Terminata questa ?quattro giorni? formazzina, soddisfatto sebbene ustionato, concludo postando qualche foto.
Il 23 luglio, partiti da Riale (o meglio dallo spiazzo dove l?autobus ci ha lasciati, prima di Riale), siamo saliti al Lago Morasco e poi, con il sentiero diretto, sino al Lago del Sabbione. Da qui, dopo una pausa per il pranzo, sino al rifugio Claudio e Bruno, attraversando alcuni nevai nell?ultimo tratto.

La strada da Riale verso la diga del Lago Morasco

La Punta di Morasco con il lago omonimo

Il sentiero diretto al baitello Zum-Stock

Sotto le pendici della Punta della Sabbia, i primi nevai

Verso la diga del Sabbione

Il Lago del Sabbione con la Punta d'Arbola e la Punta del Sabbione

La baita OMG del Sabbione

Il deserto rifugio Cesare Mores

Punta della Sabbia e Corno di Ban sovrastano la diga del Sabbione

Costeggiando il lago del Sabbione, con vista su Punta del Ghiacciaio di Ban, Pizzo del Costone e Puna Lebendun

Nevai finali prima del rifugio

L'agognato rifugio Claudio e Bruno
Passata la notte al rifugio, l?indomani il tempo ci ha accolti piuttosto male. Pensavamo di salire al Blinnenhorn, ma il cielo coperto lo sconsigliava, così siamo saliti verso il rifugio 3A (sentiero cosparso di nevai), sostando poi lì ed aspettando nella speranza che il tempo migliorasse per poter provare a salire verso il Corno Rosso/Rothorn.

Il non esaltante tempo del 24 mattina

I molti nevai fino al rifugio 3A
Il cielo è sembrato aprirsi ? sebbene con vento gelido ? e nel primo pomeriggio siamo quindi saliti fino alla stazione a monte della sciovia del ghiacciaio dei Camosci, ma qui ci siamo fermati perché il tempo, di nuovo incerto, sembrava minacciare la discesa se avessimo voluto continuare sulla cresta sempre più ripida e friabile. Siamo rimasti lì per un po?, poi siamo ridiscesi al 3A e da lì, dopo un notevole giro dell?oca (causato dall?aver voluto evitare un tratto su nevaio ripido assicurato con una corda fissata a dei picconi piantati nella neve in maniera poco rassicurante), al Claudio e Bruno.

Costeggiando il ghiacciaio dei Camosci (punta dei Camosci, passo dei Camosci, ghiacciaio dei Camosci, piano dei Camosci...non ho visto l'ombra di un camoscio in quattro giorni. Tante marmotte, però, che si lasciavano anche avvicinare abbastanza).

Pessimo tentativo di montaggio per dare una vista sul ghiacciaio dei Camosci

La stazione a monte della sciovia del Siedel, nostro punto di arrivo (qual è la quota esatta? Il mio altimetro mi dava quasi 3150 m ma ho motivo di dubitare della sua precisione, dato il tempo mutevole di quel giorno. Curioso che la sciovia non l'abbia trovata segnata su nessuna cartina.)

Viste varie dalla stazione a monte della sciovia su gruppo di Ban, Arbola, Sabbione e Strahlgrat
La mattina del 25 luglio, invece, il cielo era sereno (anche se si è andato sempre più annuvolando con il passare del tempo) e siamo potuti salire al Blinnenhorn.

Salita dei primi contrafforti con già i primi nevai

A quota 3000 ed oltre, la vista sul gruppo di Ban è già notevole

In cresta con spettacolare vista sul ghiacciaio del Gries e sul Corno Rosso/Rothorn, infine appare visibile anche la sommità del Blinnenhorn

Salita dell'ultimo tratto di cresta, non un'anima in vista eccetto uno o due uomini visti in lontananza mentre salivano provenendo dal versante opposto e sostavano brevemente in cima, ma già scesi (del resto è anche tardi ormai)

In vetta al mio secondo 'tremila'
Viste varie su gruppo di Ban, Rothorn, Punta dei Camosci, Merezbachschije, Klein Blinnenhorn, Strahlgrat, Arbola, Sabbione, Turbhorn, ghiacciaio del Gries.
Rientrati al Claudio e Bruno nel tardo pomeriggio, dopo la cena e la notte siamo partiti per rientrare il mattino del 26. Siamo scesi alla diga del Sabbione (qui, mentre aspettavamo due rimasti indietro per un?altra ?diversione?, sono salito al rifugio Somma Lombardo trovandolo chiuso: come mai?) e poi da lì al piano dei Camosci. Pranzo vicino al rifugio Città di Busto, dopo di che siamo ridiscesi al lago Morasco, per poi arrivare a Riale in tempo per prendere l?autobus delle 16.05 che ci ha riportati a Domodossola.

Partenza dal rifugio

Il Lago del Sabbione con Punta della Sabbia, Corno di Ban, Pizzo del Vallone, Gemelli Nord e Sud di Ban, Punta del Ghiacciaio di Ban, Punta Lebendum, Punta d'Arbola e Punta del Sabbione

Verso la diga del Sabbione

Il rifugio Somma Lombardo

Il sentiero verso il piano dei Camosci (anch'esso cosparso di nevai) con sullo sfondo la Punta dei Camosci

Il piano dei Camosci

Il rifugio Città di Busto con sullo sfondo il Corno Gries

Discesa verso la piana di Bettelmatt

Sentiero attraverso la piana di Bettelmatt

Discesa verso il Lago Morasco