da bummi » lun mar 20, 2006 12:43 pm
da Kluge » lun mar 20, 2006 13:05 pm
da .:eZy:. » lun mar 20, 2006 13:07 pm
da mamo » lun mar 20, 2006 13:24 pm
.:eZy:. ha scritto:pertinente osservazione .... infatti in Over the top, dopo discussione tra gli utenti, il form dei contributi è stato modificato:
http://www.thetop.it/index.php?page=form_ski
da Buzz » lun mar 20, 2006 13:34 pm
Kluge ha scritto:Bravo Bummi,
Quindi condividiamo lo stesso pensiero.
Quando vedo quelle valutazioni, soprattutto quando leggo "pericolo 2 (teorico)", mi chiedo se chi scrive si renda conto che per valutare numericamente il pericolo valanghe occorrono un gran mole di dati, e che quelle valutazioni certo non si possono riferire ad un singolo itinerario (a meno di effettuare una serie di rilevazioni lungo l'itinerario stesso.
Sarebbe molto piu' utile limitarsi alle osservazioni dello stato del manto nevoso ed eventuali fenomeni valanghivi osservabili nei dintorni, perche' evidentemente una valutazione cosi' approssimativa potrebbe anche trarre in inganno chi legge e' non conosce la definizione di pericolo moderato (2):
Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee.
Quindi se non mi indichi i pendii e soprattutto se si afferma che e' teorico, che me ne faccio di questa "valutazione" (fatta a occhio, peraltro)?
da bummi » lun mar 20, 2006 15:37 pm
Buzz ha scritto:scrivendo la relazione della salita fatta sabato
http://www.forum.planetmountain.com/php ... 8&start=80
in effetti ho cercato di dare informazioni in quest'ottica
tuttavia non è mica facile...
non è che il problema in fondo sia questo?
da Trasudo Pulver » lun mar 20, 2006 17:04 pm
bummi ha scritto:Nelle relazioni delle gite di scialpinismo che trovo su Over The Top (ma anche su altri database) leggo spesso valutazioni sul rischio valanghe che si limitano semplicemente al numero (es. rischio 2 o 3) senza alcune descrizione specifica.
Secondo me sono valutazioni che aiutano poco a comprendere la situazione reale che si riscontra sul terreno. Una valutazione simile può essere utile e indicativa quando occorre fare un bollettino che per ovvi motivi copre ampie zone, ma quando ci si riferisce ad una gita non sarebbe meglio fare una descrizione dettagliata dei pendii e della neve che si sono percorsi?
Cosa ne pensate?
bummi
da Kluge » lun mar 20, 2006 17:40 pm
bummi ha scritto:Buzz ha scritto:scrivendo la relazione della salita fatta sabato
http://www.forum.planetmountain.com/php ... 8&start=80
in effetti ho cercato di dare informazioni in quest'ottica tuttavia non è mica facile...
non è che il problema in fondo sia questo?
Buzz il vero problema secondo me è che si usa poco l'italiano e si cerca di sostituirlo con numeri improbabili sparati a caso senza nemmeno sapere cosa signfichino in realtà.
da mamo » lun mar 20, 2006 17:51 pm
da marinoroma » lun mar 20, 2006 18:07 pm
Trasudo Pulver ha scritto:
Sante parole.
.... anche perchè mi piacerebbe sapere in base a quali valutazioni tecniche (????) lo scialpinista "medio" esprima il proprio parere:
non si è staccato nulla = pericolo 1
sono passato su un lastrone ed è venuto giù = pericolo 3
ho visto un distacco spontaneo = pericolo 5
??????
mah?
a poi
da Trasudo Pulver » lun mar 20, 2006 18:51 pm
marinoroma ha scritto:
leggendo da anni skirando conosco abbastanza lo stile di chi mette le sue uscite. Ci sono dei veri e propri nivologhi che trattano con precisione e senso critico la morfologia dei diversi pendii incontrati e altri che usano il sistema che dici tu con le varianti 2 e 4 per addolcire ....
io non penso proprio di essere un nivologo e cerco quindi di limitarmi ad essere il + descrittivo possibile, eppure alla fine "rischio contenuto" "rischio basso" rischio della madonna" a volte ce lo scrivo, pur essendo consapevole di scrivere una forzatura.
ci vuole chiaramente molto senso critico nel leggere, mai prendere per oro colato e confrontare diversi contributi
-) scostamenti troppo grossi, qualcosa non quadra
-) tutti d'accordo, con molta probabilità hanno visto giusto
.... e soprattutto vedere di persona sul posto con ancora piu' senso critico che da casa
da andreag » lun mar 20, 2006 19:05 pm
bummi ha scritto:C'è gente che inserisce i racconti delle proprie vacanze scialpinistiche in Caucaso o sull'Atlante!
bummi
da bummi » lun mar 20, 2006 19:09 pm
mamo ha scritto:Okkei d'accordo con tutti , ma voi come programmate la gita ?
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Se non avete info dettagliate sull'itinerario da percorrere non vi muovete ?
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O vi basate sui dati teorici che vengono forniti dai bollettini valanghe ?
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Perchè anche le precise informazioni in forma di testo fornite dai vari Enti preposti alla compilazione dei bollettini , non si riferiscono al particolare pendio che si incontrerà , ma ad una teorica zona +o- estesa .
Secondo me il dato numerico è fondamentale , per impostare il programma , poi altrettanto fondamentale è l'andare a cacciarci il naso x capire come sono le condizioni e , nel caso , fare dietro front e tornare sui propri passi .
ciao mamo
da Kluge » lun mar 20, 2006 19:16 pm
mamo ha scritto:Okkei d'accordo con tutti, ma voi come programmate la gita ?
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Se non avete info dettagliate sull'itinerario da percorrere non vi muovete ?
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O vi basate sui dati teorici che vengono forniti dai bollettini valanghe ?
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Perchè anche le precise informazioni in forma di testo fornite dai vari Enti preposti alla compilazione dei bollettini , non si riferiscono al particolare pendio che si incontrerà , ma ad una teorica zona +o- estesa .
Secondo me il dato numerico è fondamentale , per impostare il programma , poi altrettanto fondamentale è l'andare a cacciarci il naso x capire come sono le condizioni e , nel caso , fare dietro front e tornare sui propri passi .
da mamo » lun mar 20, 2006 19:39 pm
Kluge ha scritto:mamo ha scritto:Okkei d'accordo con tutti, ma voi come programmate la gita ?
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Se non avete info dettagliate sull'itinerario da percorrere non vi muovete ?
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O vi basate sui dati teorici che vengono forniti dai bollettini valanghe ?
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Perchè anche le precise informazioni in forma di testo fornite dai vari Enti preposti alla compilazione dei bollettini , non si riferiscono al particolare pendio che si incontrerà , ma ad una teorica zona +o- estesa .
Secondo me il dato numerico è fondamentale , per impostare il programma , poi altrettanto fondamentale è l'andare a cacciarci il naso x capire come sono le condizioni e , nel caso , fare dietro front e tornare sui propri passi .
C'e' un equivoco, qui si discuteva delle valutazioni occhiometriche che vengono espresse in termini numerici (tipici dei bollettini niveometeo, che invece si basano su raccolta ed interpretazione di dati) e riferite a singoli itinerari, quelle che a volte trovi su Over the Top o Skirando.
Se tu per programmare una gita ti basi su quelle, auguri...![]()
I bollettini niveometeo sono un'altra cosa, a parte quello del meteomont per l'Appennino centrale che purtroppo e' spesso troppo approssimativo.
da dademaz » lun mar 20, 2006 21:56 pm
da Kluge » mar mar 21, 2006 11:59 am
dademaz ha scritto:mi associo a mamo.
x programmare una gita si parte dal bollettino, poi ti guardi la tua bella cartina, e poi se tutto quadra vai a farci un giro....stando bene attento alla situazione reale.
le relazioni delle gite in internet io non le leggo certo x sapere il pericolo.
da mamo » mar mar 21, 2006 12:25 pm
Kluge ha scritto:dademaz ha scritto:mi associo a mamo.
x programmare una gita si parte dal bollettino, poi ti guardi la tua bella cartina, e poi se tutto quadra vai a farci un giro....stando bene attento alla situazione reale.
le relazioni delle gite in internet io non le leggo certo x sapere il pericolo.
Appunto, TU non le leggi in quell'ottica e fai bene (IMHO), visto che le valutazioni numeriche, se non vengono da bollettini niveometeo dove (dovrebbero) essere comunque accompagnate da una serie di informazioni che le completano, sono del tutto prive di senso.
Ma allora perche' metterle? Non e' meglio limitarsi ad indicare nelle relazioni su internet il tipo di neve incontrata, le cornici osservate, il vento piu' o meno forte, e cosi' via piuttosto che limitarsi a scrivere "pericolo 2 (teorico)"?
Perche' di questo si discuteva, mica di come ci progammiamo le gite.
da Kluge » mar mar 21, 2006 12:38 pm
mamo ha scritto:Kluge ha scritto:Ma allora perche' metterle? Non e' meglio limitarsi ad indicare nelle relazioni su internet il tipo di neve incontrata, le cornici osservate, il vento piu' o meno forte, e cosi' via piuttosto che limitarsi a scrivere "pericolo 2 (teorico)"?
Perche' di questo si discuteva, mica di come ci progammiamo le gite.
...
Quindi, morale, mi sembra che: sia il dato numerico scarno che quello testuale tecnico-descrittivo presi da soli , in se , non danno l' informazione sufficiente per avere un margine così ampio di sicurezza tale da eliminare la conoscenza empirica del pericolo.
E quindi l'approccio alla lettura del grado di pericolo ( sia che si tratti di un dato numerico , che di un dato tecnico/descrittivo ) non deve mai essere un approccio di pura e smisurata fiducia , ma critico e deve in ogni caso confrontarsi con la lettura delle informazioni che il luogo ti fornisce .
da mamo » mar mar 21, 2006 12:48 pm
Kluge ha scritto:mamo ha scritto:Kluge ha scritto:Ma allora perche' metterle? Non e' meglio limitarsi ad indicare nelle relazioni su internet il tipo di neve incontrata, le cornici osservate, il vento piu' o meno forte, e cosi' via piuttosto che limitarsi a scrivere "pericolo 2 (teorico)"?
Perche' di questo si discuteva, mica di come ci progammiamo le gite.
...
Quindi, morale, mi sembra che: sia il dato numerico scarno che quello testuale tecnico-descrittivo presi da soli , in se , non danno l' informazione sufficiente per avere un margine così ampio di sicurezza tale da eliminare la conoscenza empirica del pericolo.
E quindi l'approccio alla lettura del grado di pericolo ( sia che si tratti di un dato numerico , che di un dato tecnico/descrittivo ) non deve mai essere un approccio di pura e smisurata fiducia , ma critico e deve in ogni caso confrontarsi con la lettura delle informazioni che il luogo ti fornisce .
Continiamo a non capirci.
Io non discuto l'approccio di chi LEGGE le relazioni su internet, su quello sono daccordo con te, tranne che per il fatto che io e te magari abbiamo i mezzi per esercitare un approccio critico, qualcun'altro potrebbe avere piu' difficolta'...
Io discuto l'approccio di chi SCRIVE quelle relazioni e pensa di fornire indicazioni utili limitandosi a scrivere quel maledetto numeretto (su che basi poi?).
E' chiaro cosi'?
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