da luca.hornet » lun set 13, 2010 18:59 pm
da North Face » lun set 13, 2010 19:27 pm
da tatone » lun set 13, 2010 22:17 pm
North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
da luca.hornet » lun set 13, 2010 22:26 pm
da n!z4th » lun set 13, 2010 22:28 pm
tatone ha scritto:North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
e con la corda tesa, mai anelli di corda in mano...MAI
da tatone » lun set 13, 2010 23:14 pm
n!z4th ha scritto:tatone ha scritto:North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
e con la corda tesa, mai anelli di corda in mano...MAI
Le asole in mano, pur non avendole mai usate, sono anche presentate nel libro del cai per le progressioni di un certo tipo. non usandole, non ricordo nemmeno per cosa venivano suggerite, forse per esperto+inesperto su ripido circa 40gradi...
da mb » lun set 13, 2010 23:54 pm
da North Face » mar set 14, 2010 8:08 am
tatone ha scritto:n!z4th ha scritto:tatone ha scritto:North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
e con la corda tesa, mai anelli di corda in mano...MAI
Le asole in mano, pur non avendole mai usate, sono anche presentate nel libro del cai per le progressioni di un certo tipo. non usandole, non ricordo nemmeno per cosa venivano suggerite, forse per esperto+inesperto su ripido circa 40gradi...
diciamo che possono esserti utili per "elasticizzare" la distanza tra te e il compagno (vabbè forse è più italiano dire compensare la differenza di andatura per qualche istante tra te e il compagno)
ma se poi ti ritrovi in fondo ad un crepaccio a galleggiare (te lo auguri di galleggiare) nell'acqua, con un braccio bloccato a causa della mano stretta nella morsa di due/tre anelli di corda che si sono serrati per la caduta.....TE NE PENTI AMARAMENTE DI QUEGLI ANELLI !!!
da Fabrizio Righetti » mar set 14, 2010 9:08 am
da n!z4th » mar set 14, 2010 9:22 am
tatone ha scritto:n!z4th ha scritto:tatone ha scritto:North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
e con la corda tesa, mai anelli di corda in mano...MAI
Le asole in mano, pur non avendole mai usate, sono anche presentate nel libro del cai per le progressioni di un certo tipo. non usandole, non ricordo nemmeno per cosa venivano suggerite, forse per esperto+inesperto su ripido circa 40gradi...
diciamo che possono esserti utili per "elasticizzare" la distanza tra te e il compagno (vabbè forse è più italiano dire compensare la differenza di andatura per qualche istante tra te e il compagno)
ma se poi ti ritrovi in fondo ad un crepaccio a galleggiare (te lo auguri di galleggiare) nell'acqua, con un braccio bloccato a causa della mano stretta nella morsa di due/tre anelli di corda che si sono serrati per la caduta.....TE NE PENTI AMARAMENTE DI QUEGLI ANELLI !!!
da Pié » mar set 14, 2010 9:37 am
Fabrizio Righetti ha scritto: ...
da Sbob » mar set 14, 2010 9:53 am
da mandella » mar set 14, 2010 10:11 am
da Pié » mar set 14, 2010 10:13 am
Sbob ha scritto:Le asole nella conserva corta mi lasciano una perplessita': se tengo le asole in mano mi trovo una mano occupata, e se faccio conserva corta e' perche' sono su un pendio dove probabilmente le mani a terra le devo mettere, alla fine mi ritrovo a dover arrampicare con una sola mano... un bell'impiccio...
da Fabrizio Righetti » mar set 14, 2010 10:22 am
Pié ha scritto:ok per la variazione di pendenza, non mi torna la storia della compressione, perchè lì di solito si formano i crepacci a campana, che sono tra l'altro + bastardi degli altri.
pié
Pié ha scritto:Normalmente il movimento del ghiacciaio nelle variazioni di pendenza viene schematizzato come una trave inflessa (verso l'alto o verso il basso con relativa formazione di crepacci a campana o a v), non semplicemente compressa o tesa.
pié
da Lorenz » mar set 14, 2010 12:01 pm
luca.hornet ha scritto:Ciao a tutti
apro un post per capire meglio il comportamento medio sul ghiacciaio.
Io sono dell'idea che sul ghiacciaio si vada sempre legati,diciamo quasi sempre,perche penso sia conveniente slegarsi quando la situazione si fa ripida e magari rilegarsi quando si fa moolto ripida e si procede in cordata.....sbaglio ?
Se vogliamo buttar giu dei numeri,anche se non ha molto senso visto che tra ghiaccio vivo e mezzo metro di neve cambia il mondo,si puo' dire che fino intorno ai 40° legati,dai 40° ai 60° slegati e sopra in base alle capacita' e alla condizione della neve incominciar a pensare di procedere in cordata ?
Puo' aver senso un discorso di questo tipo ?
Luca
da Pié » mar set 14, 2010 12:03 pm
Fabrizio Righetti ha scritto:.......
da Pié » mar set 14, 2010 12:07 pm
Lorenz ha scritto: ....
da luca.hornet » mar set 14, 2010 12:09 pm
Lorenz ha scritto:luca.hornet ha scritto:Ciao a tutti
apro un post per capire meglio il comportamento medio sul ghiacciaio.
Io sono dell'idea che sul ghiacciaio si vada sempre legati,diciamo quasi sempre,perche penso sia conveniente slegarsi quando la situazione si fa ripida e magari rilegarsi quando si fa moolto ripida e si procede in cordata.....sbaglio ?
Se vogliamo buttar giu dei numeri,anche se non ha molto senso visto che tra ghiaccio vivo e mezzo metro di neve cambia il mondo,si puo' dire che fino intorno ai 40° legati,dai 40° ai 60° slegati e sopra in base alle capacita' e alla condizione della neve incominciar a pensare di procedere in cordata ?
Puo' aver senso un discorso di questo tipo ?
Luca
Ha gia' risposto Fabrizio ma lo ribadisco qui di seguito in modo piu' schematico:
Ghiacciaio - pericolo = crepacci. => si sceglie il tipo di legatura per limitare le conseguenze della caduta in crepaccio (corda tesa, ditanza 10 metri, nodi a palla, corda residua per manovre di recupero, etc..)
parete glaciale - pericolo = scivolata/caduta dell'alpinista. => si sceglie il tipo di legatura per limitare le conseguenze del volo del primo o del secondo, in base alla difficolta' del terreno (pendenza, ghiaccio vivo/neve) e alle capacita' degli alpinisti (tiri di corda, conserva, slegati al limite)
ciao,
Lorenz
da tatone » mar set 14, 2010 12:14 pm
n!z4th ha scritto:tatone ha scritto:n!z4th ha scritto:tatone ha scritto:North Face ha scritto:...di norma sul ghiacciaio per via dei crepacci, bisognerebbe andare legati..
e con la corda tesa, mai anelli di corda in mano...MAI
Le asole in mano, pur non avendole mai usate, sono anche presentate nel libro del cai per le progressioni di un certo tipo. non usandole, non ricordo nemmeno per cosa venivano suggerite, forse per esperto+inesperto su ripido circa 40gradi...
diciamo che possono esserti utili per "elasticizzare" la distanza tra te e il compagno (vabbè forse è più italiano dire compensare la differenza di andatura per qualche istante tra te e il compagno)
ma se poi ti ritrovi in fondo ad un crepaccio a galleggiare (te lo auguri di galleggiare) nell'acqua, con un braccio bloccato a causa della mano stretta nella morsa di due/tre anelli di corda che si sono serrati per la caduta.....TE NE PENTI AMARAMENTE DI QUEGLI ANELLI !!!
no non può accadere, non sono anelli, bensì asole, tra l'altro via via piu corte, che tieni nel palmo, massimo 3-4 asole...ma ripeto, non ne ho mai fatto uso.O in cordata se ci son crepi, o slegati, o a conserva lunga o a tiri
Fabrizio Righetti ha scritto:Pié ha scritto:ok per la variazione di pendenza, non mi torna la storia della compressione, perchè lì di solito si formano i crepacci a campana, che sono tra l'altro + bastardi degli altri.
pié
Comunque sulla genesi dei cosidetti crepacci a campana ho molti dubbi e anche scarse nozioni quindi non mi pronuncio più di tanto.
Dalla mia esperienza ti posso dire che gran parte dei cosidetti crepacci a campana altro non sono che crepacci a V che hanno la bocca più stretta per accumuli nevosi o per crolli di ghiacciio nella porzione mediana.
Fabrizio
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