MalgaRolle-Paneveggio s.348-349-376-337

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MalgaRolle-Paneveggio s.348-349-376-337

Messaggioda BBB » mar ago 23, 2005 16:56 pm

Per chi volesse fare un bel giro lontano dalle solite guglie e campanili, faccio un breve resoconto di questo tratto della catena Lagorai,
nello spirito del forum che è anche quello di raccontare per informare.
Tralascio il tratto dal parcheggio della malga Rolle ai laghetti del Colbricon,
che dura +/- mezz'ora senza correre, nel bosco e pressochè sul pari.
Dal rifugio Colbricon alla fine del giro abbiamo impiegato circa 7 ore,
rispettando i tempi dei cartelli, ma facendo alcune soste.
Il giro vero e proprio inizia al passo Colbricon (1908) verso l'omonima forcella, su per una salita piuttosto ripida.
Prima unpo' di terra, poi pietraie miste a prati fino alla forcella (2420),
in mezzo al Colbricon (2602) e alla secondo me spettacolare muragliona delimitata dalla cima Stradon (2328) + a nord e dal Colbricon Piccolo (2511)+ a sud.
La tappa successiva è la forcella Ceremana. Durante questo tratto, da segnalare c'è soltanto una scaletta verticale di ferro dell'altezza di circa 6 metri, assolutamente stabile. Segue un costante su e giù abbastanza fastidioso su pietraie "ballerine", che tendono a far affaticare eccessivamente la gamba a valle (dx).Si arriva al bivacco Aldo Moro all'incirca 4 ore dopo la partenza dai laghetti. Con magari la fortuna di essere scortati da un camoscio curioso e decisamente imprudente, nel caso fossimo stati cacciatori di frodo (ha offerto gentilmente il profilo a meno di 200 metri varie volte). Pranzato al bivacco, siamo scesi per il 376, segnato sulla cartina come sentiero vero e proprio (il 349 è una traccia a volte segnata). La discesa è piacevole fino all'inizio del bosco, da cui inizia un ripido sentiero a zigzag, che se percorso dopo la pioggia o condizioni atmosferiche della zona molto umide, risulta essere veramente il tratto più difficile, disseminato di sassi e radici bagnate, e per via anche del fatto che le gambe possono iniziare a sentire unpo' i km precedenti.
il 337 è una carreggiata-defaticante quasi piacevole, se non fosse che non vedi l'ora di andare a mangiare dei canederli al formaggio e burro fuso,
o della tosella alla piastra, o del prosciutto di cervo, dopo un piatto di Casonziei.
Dal bivacco al lago di paneveggio ci vogliono circa 3 ore, poco più.
Ovviamente a seconda della propria exp., tenuta fisica ecc. ecc.

E' una montagna per me molto atipica (attendo le bacchettate dei geologi) per la zona in cui si trova, che è stracolma di cattedrali dolomitiche. La parte nord è fatta di lastroni che scivolano giù a valle verso il travignolo, a sud sono pressochè strapiombanti.
Se doveste fermarvi una notte al bivacco, e durante la notte doveste uscire per pisciare (orinare), andate più verso la val di fiemme che non verso la val Zanca. :wink:
BBB
 
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Re: MalgaRolle-Paneveggio s.348-349-376-337

Messaggioda Il DonA » ven ago 26, 2005 14:29 pm

mi sento chiamato in causa... :D catena montuosa ancora molto selvaggia, dimenticatevi i sentieri modello "autostrada del sole" delle dolomiti! :wink:

grande, ottima scelta!
Carlo78 ha scritto:Per chi volesse fare un bel giro lontano dalle solite guglie e campanili, faccio un breve resoconto di questo tratto della catena Lagorai,
nello spirito del forum che è anche quello di raccontare per informare.
Tralascio il tratto dal parcheggio della malga Rolle ai laghetti del Colbricon,
che dura +/- mezz'ora senza correre, nel bosco e pressochè sul pari.
Dal rifugio Colbricon alla fine del giro abbiamo impiegato circa 7 ore,
rispettando i tempi dei cartelli, ma facendo alcune soste.
Il giro vero e proprio inizia al passo Colbricon (1908) verso l'omonima forcella, su per una salita piuttosto ripida.
Prima unpo' di terra, poi pietraie miste a prati fino alla forcella (2420),
in mezzo al Colbricon (2602) e alla secondo me spettacolare muragliona delimitata dalla cima Stradon (2328) + a nord e dal Colbricon Piccolo (2511)+ a sud.
eccola!

La tappa successiva è la forcella Ceremana. Durante questo tratto, da segnalare c'è soltanto una scaletta verticale di ferro dell'altezza di circa 6 metri, assolutamente stabile.
...con lo zaino da 28 kg si fa sentire...quel fondoschiena non è il mio!
Segue un costante su e giù abbastanza fastidioso su pietraie "ballerine", che tendono a far affaticare eccessivamente la gamba a valle (dx).
assolutamente.A fine giornata il porfido vi manda il conto...

Si arriva al bivacco Aldo Moro all'incirca 4 ore dopo la partenza dai laghetti. Con magari la fortuna di essere scortati da un camoscio curioso e decisamente imprudente, nel caso fossimo stati cacciatori di frodo (ha offerto gentilmente il profilo a meno di 200 metri varie volte).
ne abbiamo contati 31 fino all'Aldo Moro!
Pranzato al bivacco, siamo scesi per il 376, segnato sulla cartina come sentiero vero e proprio (il 349 è una traccia a volte segnata). La discesa è piacevole fino all'inizio del bosco, da cui inizia un ripido sentiero a zigzag, che se percorso dopo la pioggia o condizioni atmosferiche della zona molto umide, risulta essere veramente il tratto più difficile, disseminato di sassi e radici bagnate, e per via anche del fatto che le gambe possono iniziare a sentire unpo' i km precedenti.
il 337 è una carreggiata-defaticante quasi piacevole, se non fosse che non vedi l'ora di andare a mangiare dei canederli al formaggio e burro fuso,
o della tosella alla piastra, o del prosciutto di cervo, dopo un piatto di Casonziei.
Dal bivacco al lago di paneveggio ci vogliono circa 3 ore, poco più.
Ovviamente a seconda della propria exp., tenuta fisica ecc. ecc.

E' una montagna per me molto atipica (attendo le bacchettate dei geologi) per la zona in cui si trova, che è stracolma di cattedrali dolomitiche.
Giusto!I Lagorai sono fatti di porfido, la roccia è tipo un centinaio di milioni di anni più vecchia delle dolomiti, infatti i lagorai si "inabissano" sotto le dolomiti (fa da "fondamenta") e questo basamento porfirico sbuca nuovamente a nord, in altoadige.Spero di ricordarmi giusto...è dal liceo che mi ricordo ste robe :?
La parte nord è fatta di lastroni che scivolano giù a valle verso il travignolo, a sud sono pressochè strapiombanti.
Se doveste fermarvi una notte al bivacco, e durante la notte doveste uscire per pisciare (orinare), andate più verso la val di fiemme che non verso la val Zanca. :wink:
:mrgreen:

le foto sono tratte dalla Translagorai che io e amici abbiamo fatto nel 2003...la consiglio a tutti!si parte dal Rolle e si arriva fino in Panarotta...noi ci abbiamo messo 3giorni e mezzo (Rolle-rif Cauriol, Cauriol-pso.Manghen,Manghen-rif.Sette Selle, rif.Sette Selle-Panarotta)(la sosta al rif. Sette Selle a base di grappe si è fatta sentire... :mrgreen: );cmq è meglio farla con più calma!
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Messaggioda profpivo » sab ago 27, 2005 13:19 pm

Io ho fatto nel '97 dal Rolle al Cauriol e poi scendendo verso Caoria in tre giorni, è stato il mio primo trekking di più di un giorno, un'esperienza indimenticabile.
Il paesaggio dei lagorai è veramente unico, non si trova in nessuna altra zona dolomitica, si cammina proprio in mezzo a blocchi di pietra orientati solo dai segnavia almeno fino al Bivacco Paolo e Nicola, poi il paesaggio si addolcisce.
Incredibile poi dormire al Bivacco Aldo Moro tra il fulmini, i tuoni e la grandine con le lamiere del bivacco che si scuotevano nella bufera!

Complimenti a "il Dona", come hai fatto a fare dal Rolle al Cauriol in un solo giorno 8O ? Mi sembra davvero un'impresa, soprattutto considerando lo zaino carico visto che saranno almeno 12 ore di cammino.
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Re: MalgaRolle-Paneveggio s.348-349-376-337

Messaggioda BBB » sab ago 27, 2005 13:30 pm

Il DonA ha scritto:noi ci abbiamo messo 3giorni e mezzo (Rolle-rif Cauriol, Cauriol-pso.Manghen,Manghen-rif.Sette Selle, rif.Sette Selle-Panarotta)


zioccàn! C'avete le ali ai piedi, o siete dei quadrupedi? 8O
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