Questo è uno di questi, il Monte Nerone; la sua cima non merita neanche di essere raggiunta,( è recintata, con all'interno una miriade di ripetitori radiotelevisivi della RAI ) 200 m sotto un rifugio( direi più ristorante) raggiungibile in auto con parcheggio annesso, dove la domenica le varie comitive che lo raggiungono per onorare nostro Signore a suon di tagliatelle, polenta e grigliate, se ne fottono beatamente arrivando davanti alla sua porta parcheggiando sui prati pur di non fare 100m a piedi.
Insomma, sembra una montagna da evitare.
Però, per chi ne avesse voglia, il suo versante nord riserva delle belle sorprese.
Basta prendere una cartina escursionistica e ci si accorge che di sentieri per passare una giornata ce ne sono abbastanza.
è un pò che ho voglia di andare a camminare e allora, in attesa di mete più ambiziose e complice la voglia di andare a vedere una via alla Balza Forata, decido che è giunto il momento di andare al Nerone.
La meta questa volta non è la cima ma, il sentiero in se, la via, per dirla alpinisticamente.
Con me tre compagni d'avventura, i miei figli e il fidanzato della mia bambina.
Il sentiero parte nei pressi della fontana della chiesa di S. Maria in val d'Abisso, prima di Piobbico venendo da Acqualagna.
Imboccando il sentiero dopo appena 10' si arriva al "Mulinaccio", antico mulino medievale, attraversato il torrente si sale a dx dove poco più in alto si scorgono i resti dei "Muracci", antica residenza dei Brancaleone.
Superato il " Mulinaccio" dopo circa 1ora di cammino si arriva alla vecchia cava di travertino, dove, superato ancora il torrente si inizioa a salire sui tornanti della vecchia strada di servizio fino ad arrivare alla sua fine.
Qui bisogna scendere a sx su sentiero un pò scomodo fino ad arrivare alle opere idrauliche dove viena captata l'acqua per S. Maria.
Superarle e salire sul muro di contenimento dalla parte opposta, percorrerlo sino a riprendere il sentiero che salendo tra gli alberi e poi su ghiaioni arriva fino al caratteristico foro che da il nome alla balza, " Balza forata" per l'appunto, luogo panoramico da non perdere.
Tornando verso il sentiero dalla Balza Forata prendere a sx per ghiaione fino ad ad un bivio con tabella e andare a dx per rif. Corsini, da quì il sentiero costeggia le belle pareti di calcare, tra faggi e grotte naturali delle quali la zona è ricca.
Dopo buona salita si arriva ad un punto aperto dove uscendo brevemente dal sentiero si apre il panorama con il percorso fatto.
Ritornando al sentiero seguirlo sino alla fine del vallone che è stato risalito e, superato un breve fossatello salire sui prati sommitali in vista del rif. Corsini.
Dal rifugio è possibile salire alla cima passando sotto i piloni della seggiovia. cosa che noi non abbiamo fatto.
Discesa per lo stesso itinerario.
Dati tecnici
Quota partenza 379 m
Quota arrivo 1350 m
Dislivello 1000 m ca
Tempo impiegato 3:20'
NOTE: A parte i cartelli la segnaletica è un pò confusa
quadrati rossi all'inizio, poi bianchi provenienti dalla variante 1A del sentiero 1.
Nella parte dopo la captazione dell'acqua diventano a strisce rosse con al centro un bollo blù.
Nel complesso una bella escursione da consigliare tra boschi, torrenti e pareti che meriterebbero una visitina

Imbocco del sentiero

Il "Mulinaccio"

Dopo l'attraversamento del torrente

Primi contrafforti della Balza Forata dalla vecchia cava di travertino

tratto della vecchia strada di servizio

lo spigolo della Balza Forata

traverso dopo le opere idrauliche

Balza Forata o Foro della Madonna



tornando verso il sentiero

verso sx dopo la Balza

la natura

panorama a ritroso

prati sommitali e rifugio


relax

E per finire non potevano mancare due tiri al Fosso


la mia bambina

finalmente l'ho convinta a mettere le scarpette

se no non la riportavo a casa

