestiti bene dunque nonostante le avversità, freddo, pioggia, percorso scivoloso....
Non biasimare il tuo corpo se non sei arrivata in fondo nel 2006, hai già ultimato una volta il tour, quindi sai che puoi ripeterti;

Il mio primo approccio sarà sul CCC, poi valuterò l'UTMB per il 2008, per adesso un sogno!!!, anzi mi correggo un obbiettivo da preparare con rigore :D
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Re: CCC e UTMB

Messaggioda kunack » mer gen 17, 2007 14:04 pm

Slowrun ha scritto:Ciao Ragazzi, la mia "storia UTMB" l'ho inserita nel Topic di "Lumaca" ...

...eccolo

Be consolati, anche io ci riprovo quest'anno ...... intanto allego anche io ciò che ho scritto al ritorno dall'edizione 2006.
Mi spiace proprio ma il Tedesco proprio non lo so capisco per niente ....

UTMB 2006
Con un poco di fatica mi accingo a scrivere questa breve ?cronaca? della gara.
Ma partiamo dalla fine ?.. domenica nel pomeriggio dopo aver guardato gli ultimi arrivi e passeggiando per Chamonix , con molta molta molta invidia guardavo circolare strani personaggi che indossavano un giubbino nero con un logo e una piccola scritta ?Finischer?, questi deambulavano anche con fatica causa problemi a gli arti inferiori ?? io stavo benissimo potevo correre una maratona ?.. porca P.
La mia strategia di gara era molto semplice, seguire una tabella di passaggi molto tranquilla (l?obiettivo primario era arrivare) che doveva portarmi all?arrivo in 38 ore.
A Courmayeur volevo valutare la situazione e decidere il dafarsi (continuare così, accelerare o rallentare) in base alle condizioni fisiche.
Alle 19,00 di Venerdì si parte, grande emozione, tanta gente, atmosfera di festa, i primi 8 km praticamente in piano portano alla prima salita, il Col de Voza 1650 mt (fino a qui 14 km 900 mt D+).
Si accendono le frontali, temperatura fresca, maniche corte e manicotti ciclo, tempi come da tabella.
Si scende/saliscende a Les Contamines, grande atmosfera di festa, si passa per 200/300 mt di ?folla? che applaude musica ecc (25 km, tutto ok)
Inizia qui la prima vera salita il Col du Bonhomme e poi sempre in salita la.Crx de Bonhomme dopo qualche km la temperatura si abbassa notevolmente e al ristoro de La Balme a 1700 mt circa metto maglia a maniche lunghe guanti e berretto, si prosegue fino a quota 2500 (fino a qui 38 km 2550 mt D+).
Discesa parecchio fastidiosa per i continui canali d?acqua e sentiero poco marcato che richiedono molta attenzione, è notte ! si arriva al ristoro di Les Chapieux (fino a qui 44 km 2550 mt D+) tempi come da tabella.
Anche qui bella atmosfera, tifo gente ecc. piccola nota, stend pezl con cambio delle pile ?gratuito?.
Si riparte con lunga strada in falsopiano passo/corsa che porta all?inizio della salita del Col de la Seigne.
Anche questa lunga salita con pendenze ?normali? che porta al (54 km 3550 mt D+) confine Francia ? Italia.
Nell?ultimo tratto di salita soffro un pò il freddo, ?. per pigrizia non mi fermo a mettere la giacca anti vento ?. tanto fra un pò si scende e la temperatura migliora ?. la discesa e caratterizzata da un forte vento da dietro (almeno quello) verso la metà gelo?., mi fermo a mettere la giacca, per fare questo tolgo anche i guanti ?running?, riprendo a scendere, ho freddo !!! impiego 20/30 min a riprendere la temperatura ottimale specialmente alle mani, ?? inizio ad avere problemi allo stomaco ?.. si arriva al ristoro sotto il rif. Elisabetta (fino a qui 58 km 3550 mt D+) tiro dritto, tanto non riesco a mangiare e bere, e fa un freddo porco, dimenticavo lungo la discesa è albeggiato ?.
Dopo un falsopiano in discesa ?infinito? inizia al Lac Combal una salitella da non sottovalutare che porta con 500 mt di dislivello all? Arête Mont Favre (fino a qui 63 km 4017 mt D+).
Nella discesa successiva capisco la situazione e i fantasmi del Cromagnon si manifestano ??
devo arrivare a Courmayeur e poi si vede ?.
Eccoci a Col Chécrouit (fino a qui 67 km 4042 mt D+) al ristoro bevo una coca e riparto, sono in ritardo di 15 min nella tabella (completamente ininfluente) faccio 200 mt tutto quello che ho ingerito nelle ultime 13 ore se ne va ?? nonostante ciò continuo ad aver conati molto dolorosi ? non avendo nulla espellere ? ma tralasciamo i particolari dei prossimi 15 min ?. devo arrivare a Courmayeur e poi si vede ?.
La veloce e ripida discesa successiva porta alla base di Dolonne (Courmayeur fino a qui 72 km 4050 mt D+).
Penso, nessun problema, mi fermo tutto il tempo necessario, e poi si parte ?. Ma i problemi anche a Courmayeur persistono non riesco a bere e mangiare, una corsa appena in tempo al bagno evita di innondare qualche concorrente e mi convince a chiedere consiglio al dottore.
Iniezione massiccia di plasil? E consiglio ?mangia e bevi poco ma ad ogni ristoro? ?.. riparto dopo un ora e mezza, ritardo di circa un ora dalla tabella.
Attraverso Courmayeur, dove mi intervista pure un tipo armato di microfono, si sale verso il Bertone, i primi 2 km sono in asfalto, una palla, inizia lo sterrato e ?.. la crisi.
Capisco che non potendo bere e mangiare è impossibile continuare, i fantasmi del Cro riappaiono, la testa dice stop alle sofferenze ??
La gara è stupenda, l?organizzazione, il percorso, l?ambiente ?. L?anno prossimo ?.
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Messaggioda lumaca » mer gen 17, 2007 15:11 pm

Per quelli che partiranno la prima volta vedete anche la risposta sull'altra pagina (utmb: sforzarlo ...?): tabella di distanze, dislivello, tempi di passaggio, ...

(o direttamente sul sito:
http://www.alpenverein.it/sektion-brixe ... belle.html )

ciao
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