Pietro Betulla ha scritto:Mi chiamo Pietro ...............due giorni di escursioni con pernottamento in rifugio ad alta quota ed appostamento all?orso. ...........
Ciao pietro,
Ti confesso che avrei apprezzato molto di più questo tuo ?spam?, se tu avessi evitato la parola ?appostamento?, che mi ricorda un termine militare o venatorio, spesso preordinato a un qualcosa di violento. Ecco, io avrei messo magari ?nella terra degli orsi?, ? o qlcs di simile, e me ne guardo bene dal volerti insegnare un mestiere che certamente saprai fare al meglio, e che ti invidio, ma anch?io come te amo molto la natura incontaminata e gli animali selvatici, e questo ?appostamento? a mo? di agguato, sia pure visivo o per rubare qualche flash, mi sembra come se togliesse all?orso un pezzo di libertà : per farla breve, gli orsi per me stanno bene quando l?uomo non lo vedono, e altrettanto bene dovrebbero stare gli uomini senza vedere gli orsi?soprattutto se poi li vedono troppo da vicino !!
Ammiro il tuo lavoro e mi sembra di capire che sei pieno di entusiasmo e voglia di fare e ho apprezzato i tuoi interventi, che mostrano raro equilibrio e rispetto. Voglio però spezzare una lancia per Topocane, riguardo al rispetto degli animali selvatici e al fatto che, estremizzando, è meglio per tutti vedere estinguersi una razza, piuttosto che trasformarla, per il piacere e l?egoismo dell?uomo, in qualcosa di totalmente estraneo a ciò che era (un orso non deve diventare un cane, nè un fenomeno da baraccone) e qui vengo al dunque (sperando di essere breve) :
di aggressioni anch?io non ne ho mai sentito parlare (tranne una, mi sembra vicino spormaggiore, dove il travolgimento di un uomo era stato causato non dall?attacco ma dalla fuga dell?animale, probabilmente più impaurito del malcapitato, dal fatto di esserselo trovato di fronte).
Invece quest?estate, in brenta, parlando con amici autoctoni, degli oltre 2 milioni di euro investiti nel progetto life ursus sulla reintroduzione dell?orso in trentino e nel parco adamello-brenta, e degli altri euro previsti per il prossimo progetto, loro affermavano che è stata adottata una politica non corretta, etologicamente parlando, promossa dalla provincia autonoma, dal parco e dagli ambientalisti locali, che avrebbe fatto sì che questi plantigradi, importati dall?est, essendo riforniti in abbondanza e con regolarità del cibo loro necessario a cura degli studiosi e degli addetti che li seguono, magari al fine di poterli fotografare (e farli fotografare dai turisti) più di frequente e da vicino o studiare i loro comportamenti e movimenti, sono stati trasformati da animali atavicamente diffidenti e lontani dall?uomo, abituati perciò a doversi procacciare cibo tra 1000 difficoltà in zone poco o quasi per nulla antropizzate, in una sorta di animali ?domestici? che ? alla pari di stambecchi, cervi, ecc.- si sono per così dire, abituati alla vicinanza dell?uomo, proprio in quanto vedono in lui non più un nemico o un essere di cui diffidare, bensì colui che porta loro il cibo. La conseguenza è che si sono talmente assuefatti alla presenza dell?uomo, da avvicinarsi pericolosamente a masi di montagna, strade e centri abitati, la qual cosa non fa certo piacere agli autoctoni, che magari hanno i figlioletti che giocano a nascondino tra gli alberi dietro casa.
Capisco bene che l?orso, come ogni altro animale, fugge al minimo rumore o ?odore? dell?uomo (e ne ha ben donde), ma se è vero che questi animali stanno via via perdendo così i loro istinti primitivi, che ne caratterizzano la razza, le loro reazioni potrebbero effettivamente diventare imprevedibili, e a quel punto imbattersi, ad esempio, in un?orsa coi piccoli non deve essere una bella esperienza, mi sembra di capire.
Ora, a parte qualcuno (il più delle volte, cacciatori o contadini in cerca di facili risarcimenti) che, spesso in malafede, attribuisce a questi animali chissà quali sciagure e distruzioni, magari per motivi assicurativi o similari (un po? come avviene per lupi, volpi, grandinate, ecc.), è pur vero che gli abitanti di questi paesi, che quasi sempre hanno masi e casolari nelle radure sopra il fondovalle, dove trascorrono l?estate con parenti, amici, bimbi, ecc., si sono trovati di fronte i plantigradi con una frequenza e una vicinanza, a loro dire, molto maggiore che non negli anni addietro, e hanno perciò associato questo problema alla situazione sopradescritta.
Ricordo che un'orsa, di quelle importate dalla slovenia, pochi anni fa, è persino entrata nella pizzeria spaghetti house di riva del garda

, per lo stupore dei commensali e la disperazione di vigili del fuoco, carabinieri, ecc. che l'hanno ricacciata nei boschi
Cari saluti e auguri per il tuo lavoro
biemme