
Domenica salita al Pizzo di Claro, in Val Calanca. Col mio socio a 4-zampe
in auto fino a Arvigo e poi, per una stradina stretta a Pian Guald dove un
cartello vieta di proseguire oltre (in realtà, sempre per sterrata si potrebbe
salire fino all'Alpe Stabveder). Dal parcheggio si segue la sterrata e in
breve si raggiunge l'Alpe Stabveder; qui si comincia a salire davvero, ma
il tempo appare incerto con nubi sottili portate a spasso da una leggera
brezza...

... sarà così per tutta la giornata con un alternanza di belle schiarite... ecco
il Torrone Rosso, 2.670m...

... sentiero inesistente, ma abbondanti segnavia bianco-rosso dipinti molto
di recente. Si raggiunge quindi il lungo crestone che permette di divallare
verso la Capanna Brogoldone; questo punto è caratterizzato da due grossi
e fantasiosi ometti...

... si traversa lungamente in piano e, arrivati a una deviazione segnalata,
si svolta a destra per il Pizzo (anzichè a sinistra per la Capanna) e si va avanti
su tracce di sentiero ora piuttosto evidenti (in compenso i segnavia
bianco-rossi diventano scarsi e sbavatissimi). Ora si sale abbastanza
decisamente e la fatica certo si fa sentire, ripagata dal sempre più ampio
panorama, qui sullo spartiacque Calanca/Mesolcina...

... si arriva circa a metà del crestone quasi orizzontale che unisce le due
cime del Pizzo di Claro; eccoci sulla cima nord-est...

... c'è già un po' di neve; comunque raggiungiamo facilmente anche la
cima sud-ovest, la minore delle due, dove Toto, il mio compagno di gita,
non chiede altro che di essere ritratto...

... fa freddino e dunque scendiamo, gustandoci l'ampia vista del crestone
(quello con gli ometti di cui sopra) alla cui estremità è il Mot Ciarin, 2.278m.

In definitiva, a parte gli ultimi 300m di disliìvello (in salita) siano faticosi,
è una gita senza difficoltà particolari, direi EE al massimo...
Miao.
Bruno.