climbalone ha scritto:Drugo Lebowsky ha scritto:pietà....
anzi
mandateci su il climbalone che vi fa un resoconto gipiessato di ogni singolo passaggio
Andato oggi, in compagnia, era una salita che mi ero prefisso già da tempo. Ho invitato falco, che però non poteva, peccato. Abbiamo seguito la relazione dal libro di Scalet, che più o meno dice così: "andare là, salire su". E' più che sufficiente perché la via di salita è molto ovvia, con evidenti tracce di passaggio, costellata di ometti e segni rossi. Io i segni rossi li vedo poco, per via che son daltonico, ma gli ometti possono esere comodi in caso di nebbia, che come dice il rifugista, sale sempre su dall'"agordino". Oggi avevo con me il vecchio telefonino, privo di GPS. Sorry.
Direi che l'unica parte da arrampicare sono due tratti di 20-30 m nella parte iniziale, che mi paiono di II grado con passi di III, non esposti. Al ritorno, un paio di chiodoni inox cementati nuovi di pacca permettono di evitare la de-arrampicata sui due tratti in questione, scendendo con comode doppie (più che sufficiente una mezza corda).
Il resto è sentiero con occasionali facili roccette. Ci ho portato un amico che arrampichicchia e si è divertito molto. La cima è bella e panoramica. Si può fare senza scapicollarsi in circa 5 ore dal rifugio treviso e ritorno.
Entro sera conto di caricare le foto nel mio album fotografico:
http://www.climbalone.it/album.html?year=2011
Buone escursioni!
Ma scusa: sei andato fin là e questo solo sai dire?
Ma che caspita di esplorazione hai fatto?
E la variante Bed? non ne parli?
