Info Monte Bianco

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Info Monte Bianco

Messaggioda brando62 » dom ott 10, 2004 15:59 pm

Dopo molti anni e molti rinvii (per tantissimi motivi)quest'anno sono riuscito finalmente a salire sul Bianco, e grazie ai vostri consigli del forum e in particolare di Davide62 il 5 settembre ho pernottato al Gonella e il giorno seguente sono salito in vetta e sono sceso al Cosmiques (semplicemente Fantastico e in particolare l'ambiente della prima parte della salita fino al Dome du Gutier). Io abito a Belluno e non frequento molto quei posti ma sono in possesso della guida Vallot (un po datata) e mi piacerebbe tornare il prossimo anno. Vorrei avere notizie dello sperone della Brenva che sulla guida è descritto come una classica da fare ma che nel forum non l'ho mai vista menzionata (forse in questi anni le condizioni ambientali l'hanno resa impraticabile o sconsigliabile).
Vi ringrazio già ora ciao a tutti
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Messaggioda Cusna » dom ott 10, 2004 19:02 pm

lo sperone della brenva in effetti è forse l'unica via del versante che ancora si puo fare senza tanti rischi! uan grossa frana nel 97 ha seriamente compromesso l'accesso dal colle moore e quindi si consiglia di salire dalla variante gusfeldt!
lo sperone secondo em è una delle linee piu eleganti del massiccio e delle Alpi, è un po che ci tengo dietro ma non l'ho mai trovato in condizioni...sul libro del Torino ho letto che uno l'ha fatto a settembre, il 6 o 7...mi son mangiato le dita!!!! :twisted:
Il mondo funziona a cicli, due volte ogni secolo l?Oceano ci ricorda quanto siamo veramente piccoli, Una tempesta invernale arriva dall?Antartico e spinge onde enormi verso Nord...
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Re: Info Monte Bianco

Messaggioda Davide62 » dom ott 10, 2004 19:17 pm

brando62 ha scritto:Dopo molti anni e molti rinvii (per tantissimi motivi)quest'anno sono riuscito finalmente a salire sul Bianco, e grazie ai vostri consigli del forum e in particolare di Davide62 il 5 settembre ho pernottato al Gonella e il giorno seguente sono salito in vetta e sono sceso al Cosmiques (semplicemente Fantastico e in particolare l'ambiente della prima parte della salita fino al Dome du Gutier). Io abito a Belluno e non frequento molto quei posti ma sono in possesso della guida Vallot (un po datata) e mi piacerebbe tornare il prossimo anno. Vorrei avere notizie dello sperone della Brenva che sulla guida è descritto come una classica da fare ma che nel forum non l'ho mai vista menzionata (forse in questi anni le condizioni ambientali l'hanno resa impraticabile o sconsigliabile).
Vi ringrazio già ora ciao a tutti

Lo Sperone, come ha già detto Cusna, è stato "minato" da una grande frana, e l'attacco vero e proprio non esiste più, al suo posto c'è un abside di rocce e neve sempre in movimento.
Sulla tua guida Vallot, troverai senz'altro la "variante Gussfeldt", dacci un'occhiata perchè quella è la via che bisogna seguire oggi per poter fare lo Sperone.
Alcune cordate Kamikaze hanno risalito la frana, ma oggettivamente mi sembra davvero da pirla.
La variante Gussfeldt alza nettamente la difficoltà dell'itinerario, ma è molto veloce a farsi se le condizioni sono buone e se il pendio (in continua trasformazione) non è eccessivamente serracato.
Considera che è una via "buona" fino a metà-fine luglio (che ci vuoi fare, i tempi sono cambiati), dopo comincia a comparire troppo ghiaccio.
Bisogna valutare le condizioni volta per volta.
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Messaggioda marinoroma » lun ott 11, 2004 9:41 am

Quest'anno a metà agosto il Güssfeld era "de visu" in buone condizioni (niente ghiaccio, seracchi non minacciosi). Una cordata di 3 ungheresi é partita quel giorno dal bivacco della Fourche (partenza alle 10.30h di sera, boh... noi avevamo da poco finito di mangiare, sembrava un po' surreale).
Li abbiamo visti avanzare molto lentamente, ma penso piu' per problemi loro (molte pause) che per le condizioni oggettive. So' che c'é un seracco all'uscita, ma non ne so' di piu'.... comunque mi dicevano che quest'anno é stato molto ripetuto.
L'ambiente é molto impressionante e severo, i seracchi alla destra del Pilier d'Angle cadono a tutte le ore....
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Messaggioda Davide62 » lun ott 11, 2004 11:43 am

I seracchi di uscita dello Sperone rappresentano il punto chiave della salita e l'incognita maggiore.
In ogni caso esistono 3 diverse possibilità per superarli, una di queste è normalmente fattibile, il più è saper valutare la sera prima dive passare, soprattutto se non si hanno informazioni di prima mano.
L'orario corretto per lo Sperone eè lasciare il rif. al max all'una, ma a mezzanotte è meglio, il che vuol dire svegia alle 11.30.
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Messaggioda sergio63 » lun ott 11, 2004 12:38 pm

ho letto (vertical) che ora si può scollinare (con discreta sicurezza) il col Moore stando sulla sx per andare verso il Piler d'Angle, vi risulta?

se no come qual'è il miglior approccio alla cresta di puterey??

ciao
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Messaggioda marinoroma » lun ott 11, 2004 13:45 pm

sergio63 ha scritto:ho letto (vertical) che ora si può scollinare (con discreta sicurezza) il col Moore stando sulla sx per andare verso il Piler d'Angle, vi risulta?

se no come qual'è il miglior approccio alla cresta di puterey??

ciao


le tracce si vedevano, non so se sia stabile....
so anche che a fine agosto la peutery é stata fatta passando per il col moore (letto su sito OHM)
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Messaggioda Davide62 » mar ott 12, 2004 8:48 am

sergio63 ha scritto:ho letto (vertical) che ora si può scollinare (con discreta sicurezza) il col Moore stando sulla sx per andare verso il Piler d'Angle, vi risulta?

se no come qual'è il miglior approccio alla cresta di puterey??

ciao

Già da qualche anno si può "scollinare" :wink: , con tre doppie e passando velocini 8) , il problema ce l'hai se per caso devi tornare indietro.
Il miglior approccio per la cresta di Peuterey, ecluso quello del col Moore e del versante nord del colle, rimane quello dal Monzino, attraversando il colle dell'Innominata (due doppie su rocce bruttine), poi il ghiacciaio di Freney (risalendolo verso il Pic Gugliermina) e attaccando le "cenge Schneider", max terzo grado.
Questo vale per il percorso parziale della cresta, perchè la Peuterey vera e propria è un'altra faccenda :wink:
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Messaggioda sergio63 » mar ott 12, 2004 9:04 am

Davide62 ha scritto:
sergio63 ha scritto:ho letto (vertical) che ora si può scollinare (con discreta sicurezza) il col Moore stando sulla sx per andare verso il Piler d'Angle, vi risulta?

se no come qual'è il miglior approccio alla cresta di puterey??

ciao

Già da qualche anno si può "scollinare" :wink: , con tre doppie e passando velocini 8) , il problema ce l'hai se per caso devi tornare indietro.
Il miglior approccio per la cresta di Peuterey, ecluso quello del col Moore e del versante nord del colle, rimane quello dal Monzino, attraversando il colle dell'Innominata (due doppie su rocce bruttine), poi il ghiacciaio di Freney (risalendolo verso il Pic Gugliermina) e attaccando le "cenge Schneider", max terzo grado.
Questo vale per il percorso parziale della cresta, perchè la Peuterey vera e propria è un'altra faccenda :wink:


è si... :cry: l'ho guardata dalla cima della Noire (che gran bella salita.....)
e me la riguardo ogni tanto sul video di Diembregher...chissa che prima di diventare troppo vecchio....

visto che siamo in argomento hai mai fatto la Boccalatte-Gervasutti sulla Gugliermina cosa ne pensi?

ciao
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Messaggioda Davide62 » mar ott 12, 2004 9:14 am

No, non l'ho mai fatta e ti spiego subito perchè: nonostante sia inserita tra le vie più belle e difficili del massiccio (e in effetti per certi versi lo è), l'approccio lungo, un primo lunghissimo tratto di roccia mediocre e un ritorno complicato mi hanno sempre scoraggiato dal farla.
E poi è troppo difficile per me, intendo come capo cordata, è anche difficile proteggersi e ci sono almeno tre passaggi di sesto (quello classico che tutti temiamo :wink: ) mal protetti e difficilmente integrabili.
Nella parte alta il percorso è complicato e ha subito dei cambiamenti a causa di zone franate.
Resta un capolavoro firmato da due alpinisti tra i più ispirati in assoluto.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 12, 2004 11:48 am

Davide62 ha scritto:No, non l'ho mai fatta e ti spiego subito perchè: nonostante sia inserita tra le vie più belle e difficili del massiccio (e in effetti per certi versi lo è), l'approccio lungo, un primo lunghissimo tratto di roccia mediocre e un ritorno complicato mi hanno sempre scoraggiato dal farla.
E poi è troppo difficile per me, intendo come capo cordata, è anche difficile proteggersi e ci sono almeno tre passaggi di sesto (quello classico che tutti temiamo :wink: ) mal protetti e difficilmente integrabili.
Nella parte alta il percorso è complicato e ha subito dei cambiamenti a causa di zone franate.
Resta un capolavoro firmato da due alpinisti tra i più ispirati in assoluto.

Caro Sergio 63 la suddetta disamina di Davide è puntuale come sempre, altrimenti non contenderebbe al Walter nazionale il titolo di Re del M. Bianco :!: :!:
Personalmente ho una discreta conoscenza dell'area Freney-Bruillard dove ho fatto la Ratti-Vitali (Ovest della Noire), Bonatti-Oggioni (Pilastro Rosso), Classica-Boninghton (Pilone centrale). Ho degli amici che oltre a queste hanno fatto anche la Boccalatte-Gervasutti al Gugliermina e secondo loro è globalmente la più dura. Chiaro sono opinioni e come diceva Clint Estwood le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue 8O 8O. Quello che chiaramente non invoglia molti a ripetere certe vie sul Bianco è oltre alla difficoltà tecnica, la qualità della roccia come nella parte bassa della Gugliermina; qualità certo non comparabile con certi "gialli" in Dolomiti, ma dovendo scegliere è sempre preferibile il cosiddetto "protogino". Ho parlato di difficoltà globale; ebbene considera che l'approccio e il rientro non sono da meno rispetto allo stesso Pilone (in entrambe i casi un'eventuale ritirata sono ca....zi :cry: :cry: ). Come saprai l'approccio più veloce è attraverso la Brogliatta, ma negli ultimi anni essa è percorribile ? (forse a fine Giugno :?: :?:). L'alternativa è chiaramente una discreta sfacchinata. Comunque convengo che la Gugliermina (e il pilastro su cui passa la via) ha un discreto potere attrattivo.
Ripensandoci bene sarei interessato. In zona ho da togliermi dei sassolini:
Integrale di Peuterey, Jory Bardill al Pilone e lei ovviamente.
Sergio, Davide siete interessati all'articolo :D :D :D
Vostro Pierluigi
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Messaggioda Davide62 » mar ott 12, 2004 12:00 pm

Esimio Pierluigi
Lei è troppo prodigo di complimenti nei miei confronti, lasci che ora sia io a complimentarmi con lei per le sue salite di polso nel bacino Freney-Brouillard.
Al di là del Pilone, che nonostante siano passati decenni rimane una delle salite più ingaggiate dell'intero massiccio, ritengo che il Pilastro Rosso, sebbene leggermente più facile del Pilone, offra un'arrampicata decisamente più rude e fisica, inoltre le sue fessure e i suoi camini non sono sempre perfettamente asciutti e il vetrato potrebbe far capolino qua e là.
Che dirle se non bravo!
Lo spirito realmente alpinistico che risiede nelle sue performances e nei suoi progetti mi lascia ammirato.
Resto a disposizione.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 12, 2004 13:50 pm

Davide62 ha scritto:Esimio Pierluigi
Lei è troppo prodigo di complimenti nei miei confronti, lasci che ora sia io a complimentarmi con lei per le sue salite di polso nel bacino Freney-Brouillard.
Al di là del Pilone, che nonostante siano passati decenni rimane una delle salite più ingaggiate dell'intero massiccio, ritengo che il Pilastro Rosso, sebbene leggermente più facile del Pilone, offra un'arrampicata decisamente più rude e fisica, inoltre le sue fessure e i suoi camini non sono sempre perfettamente asciutti e il vetrato potrebbe far capolino qua e là.
Che dirle se non bravo!
Lo spirito realmente alpinistico che risiede nelle sue performances e nei suoi progetti mi lascia ammirato.
Resto a disposizione.

Per l'integrale ho già la data; il ponte di S. Pietro & Paolo con G.B., si insomma quello del Nuovo Mattino. Gli tiriamo un bel pacco, gli si fà credere che facciamo la Sud della Noire e poi (accidentalmente :D :D ) proseguiamo :evil: :evil: :evil:
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Messaggioda sergio63 » mar ott 12, 2004 18:56 pm

auuuuuuu, auuuuuuu......

bellissimo articolo...

io in zona ho fatto solo la sud della Noire, l'Innominata, e mi sono impiantato prima del col Eccles in quaranta cm di fresca nell'agosto '94 mentre cercavo di andare a fare la classica del Pilone centrale ...

Abito sotto al Brenta ma sono sempre stato innamorato del Bianco da quando l'ho salito nell'86 (ci son tornato tre volte in cima...); da allora siam tornati tutti gli anni ma poi da quando ho messo su famiglia (con mia somma gioia beninteso) con tre pargoli le mie possibilità di spostamento sono drasticamente crollate (non le mie aspirazioni...) e le uscite da solo si limitano ad un giorno massimo due (in compenso corro molto meglio che a vent'anni....).
Cerco di tenermi "informato" perchè appena avrò un briciolo di possibilità, anche con meteo infame (ma io ho sempre avuto un gran culo...), ho due tre sogni da realizzare in quelle contrade.
Sul breve però è inutile che mi illuda... per l'estate prossima spero solo di portare mio figlio alla Borrelli dopo aver dormito sotto la luna in mezzo ai larici della val veny (figurati che mi manca anche questo...).

Ti ringrazio comunque della tua proposta, mi ha fatto molto piacere...come mi piacerebbe anche fare una salita con Davide.

ciao
comunque mai porre limiti alla provvidenza.....
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Messaggioda Davide62 » ven ott 15, 2004 11:58 am

Pierluigi Vesica ha scritto:
Davide62 ha scritto:Esimio Pierluigi
Lei è troppo prodigo di complimenti nei miei confronti, lasci che ora sia io a complimentarmi con lei per le sue salite di polso nel bacino Freney-Brouillard.
Al di là del Pilone, che nonostante siano passati decenni rimane una delle salite più ingaggiate dell'intero massiccio, ritengo che il Pilastro Rosso, sebbene leggermente più facile del Pilone, offra un'arrampicata decisamente più rude e fisica, inoltre le sue fessure e i suoi camini non sono sempre perfettamente asciutti e il vetrato potrebbe far capolino qua e là.
Che dirle se non bravo!
Lo spirito realmente alpinistico che risiede nelle sue performances e nei suoi progetti mi lascia ammirato.
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Per l'integrale ho già la data; il ponte di S. Pietro & Paolo con G.B., si insomma quello del Nuovo Mattino. Gli tiriamo un bel pacco, gli si fà credere che facciamo la Sud della Noire e poi (accidentalmente :D :D ) proseguiamo :evil: :evil: :evil:

Ma non si chiederà come mai deve portarsi ramponi e picche nel sacco :?: :wink:
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Messaggioda Roberto » ven ott 15, 2004 12:05 pm

Davide62 ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
Davide62 ha scritto:Esimio Pierluigi
Lei è troppo prodigo di complimenti nei miei confronti, lasci che ora sia io a complimentarmi con lei per le sue salite di polso nel bacino Freney-Brouillard.
Al di là del Pilone, che nonostante siano passati decenni rimane una delle salite più ingaggiate dell'intero massiccio, ritengo che il Pilastro Rosso, sebbene leggermente più facile del Pilone, offra un'arrampicata decisamente più rude e fisica, inoltre le sue fessure e i suoi camini non sono sempre perfettamente asciutti e il vetrato potrebbe far capolino qua e là.
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Mi dai delle info sulla normale alla punta Ipner, al Dome de Dijan, vicino allo sperone della Brenva?
Per l'integrale ho già la data; il ponte di S. Pietro & Paolo con G.B., si insomma quello del Nuovo Mattino. Gli tiriamo un bel pacco, gli si fà credere che facciamo la Sud della Noire e poi (accidentalmente :D :D ) proseguiamo :evil: :evil: :evil:

Ma non si chiederà come mai deve portarsi ramponi e picche nel sacco :?: :wink:
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Messaggioda Pierluigi Vesica » lun ott 18, 2004 10:12 am

Davide62 ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
Davide62 ha scritto:Esimio Pierluigi
Lei è troppo prodigo di complimenti nei miei confronti, lasci che ora sia io a complimentarmi con lei per le sue salite di polso nel bacino Freney-Brouillard.
Al di là del Pilone, che nonostante siano passati decenni rimane una delle salite più ingaggiate dell'intero massiccio, ritengo che il Pilastro Rosso, sebbene leggermente più facile del Pilone, offra un'arrampicata decisamente più rude e fisica, inoltre le sue fessure e i suoi camini non sono sempre perfettamente asciutti e il vetrato potrebbe far capolino qua e là.
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Ma non si chiederà come mai deve portarsi ramponi e picche nel sacco :?: :wink:

In realtà la soluzione è un vero e proprio ricatto :idea: :idea: 8) 8) 8) che suona in questa maniera: Noi proseguiamo per "l'Integrale" se tu vuoi limitarti alla Sud della Noire, sarai costretto a fare da solo l'infernale, imponderabile, mefistofelica, pericolosissimissima discesa. :D :D :D
A quel punto il tapino è dei nostri :wink: :wink: :wink:
Del resto come potrebbe privarsi della nostra incommensurabile compagnia :?: :?:
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Messaggioda cesco » lun ott 18, 2004 14:20 pm

Solo quando ci sei sotto e dentro capisci cos'è l'integrale: qualcosa di disumano e ben superiore alle vie che avete nominato.
Questo solo per lo zaino che deve portarti su.
C'è poco da divertirsi.
ciao
cesco
 
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 11:07 am

cesco ha scritto:Solo quando ci sei sotto e dentro capisci cos'è l'integrale: qualcosa di disumano e ben superiore alle vie che avete nominato.
Questo solo per lo zaino che deve portarti su.
C'è poco da divertirsi.
ciao

Per quel che mi riguarda non ho mai ipotizzato che l'Integrale è una scampagnata; sarei uno stolto altrimenti.
Quando la osservo dalle diverse angolazioni, oltre a rimanerne estasiato, mi si stringe il cuore (il culo per fartela breve :wink: :wink: ).
La celia era riferita alle persone e non all'itinerario.
ciao anche a te
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Messaggioda cesco » mar ott 19, 2004 13:25 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:
cesco ha scritto:Solo quando ci sei sotto e dentro capisci cos'è l'integrale: qualcosa di disumano e ben superiore alle vie che avete nominato.
Questo solo per lo zaino che deve portarti su.
C'è poco da divertirsi.
ciao

Per quel che mi riguarda non ho mai ipotizzato che l'Integrale è una scampagnata; sarei uno stolto altrimenti.
Quando la osservo dalle diverse angolazioni, oltre a rimanerne estasiato, mi si stringe il cuore (il culo per fartela breve :wink: :wink: ).
La celia era riferita alle persone e non all'itinerario.
ciao anche a te



Come diceva qualcuno: "solo a concepire di voler salire l'integrale serve già un po di pazzia, figuriamoci a salirla."
Ammirarla é davvero rimanerne estasiato.
Fate molta attenzione ai pesi.
In bocca al lupo

Francesco
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