In particolare, inizio con il report di un giro in zona monte Cavallo, che probabilmente sarà il primo di una serie di racconti dall'oltrepiave.
Il giro fatto ieri è iniziato dal pian delle More, poco fuori Piancavallo, sulla strada che scende a Barcis, salendo la val Grande fino all'omonima forcella e al rifugio Semenza, per poi salire alla vicina cima Laste.
La cima Laste è la seconda cima del gruppo del Cavallo, inferiore di 4 metri alla cima Manera, cui è collegata tramite una cresta che non presenta particolari difficoltà, se non la grande esposizione sui dirupi sia orientali che occidentali.
Il rifugio Semenza è accessibile da diverse vie, dai versanti sia friulano che veneto, e può essere utilizzato come punto di appoggio per chi affronta l'alta via dei Rondoi, che collega tutte le principali cime del gruppo Cavallo.
Via alle foto.
Dalla partenza il traguardo è ben visibile: le prime due cime da sinistra sono la cima Manera e la cima Laste, che saranno aggirate dal ben più accessibile versante occidentale.

Dopo il primo ripido tratto in bosco, la val Grande si apre e indica chiaramente la direzione verso la forcella val Grande, che segna il punto di raccordo tra diversi sentieri, tra cui il percorso di salita verso il monte Caulana.

Viandante solitario sulla cresta tra la cima Val Grande e il monte Caulana.

E in breve arriva al suo traguardo, la cima del monte Caulana.

Il mio giro, altrettanto solitario, giunge alla forcella val Grande, che segna il confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia e divide la val Grande, da cui sono arrivato, dalla val Sperlonga, in cui è evidente il sentiero che arriva da nord, sezione conclusiva dell'alta via n. 6.

Poco dopo la forcella è subito visibile il ricovero invernale del rifugio Semenza, in bella evidenza sulla forcella Laste. In questo tratto è comparsa per qualche istante una famiglia di camosci con due giovani al seguito, troppo veloci per essere fotografati.

Nel tratto tra le due forcelle si aggira il versante ovest del complesso che collega la cima val Piccola alle due cime principali Laste-Manera.

Dal ricovero invernale è ben visibile la meta del giro, la cima Laste.

Il panorama dal ricovero invernale verso N-NE, con al centro, in secondo piano, l'imponente bastionata del Resettum.

Ignorando il breve tratto che collega il ricovero invernale al rifugio Semenza, sono salito direttamente verso la cima Laste. Lungo tutta la salita è ben visibile il comodo sentiero che sale al rifugio dal versante veneto, partendo da Tambre.

La salita verso la cima Laste è breve e non presenta particolari difficoltà. In vetta è presente solo un malridotto tricolore.

Sulla dirimpettaia cima Manera è invece ben evidente la campana. Interessante la netta differenza meteo tra i due versanti, con minacciose nuvole nere che salgono dal versante friulano e cielo ancora sereno sul versante veneto.

Visuale verso il versante veneto, con la foresta del Cansiglio e il lago di Santa Croce.

Per un attimo le nuvole sul versante friulano si aprono e svelano una breve visuale sul lago di Barcis.

Il panorama verso nord-ovest, parzialmente coperto. In primo piano il Cornor e il Castelat.

Nel frattempo un salitore solitario ha raggiunto la cima Manera, segnalando l'arrivo con il tradizionale scampanio.

Scendendo verso la meritata birrazza al rifugio Semenza, sovrastato dal monte Cornor.

Dopo la birrazza e i suggerimenti dell'amichevole gestore del Semenza valuto la situazione.
Il tempo promette un rapido peggioramento e le diverse cime raggiungibili dal rifugio meritano una giornata migliore. Meditando su un giro articolato su due giorni, con pernotto all'intimo e accogliente rifugio, torno verso il ricovero invernale, da cui scatto le ultime foto prima che le nuvole coprano ogni cosa.
Dettaglio sulla grande muraglia del Resettum.

E i grandi protagonisti delle Dolomiti Friulane. Duranno e Cima dei Preti.

Scendendo per la stessa via dell'andata, valuto la deviazione dalla forcella val Grande verso il monte Caulana, ma il tempo sta rapidamente volgendo al peggio, quindi decido di scendere direttamente alla macchina.
Il giro effettuato prevede un dislivello di circa 1200 metri (1100 da pian delle More alla cima Laste, ma dopo la forc. val Grande si scende per poi risalire).
Non sono presenti particolari difficoltà, se non un tratto nella parte inziale piuttosto ripido ed esposto, su terreno molto friabile, attrezzato però con corda fissa. Non indispensabile, ma può far comodo a chi si sente meno sicuro.
Spero di non aver fatto cacate con le foto, ci si vede al prossimo giro in oltrepiave.