Dopo averne sentito parlare a lungo eravamo curiosi di provare i fuoripista del Tonale ma nessuno dei due aveva idea degli attacchi. Soprattutto nessuno ci aveva detto che per il cantiere si doveva andare in cima al ghiacciaio prendendo anche le ancore ma la fortuna verso le 3 del pomeriggio girò dalla nostra parte: alla partenza degli ovetti incontriamo e conosciamo due ragazzi davvero simpatici e disponibili che ci invitano ad andare con loro e così facciamo. Non sapevamo cosa aspettarci ma la voglia era tale da non farci troppe domande. Una volta in cima al tonale e dopo le prime curve, fuari dalle ancora alla sinistra ci si apre la valletta del cantiere: per noi che era la prima volta poco importava che la neve non fosse appena caduta, era il paradiso. E cosi dietro ai nuovi amici ci buttammo giù tracciando nuove linee dove si poteva: orgasmo puro!! Purtroppo la giornata era finita ma tornammo a casa felici riproponendoci all?indomani di rifarlo. Il giorno dopo andiamo a piazzare la nostra macchina al parcheggio sotto il tonale dove si arriva dal cantiere e chi incontriamo? Due dei ragazzi del giorno prima Alessandro e la sua ragazza (scusa ma non ricordo il nome) che ci invitano a fare la sgualdrina. Accettiamo al volo!! Si parte. Essendo già tardi visto che sia io che Cresta abbiamo passato la mattina a fare i papà, scrocchiamo due skipass e saliamo. Una volta fuori dalle ancore di nuovo si scende sulla sinistra sorpassando il colletto del cantiere e ci si butta giù per un tratto parallelamente alla pista prima di svoltare sulla destra sotto a delle evidenti rocce. Ed è di nuovo orgasmo. Ma non sapevamo che il tratto successivo, leggermente meno ripido del primo era ancora più bello. E giù avanti fino a ricollegarsi alle evidenti tracce che portano alla galleria e poi al boschetto finale. Una volta giù ripartiamo tutti nella twingo gialla del cresta con tettuccio aperto e tavole in piedi fuori fino al passo. Un rapido sguardo al canalino del diavolo e ce ne andiamo. Sono bastate due discese per stamparci il sorriso ebete del bambino felice in faccia e ancora oggi quando lo racconto mi si stampa lo stesso sorriso.
APPENA RIESCO POSTO LE FOTO.