Fra poco vi racconterò, come al solito a modo mio, questo strampalato fine settimana e capire ben presto il perché di questi miei pensieri, quei pensieri che mi fanno affermare con certezza ancora una volta ?la montagna è così?prendere o lasciare, ed io l?adoro proprio così com?è??..sì?.anche quando la sera ti accoglie fra le sue braccia ghermendoti con il più suadente dei tramonti, per poi respingerti il mattino seguente coprendosi di nubi iraconde e piangendo lacrime di coccodrillo,??. anche quando ti spinge a compiere sforzi sfiancanti attirandoti con la promessa del candore delle sue nevi, salvo poi darti il benservito ripagandoti con il latteo offuscamento della nebbia che tutto occulta e rende irraggiungibile, compresa la tua meta,??.anche quando cambia idea ancor più velocemente della più indecisa delle fanciulle, decidendo infine che non è giornata, che oggi non gradisce ricevere visite???
Non penso sia masochismo, penso solo si tratti di un forte e motivato amore per questo affascinante mondo che è la montagna, un mondo dal quale, comunque vada, non capita mai di tornare a casa a ?mani vuote?, ma che, al contrario, ti regala ogni volta che ti ci avventuri un carico di esperienze che già dal sole valgono appieno il cammino e la fatiche che lei, la montagna, ti ha chiesto in cambio.
Ed è esattamente quello che è successo durante questo bizzarro fine settimana in cui, come anticipavo, la ?spedisssssione? Cvigna/Michelazzi ha avuto un esito come dire???.burlesco e al contempo, tanto, tanto divertente.
Dunque cominciamo??
Sabato, ore 18,30, dopo varie vicissitudini il duo si appresta serenamente alla partenza??.ma la Gendarmerie è in agguato e si lancia subito all?inseguimento del Michelazzi e del suo ?carico sospetto???..per fortuna che il nostro cavallo pazzo mastica bene il tedesco?..i due ci prendono in simpatia e ci danno le prime, entusiasmanti dritte sul percorso di pareti che intendiamo affrontare l?indomani???ehm??non c?è che dire di buon auspico?.la parete nelle migliori condizioni, quella col ghiaccio migliore, è esattamente l?ultima di quelle che ci attendono, mentre la prima, il mostro di 600 metri, presenta ancora dei decisi accumuli di neve??come inizio??non c?è male?..vabbeh tiriamo dritto che prima di tutto dobbiamo arrivare al bivacco almeno prima che faccia buio???
??.poco dopo il bivio dove abbiamo optato per il sentiero che si sviluppa sul crinale destro della montagna?.proseguiamo allegramente e agilmente per il ?bel sentiero???.esssì?..non c?è che dire?.proprio un bel sentiero??..
??.dunque, un bel sentiero si diceva?.bello sì??finchè è durato??.finchè cioè non è sparito trasformandosi in un tutt?uno indistinto e mooooolto inclinato di sterpi e ramaglie varie dove i nostri prodi, facilitati dai due zainetti agili e leggeri che portavano sulle spalle, hanno perso una buona ora e mezza di luce per disincagliarsi e raggiungere il percorso sul greto del fiume ??ma??ripensandoci deve esserci stato qualche folletto dispettoso che ha scambiato la direzione dei cartelli in corrispondenza del sopraccitato bivio??.già altrimenti non si spiega perché, appena al di là del fiume, correva una comodissima mulattiera che in un batter d?occhio ci avrebbe portato direttamente sotto alla rampa finale che conduceva al bivacco ufficiale??..e invece, ravana e ravana sono arrivate presto le 9 di sera e con esse il buio e la stanchezza??e questa è la storia (e le immagini) del nostro bivacco non ufficiale??..decidiamo di accamparci qui?.non manca molto all?attacco del catino nevoso e rispetto al ?bivacco ufficiale? ci eviterà di salire e scendere la rampa della morena??.così ci convinciamo?..
?..ecco il prode Michelazzi che seleziona accuratamente le assi con cui rendere confortevole il pavimento sterrato del nostro lussuoso rifugio??
??ed ecco finalmente i nostri prodi che si godono una gustosa cenetta prima di abbandonarsi fra le dolci braccia di Morfeo??
?.la mattina sveglia ore 4.00, colazione con calma e poi partenza con le prime luci dell?alba??.ci affrettiamo nella speranza e nell?illusione di poter attaccare la prima bellissima parete che ancora si staglia imponente davanti a noi, mentre piano, piano il cielo si ricopre di nuvole che si fanno sempre più basse e minacciose??..ed eccoci qui, ore 6.20??..porcaccia la miseriaccia?.piove?.il mio faccino deluso la dice lunga??..Stefano, dall?alto della sua esperienza, sembra già prenderla con più filosofia??.
alla fine si decide di non perdere la giornata e di scendere a Trento per arrampicare in zona, anche se fino all?ultimo teniamo d?occhio il cielo nella speranza di poter approfittare di un cambio di tempo repentino e riuscire a fare almeno l?ultima parete nord salendo dall?altro versante una volta ritornati al parcheggio in basso??..
??..ma una volta raggiunto il parcheggio?..il tempo non lascia scampo??.ci consoliamo mangiucchiando qualcosa e scherzando un po? con gli autoscatti e poi partiamo alla volta di Trento??..ma sì dai?.che in fondo ho anche un sacco di voglia di arrampicare??.
??e invece, la sorte beffarda ci tradisce ancora??appena dopo il confine, restiamo bloccati in colonna a causa del Giro d?Italia??alla notizia che la strada sarebbe stata aperta solo un ora e mezza più tardi??.in un lampo la decisione di girare i tacchi e di andare alla ricerca di un bel prato dove prendere il sole. Ed eccoci qui, ecco come è terminata la nostra spedizione fra i ghiacci??..insomma mica male, ce la siamo cavata alla grande??..è sempre una gran cosa stare distesi in un prato a godersi la calda carezza del sole rimirando di fronte a sé la maestosità dell?Ortles, del Monte Zebrù e del Gran Zebrù e pensare che quel serpentone di auto arroventate è la trappola lontana di privi di passione.......
Per chiudere ecco la nostra meta come si mostrava la sera del nostro arrivo......torneremo presto........