
Quante volte sfogliando il Damilano alla ricerca di una nuova linea di ghiaccio da percorrere mi ero soffermato sulla foto di copertina di uno dei due tomi. Si trattava di una via affascinante, fuori dalle solite mete, di difficile raggiungimento, non tecnicamente difficile, ma ingaggiosa. Tutti i requisiti per andarcisi ad infilare

E? così che in questo periodo di buone condizioni di ghiaccio in Bianco mi incuriosiva andarci a dare un occhio. Dopo aver letto pure un report del we scorso, la meta è decisa. Sono con Mara, Mattia e Barbarossa. La perturbazione in arrivo il we ci obbliga ad anticipare la salita al venerdì. Da Chamonix la funivia ci catapulta fuori dallo spettacolare mare di nubi. Lasciato del materiale presso l?Abri Simond, seguiamo la normale del Mont Blanc du Tacul per 200m e poi cominciamo un lungo traverso per poi perdere 200 metri su un ghiacciaio travagliato ma fortunatamente tracciato. Giunti al colletto di quota 3580m scendiamo altri 150 metri con tre doppie e traversiamo all?attacco della via che ancora non si vede, ma si intuisce. Il primo tiro (3c) è come ci aspettiamo secco. Comincia ora la goulotte vera e propria che presenta solo pochi tratti nevosi dove procedere spediti, ma tanto ghiaccio con diversi salti più o meno verticali. L?ambiente è favoloso. Il mare di nubi alle spalle rende il tutto più suggestivo. Siamo soli lungo l?itinerario, se non per la presenza di Daniela e Marco che avendo dormito la notte prima al Simond ci precedono: con loro potremo scambiarci i reciproci complimenti al bivacco il giorno dopo. Con due ultimi salti più interessanti pensiamo di essere alla fine delle difficoltà, ma troveremo ghiaccio e misto anche nella parte alta (data per nevosa). I 600 metri di goulotte sono finiti, ma mancano ancora 200 metri di cresta nevosa ottimamente tracciata per giungere alla Spalla del Tacul e scendere dalla normale in perfette condizioni. Il buio è arrivato da un po?, ma non ci lasciamo scoraggiare e arriveremo comodamente all?invernale del Cosmiques, l?Abri Simond. Qui dopo un veloce pasto, ci sistemiamo alla bene meglio nei posti rimasti liberi. L?indomani il tempo nebbioso e il nevischio con bufera ci accompagna per il ritorno alla funivia e alla macchina.
Un itinerario di pregio in un angolo sperduto del Bianco, a poca distanza dal ?parco giochi? del Tacul, dal quale, girato l?angolo del ghiacciaio, ci si dimentica assolutamente. Proprio una bella avventura indimenticabile con dei grandi soci.
Il reportage completo allo: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=9005
Ecco 4 foto:



