Date le condizioni meteo avrei voluto andare al rifugio F.lli Calvi, ma la mia ragazza non se l'è sentita temendo di trovare troppa neve e quindi di trovarsi sotto il tiro di qualche valanga (nonostante avessi chiamato il gestore per sapere le condizioni di neve e sentiero e questi mi avesse rassicurato che era tutto perfettamente a posto e sicuro, al massimo sarebbero servite le ghette), quindi abbiamo puntato verso Pizzino in Val Taleggio per andare al rifugio Gherardi (con l'opzione di andare al Cazzaniga e al Nicola ai Piani d'Artavaggio), sebbene io non fossi particolarmente entusiasta.

Parcheggiata la macchina a Quindicina, alle 10 iniziamo finalmente a camminare, il sentiero è molto semplice e non molto ripido e mi viene da pensare che sarebbe un'ottima gita invernale da fare d'inverno con la neve. Arriviamo al Gherardi, dopo un'ora scarsa nonostante un pò di soste per le foto. Perfetto, capiamo che siamo "in forma"

E' stata una scelta non condivisa da quasi tutti gli altri escursionisti della zona che invece preferivano passare per il sentiero "basso"

Dopo aver pranzato e riposato al Cazzaniga Merlini (esternamente più bello del Nicola ma per gli interni il verdetto si ribalta) siamo tornati a Quindicina facendo il sentiero "basso" per tornare al Gherardi. Questo sentiero, oltre a sembrarmi più lungo, mi ha dato anche molta meno soddisfazione per quanto riguarda il panorama, complice anche la foschia che ci ha accompgnato per tutto il giorno e che non ci ha permesso di gustarci completamente la bella vista sul Resegone e Grigne (e Pizzo Tre Signori) ancora ben carichi di Neve.
In sostanza è stata una "merenderata" che, tutto compreso (soste per foto e pranzo), ci ha regalato 7 bellissime ore in mezzo alla natura e alla neve. Peccato solo, come ho già detto, per la foschia che limitava la visuale verso le montagne più lontane.
A giorni metterò come al solito un pò di foto sul mio sito