looka ha scritto:Grazie mille! Era giusto per cominciare a capirci qualcosa..
quando arrampicavo (secoli fa ...) trovavo molto utile in aggiunta alla scala UIAA, la vecchia scala francese (PD, AD, D, TD) che dava un'idea della difficoltà complessiva della via. Questo perché allora (ma forse anche adesso) le vie venivano gradate con il loro passo più difficile. Ma un conto è fare una via di 150 m con un passaggio di IV+ e il resto di II/III, un conto è una via tutta di IV- con un passaggio di IV+. La prima probabilmente verrebbe giudicata AD/AD+, la seconda forse almeno un D-.
Tutto questo sproloquio solo perché la tua richiesta mi ricorda un po' i miei esordi ... da autodidatta ... con relative "scottature" e ritorni con le pive nel sacco ...

Inoltre anche il numero e il tipo di protezioni che trovi fanno la differenza. Fare un tiro di "solo" di III in piena esposizione con un chiodo (magari vecchio) in 10 metri e fare un V+ non esposto con resinati ogni 2 metri possono essere "psicologicamente" molto diverse per il primo di cordata.
Arrampicare in Grigna (e simili) non è esattamente come arrampicare in palestra di falesia. Conoscevo un tipo fortissimo in falesia, che si scaldava su viette di V+ che a me spaccavano le braccia solo a vederle, e che non andava in Grigna per via delle protezioni troppo scarse ...
Gli esperti mi correggano se sbaglio.
Ciao!
