Sabato con po di amici siamo andati a fare questo vajo del gruppo del Carega, vajo che spunta su Cima Zevola (1976) e che parte in prossimità del rifugio battisti, quindi sul versante di Recoaro Terme.
Siccome può essere utile a molti, eccovi un resonconto della salita e delle condizioni.
Di neve ce ne è, solo il passaggino più stretto ha della roccia esposta, la quale crea due alternative di salita: il metro di canale a sinistra con neve, il metro di canale a destra con ghiaccio vivo.
Per il resto del tracciato le condizioni della neve erano molto buone su tutto il primo tratto, solo nell ultimo 100io di metri il vento deve aver accumulato della neve nella quale si sprofondava un po: per fortuna la pendenza non era eccessiva e quindi seppur con fatica si riusciva ad andare su..senza tornare giù ogni passo.
Il Vajo ha già avuto modo di scaricare qualche valanga (beh vistoi il caldo della settimana scorsa non c è da stupirsi), e infatti spesso si sale su terreno "sconnesso".
In cima non erano presenti cornici, ma chissa tra sabato notte e domenioca col vento che ha tirato cosa è successo..
Il vajo non è mai stato illuminato dal sole, il che vuol dire che è predisposto a farti battere i denti se ti fermi troppo a lungo, e verso l alto il vento è roiuscito a infiltrarsi e sferzarci.
Per la salita ci siamo documentati su questa relazione principalmente:
http://www.marisandole.it/schede/Vaio_A ... istele.htm
dando un occhiata ovviamente a tutto ciò che si poteva trovare su web..
La relazione rispecchia abbastanza fedelmente la realtà, anche se mi pare che la pendenza non sia mai stata così alta..
Trovare il vajo è semplice, si può prendere come riferimento la casetta dei cacciatori (http://digilander.libero.it/gruppotokai/vajoacqua.html).
Per la discesa abbiamo puntato al Passo della Loria. In loco erano presenti diverse tracce, che scendevano un po dappertutto. C è chi da cima Zevola è sceso giù direttamente puntando verso il basso (verso ovest) e poi giù si vedeva che aveva proseguito verso nord restando circa sempre sulla stessa quota. Noi abbiamo iniziato puntando la cresta verso nord, per poi abbassarci sul lato ovest e andare a prendere le tracce che vedevamo dall alto. Non abbiamo proseguito la cresta in quanto la cartina ci suggeriva che avremmo potuto trovare salti rocciosi importanti.. A posteriori, ovvero proseguendo verso Passo Loria, abbiamo visto che avremmo potuto restare in cresta e aggirare questi salti scendendo un po di quota sul lato ovest, dove la neve copriva ciò che stava sotto. Beh, prossima volta!