Bella davvero anche se molto faticosa l'ascesa alla fessura che divide il pelmetto al Pelmo.
Partiti dal P.sso Staulanza segnavia 471 verso il Venezia dove lavora la simpaticissima Arianna.
Dopo un'ora circa in vista sulla sx della fessura,si lascia il sentiero e si punta verso la stessa.
Si risale il ghiaione tra i mughi che porta in leggera salita ai piedi del corpo roccioso.
Si risale il canale dove si trova subito un semplice salto di roccia 1°grado(roccette-sx).
Si risale ancora in leggera salita fino ad un secondo salto di rocce.Per evitare le roccie costantemente allagate dai vari ruscelli d'acqua si e' costretti ad arrampicare per una decina di metri sul lato sx per un traverso di qualche metro per poi ridiscendere sopra il terrazino.
(tratto di media diff.-poco proteggibile).
Si continua la risalita nel ghiaione tenendo la dx si arriva ad un avancorpo dove lo si deve risalire con vari salti di roccia 2°grado.con traversi su cengette.
Fare attenzione!
Una volta risaliti si prosegue verso la fessura una salita difficoltosa e faticosa perche ci si trova nel bl mezzo del ghiaione che negli ultimi 100mt. e' veramente in piedi.
Arrivati alla fessura uno sguardo di la'.... e poi di nuovo giu per la via di ascesa, fino a quota 2500 tenendo il lato sx si incontra un piano erboso dove ha inizio la cengia di Grohmann.Ometto.
La cengia inizia in ascesa fino ad un terrazzino per poi svoltare a sx e via cosi sotto la parete giallo-nera del Pelmo.
Per arrivare al Venezia si prosegue tutta la cengia per poi scendere per la cengia di Ball.Intinerario lungo e faticoso.
Se invece si vuole accorciare si puo' lasciare la Grohmann e scendere tra i mughi fino ad incontrare il sentiero per il Rif.Venezia.
Divertimento assicurato.