Sci/snow estremo

Sci fuori pista, snowboard, scialpinismo

Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 9:51 am

teocalca ha scritto:la differenza tra ripido ed estremo c'è ed è parecchia per ovvi motivi...


A me ste frasi me fanno morì :lol: ;-)

teocalca ha scritto:Uno degli ultimi balzi in avanti è stata la discesa del couloir Gervasutti al Tacul con velocità e curvoni ampi da parte di due big di cui ora nn ricordo il nome...condizioni praticamente impossibili da ritrovare
Personalmente ho fatto solo qualche discesa di ripido in zona Bianco...e la grossa differenza è stata non tanto dal grado di pendenza, dato che in entrambi i casi siamo sopra ai 40-45 gradi, ma dalle condizioni che magari trovavi completamente stravolte a metà, dal fatto poi che sotto alle lamine cambia avere un ghiacciaio con seracchi ecc oppure canali come ne puoi trovare in giro...
personalmente poi amo molto più i curvoni alla curva saltata...
e di gente che scia sul dritto senza essere sulle riviste ce n'è parecchia...
good turns
ciauz


Infatti ti contraddici subito: perchè chi ha fatto quella discesa a curvoni, ovviamente, pur essendo un big, deve averla trovata molto meno "estrema" del normale... infatti parli di condizioni impossibili da ritrovare.

Allora dove stanno gli ovvi motivi della differenza tra il ripido e l'estremo? :wink:



fedeneg ha scritto:I primi 4 livelli sono a loro volta suddivisi in 3 sottolivelli (es. 4.1, 4.2, 4.3).
Il livello 5 è teoricamente aperto, e per ora il 5.5 è stato dato a pochissimi itinerari.
Ciao!


Molto ragionevole :-)

Ecco, questo è un modo intelligente per cercare di descrivere un itinerario indipendentmente dalle condizioni e dalla percezione soggettiva, invece che la divisione rozza e impossibile tra estremo e ripido che farà eternamente accapigliare tutti quanti riguardo ad un'ampia fascia di itinerari di "frontiera" :wink:
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Messaggioda andreag » gio gen 26, 2006 10:22 am

germana ha scritto:Ecco, questo è un modo intelligente per cercare di descrivere un itinerario indipendentmente dalle condizioni e dalla percezione soggettiva, invece che la divisione rozza e impossibile tra estremo e ripido che farà eternamente accapigliare tutti quanti riguardo ad un'ampia fascia di itinerari di "frontiera" :wink:


Mi sono letto solo adesso tutto il topic, un po' in fretta, ma posso dire che mi sento di condividere in tutto l'impostazione e le considerazioni di germana!!!!

si vede che parla qualcuno che sa di cosa si sta parlando....

:wink: :wink: :wink:

se posso aggiungere, brevemente, una mia considerazione, visto che il confine tra ripido ed estremo è effettivamente labile e difficile da definire, e si sposta in continuazione con l'aumento delle persone che sciano su certe pendenze, io riserverei la dizione "estreme" aquelle discese su cui solo poche persone si possono avventurare con la ragionevole sicurezza di uscirne intere, mentre parlerei di "ripido" per quelle che possono essere affrontate da una discreta massa di praticanti la disciplina.....
Per dire, l'Holzer in Pordoi era considerato fino a quindici anni fa una discesa estrema (Valeruz lo mostra ancora in foto nelle sue serate, ma usa foto con la pendenza un poi' "taroccata"...) oggi è una discesa ripetuta da decine di persone ad ogni inverno....

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Messaggioda teocalca » gio gen 26, 2006 10:24 am

cara Germana non hai proprio capito nulla...
non sarò un cicerone quando mi esprimo ma non venirmi a dire che non c'è differenza tra i due...
a prescindere dalle condizioni (soggettive) che ci trovi perchè come tu ben saprai più che tecnica è richiesta un'ottima valutazione...non mi puoi venire a dire che una discesa nel massiccio del bianco, del rosa ecc a partire dai 45-50 gradi appartenga alla stessa famiglia di qualche canale in dolomiti, oppure del gran sasso senza nulla togliere a questi posti...
ovvio che sei sempre sul dritto però cambia l'ingaggio, la possibilità di errore e via dicendo...
fanne un paio e poi penso cambierai idea...
il ripido è un gradino prima dell'estremo...
poi se non sei capace di valutare le condizioni e un ripido diventa un estremo...
beh...'azz tuoi...
ciauz
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Messaggioda Luke73 » gio gen 26, 2006 10:29 am

andreag ha scritto:
se posso aggiungere, brevemente, una mia considerazione, visto che il confine tra ripido ed estremo è effettivamente labile e difficile da definire, e si sposta in continuazione con l'aumento delle persone che sciano su certe pendenze, io riserverei la dizione "estreme" aquelle discese su cui solo poche persone si possono avventurare con la ragionevole sicurezza di uscirne intere, mentre parlerei di "ripido" per quelle che possono essere affrontate da una discreta massa di praticanti la disciplina.....


Condivido in pieno :wink:
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Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 10:40 am

teocalca ha scritto:cara Germana non hai proprio capito nulla...
non sarò un cicerone quando mi esprimo ma non venirmi a dire che non c'è differenza tra i due...
a prescindere dalle condizioni (soggettive) che ci trovi perchè come tu ben saprai più che tecnica è richiesta un'ottima valutazione...non mi puoi venire a dire che una discesa nel massiccio del bianco, del rosa ecc a partire dai 45-50 gradi appartenga alla stessa famiglia di qualche canale in dolomiti, oppure del gran sasso senza nulla togliere a questi posti...
ovvio che sei sempre sul dritto però cambia l'ingaggio, la possibilità di errore e via dicendo...
fanne un paio e poi penso cambierai idea...
il ripido è un gradino prima dell'estremo...
poi se non sei capace di valutare le condizioni e un ripido diventa un estremo...
beh...'azz tuoi...
ciauz


Beh, con questo modo di ragionare, l'estremo sta solo in Himalaya... perchè non puoi evidentemente paragonare una discesa al M.Bianco, che ormai è diventato una specie di circo dei divertimenti, ad una da una cima di un 8000... decisamente un altro ingaggio :wink:

A me me pare un discorso assurdo: un pò come quando, molti anni fa, voi del nord sostenevate che le vie del Gran Sasso sono tutte vie di palestra... quelli che ci sono venuti hanno cambiato idea :lol:

Comunque, se per te la posizione della linea di confine è così chiara da essere un gradino... beato te!!!! :roll:
Ah, e beato te anche per la sfera di cristallo che ti consente di non avere alcun imprevisto nelle condizioni... :wink:
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Messaggioda teocalca » gio gen 26, 2006 10:54 am

mi sembra che tu legga un po' troppe riviste o sbaglio...
Il bianco non è un circo dei divertimenti come può sembrare in giro...
la gente salta nei buchi come prima...
la gente si ammazza come prima...
Ad Alagna e zona Rosa pure...
[...]
non ho mai detto cazzate che noi al nord nè che voi al sud...
mi sembra molto limitante...
non penso di essere presuntuoso...penso e quindi ti spiego la mia idea a riguardo...
ma vedo che non leggi bene...o nono vuoi capire...
per cui passo a cose + interessanti...
ciao
Matteo
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Messaggioda PaveE » gio gen 26, 2006 11:07 am

teocalca ha scritto:mi sembra che tu legga un po' troppe riviste o sbaglio...
Il bianco non è un circo dei divertimenti come può sembrare in giro...
la gente salta nei buchi come prima...
la gente si ammazza come prima...
Ad Alagna e zona Rosa pure...
[...]
non ho mai detto cazzate che noi al nord nè che voi al sud...
mi sembra molto limitante...
non penso di essere presuntuoso...penso e quindi ti spiego la mia idea a riguardo...
ma vedo che non leggi bene...o nono vuoi capire...
per cui passo a cose + interessanti...
ciao
Matteo


Bravo!!!
Hai perfettamente ragione, a volte sembra che il Monte Bianco sia diventato il parco giochi di qualche matto... beh non è proprio così, ci muore la gente sul Biano come se non più di prima per non parlare poi di Alagna dove ogni hanno ne muore di gente e non solo novellini che sbagliano gli ingressi...
Il disorso sta tutto nelle condizioni che si trovano, sul libro di Siffredi lo spiega benissimo.
Fino a qualche anno fa NON era pensabile di scendere pendenze considerevoli in alta montagna con neve non più che assestata, ora che molte discese sono state ripetute proprio in condizioni di neve polverosa, il limite si è spostato decisamente più in alto, tutto qui.
Poi le condizoni che si possono trovare lungo un itinerario sono fondamentali specialmente sul Bianco e sul Rosa dove spesso le discese sono decisamente lunghe quindi si può incorrere in condizioni del manto veramente diverse e allora le cose cambiano i colpo.
Un paio di anni fa ho visto scendere il canale della Passerella a P.ta Helbronner da due tipi che se lo sono fatto tutto in raspa e al max avranno fatto tre curve, poche sett dopo ho visto altre persone che lo facevano in fresca e il canale non faceva poi così tanta paura perchè bene o male si riusciva a controllare la situazione molto meglio, quindi non è solo un fatto di pendenza ma più che altro di condizioni, poi c'è da considerare l'avvicinamento la presenza i seracchi e crepacci, barre rocciose, insomma fare una distinzione è quanto meno difficile sopratutto dopo la rivoluzione di cui sopra ho parlato, non credete?
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Messaggioda bummi » gio gen 26, 2006 11:58 am

teocalca ha scritto:...
a prescindere dalle condizioni (soggettive) che ci trovi perchè come tu ben saprai più che tecnica è richiesta un'ottima valutazione...non mi puoi venire a dire che una discesa nel massiccio del bianco, del rosa ecc a partire dai 45-50 gradi appartenga alla stessa famiglia di qualche canale in dolomiti, oppure del gran sasso senza nulla togliere a questi posti...
...


Non capisco bene. Secondo te la stessa discesa fatta sul Bianco e sul Rosa va valutata solo per questo motivo in maniera diversada una discesa sul Gran Sasso e in Dolomiti? Scusa ma questo è un ragionamento che evidenzia solo che hai dei pregiudizi.
Tornando invece al discorso difficoltà in generale, mi pare che stiano venendo fuori delle cose molto interessanti.
Soprattutto le considerazioni che fa Germana sulle condizioni nivologiche incontrate durante una discesa. E' una cosa che nel piccolo delle gite che faccio io mi chiedo spesso. La neve è sicuramente l'elemento centrale su cui fare la valutazione di una discesa.
Trovo anche lodevole l'iniziativa di creare una scala di valutazione per certe discese. La cosa più bella secondo me è che sia rivolta verso l'alto, cioè che non sia "chiusa".
Quanto alla vetustà della dicotomia fra ripido e estremo non sono così convinto che sia superata. Io per "estrema" considero una discesa in cui l'errore è vietato perchè se cadi il pendio, i salti, il vuoto, ecc. che hai sotto di te è tale per cui è pressochè sicuro che muori. E' una valutazione che è indipendente dalle difficoltà tecniche che offre la discesa. Ma magari sono considerazioni errate e mi smentite.
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Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 12:09 pm

PaveE ha scritto:(...)
Poi le condizoni che si possono trovare lungo un itinerario sono fondamentali specialmente sul Bianco e sul Rosa dove spesso le discese sono decisamente lunghe quindi si può incorrere in condizioni del manto veramente diverse e allora le cose cambiano i colpo.

Scusa ma, tu pensi che questo al Gran Sasso non succeda?
Purtroppo succede eccome :cry:

PaveE ha scritto:Un paio di anni fa ho visto scendere il canale della Passerella a P.ta Helbronner da due tipi che se lo sono fatto tutto in raspa e al max avranno fatto tre curve, poche sett dopo ho visto altre persone che lo facevano in fresca e il canale non faceva poi così tanta paura perchè bene o male si riusciva a controllare la situazione molto meglio, quindi non è solo un fatto di pendenza ma più che altro di condizioni, poi c'è da considerare l'avvicinamento la presenza i seracchi e crepacci, barre rocciose, insomma fare una distinzione è quanto meno difficile sopratutto dopo la rivoluzione di cui sopra ho parlato, non credete?


E' esattamente ciò che dico io :D

@Teocalca: guarda che il M.Bianco lo conosco abbastanza... e non dalle riviste (che non leggo), vatti a leggere il mio cuurriculum ;-) http://www.nonsoloscialp.it/info.htm

In realtà non penso che il Bianco sia diventato una palestra, nonostante tutto: non hai percepito che stavo facendo dell'ironia sul tuo discorso assurdo e lo portavo all'estremo. :roll:
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Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 12:13 pm

bummi ha scritto:Quanto alla vetustà della dicotomia fra ripido e estremo non sono così convinto che sia superata. Io per "estrema" considero una discesa in cui l'errore è vietato perchè se cadi il pendio, i salti, il vuoto, ecc. che hai sotto di te è tale per cui è pressochè sicuro che muori. E' una valutazione che è indipendente dalle difficoltà tecniche che offre la discesa. Ma magari sono considerazioni errate e mi smentite.
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Ill fatto è che spesso l'errore è vietato su cose tutt'altro che "estreme".
Allora, una valutazione che sia soggetta alla statistica, intesa come legge delle probabilità, a me piace poco... soprattutto è di difficile utilizzo :wink:

Quoto tutto il resto :D
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Messaggioda macs » gio gen 26, 2006 12:15 pm

teocalca ha scritto:...non mi puoi venire a dire che una discesa nel massiccio del bianco, del rosa ecc a partire dai 45-50 gradi appartenga alla stessa famiglia di qualche canale in dolomiti,


8O 8O
Su questo io non sono affatto daccordo.Ti posso assicurare che anke in dolomiti e non solo, sono state discese PARETI(non solo i canali), che non hanno niente da invidiare a molte più blasonate discese del Bianco :!:
Teo, non è la quota della montagna a fare difficile una discesa.
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Messaggioda bummi » gio gen 26, 2006 12:22 pm

germana ha scritto:Ill fatto è che spesso l'errore è vietato su cose tutt'altro che "estreme".
Allora, una valutazione che sia soggetta alla statistica, intesa come legge delle probabilità, a me piace poco... soprattutto è di difficile utilizzo :wink:

Quoto tutto il resto :D


Mmmmhh, le tue sono considerazioni giuste... Ma ancora non sono convinto del tutto. Forse col tempo... :-)
Piuttosto, tornando all'oggetto originario, secondo te dalle nostre parti nell'Appennino centrale ci sono dei "problemi" ancora insoluti. Prime discese ancora da fare?
Forse sono indiscreto a chiedere cose così, è come se chiedessi ad un apritore di vie dove pensa di andare ad aprire una via nuova, ma sono curioso... :-)
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Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 12:55 pm

bummi ha scritto:
Mmmmhh, le tue sono considerazioni giuste... Ma ancora non sono convinto del tutto. Forse col tempo... :-)
Piuttosto, tornando all'oggetto originario, secondo te dalle nostre parti nell'Appennino centrale ci sono dei "problemi" ancora insoluti. Prime discese ancora da fare?
Forse sono indiscreto a chiedere cose così, è come se chiedessi ad un apritore di vie dove pensa di andare ad aprire una via nuova, ma sono curioso... :-)
bummi


Io qualcosa in mente ancora ce l'avevo... poca roba, comunque.... devo dire che dal 2000 al 2003 ho accorciato molto la mia lista dei desideri :wink:
C'era p.es. una bella discesa al Berro, un vero sgarrupo :lol: anche se breve.
Personalmente non credo che potrò usufruire di queste idee :cry:
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Messaggioda bummi » gio gen 26, 2006 13:27 pm

germana ha scritto:Io qualcosa in mente ancora ce l'avevo... poca roba, comunque.... devo dire che dal 2000 al 2003 ho accorciato molto la mia lista dei desideri :wink:
C'era p.es. una bella discesa al Berro, un vero sgarrupo :lol: anche se breve.
Personalmente non credo che potrò usufruire di queste idee :cry:


Per fortuna la vita è fatta anche di altre idee e a te non mi pare che mancano. :-) La domanda te la facevo più che altro per capire se quaggiù c'è saturazione per fare certe cose o no.
Domanda che apro ovviamente anche agli altri per sapere se sulla Alpi o in altri spicchi di Appennino ci sia ancora spazio per cose del genere. Secondo voi i "cacciatori di prime" hanno ancora terreno su cui fantasticare o conviene dirigersi altrove?
A proposito di altrove poi mi chiedo, in Patagonia è mai stato fatto nulla di significativo? Le condizioni perennemente umide della zona dovrebbero agevolare la cementificazione della neve anche su pendenze notevoli da quelle parti. O no?
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Messaggioda germana » gio gen 26, 2006 14:09 pm

Io sulla Patagonia non so dirti proprio niente... il fatto è che non leggo più le riviste :lol:
Ho l'impressione che in rapporto tra le possibilità e le difficoltà (clima, distanza) non sia a favore ... in fondo è un terreno che è caratteristico più per le bellissime pareti... per lo sci ripido mi fa l'idea che ci siano posti migliori: magari il resto delle Ande?


Sulle Alpi, è probabile che anche lì si sia vicini alla saturazione, almeno per le prime assolute. C'è in giro tanta di quella gente forte che mi stupirei del contrario 8O
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Messaggioda anima longa » gio gen 26, 2006 19:01 pm

che polemica..
mi sembra che si parli del sesso degli angeli.
Secondo me (ma ognuno può dire la sua e avere ugualmente ragione, premmetto) la differenza può essere fatta a gradi (es >45 o >50 è estremo) ma più correttamente, sempre secondo me, sopra i 40 è sempre ripido. Diventa estremo a seconda delle condizini! Ovvero, sempre come es, i marbeé con 30 cm di neve fresca sono molto ripidi ma quasi divertenti, con neve scalinata e di marmo diventano estremi, perchè l'eventuale errore all'inizio sarebbe fatale. E questo differenzia, secondo me, il ripido dall'estremo!


In ogni caso sta fioccando e ciò è bello!
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Messaggioda Cusna » gio gen 26, 2006 20:18 pm

avendo sciato sia in gran sasso che in vallèè, che sopratutto in Emilia, ho notato che scendere dalla direttissima, o dal Bissolati, è un po' diverso che farlo in Bianco in quanto su, oltre i 3000 metri non ho mai trovato la neve " cotta" che si trova qui da noi ...( anche se al GS mi mancano 400 km...).
tuttavia una delle regole auree dello sci ripido ( e non estremo...) e quella di scendere solo ad una determianta ora, che varia a seconda della latitudine, ma che si spera, ti permetta di trovare le stesse condizioni di neve sul gervsautti, che sulla Direttisima, e non cito nomi di canali emiliani perche, fortunatamente, non sono discese cosi famose!
per la mia poca esperienza sul ripido inoltre, aggiungo che quando sei concentrato dentro la discesa,quando sai che ormai non resta che fare la prima curva potresti essere in qualunque parte del mondo, ma delle condizioni ormai non ti preoccupi, ma sei tremendamente concentrato....con delle sensazioni che non si possono descrivere a parole, ma che forse molti conosceranno,...e per questo che secondo me il limite ripido/estremo non esiste, sei solo tua creartelo!

e intanto qui nevica...!!!! 8) 8)
Il mondo funziona a cicli, due volte ogni secolo l?Oceano ci ricorda quanto siamo veramente piccoli, Una tempesta invernale arriva dall?Antartico e spinge onde enormi verso Nord...
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