Il weekend scorso, in attesa di tempi migliori per la Biancograt,
cambiamo zona e ce ne andiamo in Piemonte (Devero, Ossola) per una gita poco frequentata ma lo stesso (o a maggior ragione...) spettacolare e di gran classe.
Partiamo dal Devero nella tarda mattinata di sabato con la massima calma dopo i bagordi del venerdì sera cittadino. Siamo io, Il Catena e la mitica Carla. La salita è ben intervallata da soste mangerecce e per la contemplazione del panorama. In 2h30 siamo comunque al confortevole bivacco di 15 posti raggiunto con un esposto, scivoloso e roccioso sentiero per l'alveo di un fiume. Per cena ci raggiungono anche il Costa e il Mauri e assieme ci prodighiamo in risotti e paste succulente. La notte il tempo peggiora e terrà alcuni svegli per vento, neve e bufera. Alle 3 però ci son le stelle e sima pronti a partire. Dopo un mio, per fortuna inoffensivo volo di 1,5 metri dalle scalette dell'ingresso del bivacco per una forte raffica di vento che mi scaraventa addosso la porta in metallo e mi lancia a terra, partiamo alla volta del Passo di Cornera sul confine svizzero. Di lì mentre le nuvole aumentano affrontiamo l'evidente stretto canale per circa 300 metri con pendenze massime di 45° e neve dura al punto giusto. Usciti da questo, svoltiamo a sinistra per un ripido pendio che con una variante alla via originale ci porta per altri 400 metri alla vetta con pendenze di 55°. In questo ultimo tratto ci assicureremo anche. Dalla vetta per cresta verso Nord fino ad un evidente colle alla ricerca della Via Coolidge valutata F+. In realtà dal colle prima per un pendio poi per un couloir a 50° ci renderemo conto di aver tracciato un itinerario alternativo, sicurmanete non inpercorso precedentemente, ma entusiasmante. Soddisfatti scendiamo a rifocillarci al Devero con cervo e polenta. Grandiosa gita che ci ha visti ancora una volta entusiasti per la compagnia (tralaltro di nuova formazione).
bye bye
franz
LE FOTO ALLO:
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