Couturier

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

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Messaggioda caldo » mar apr 20, 2010 1:02 am

Vi segnalo ottime condizioni per il Couturier all'Aiguille Verte. :P
Il canale ha un'ottima traccia, tutto perfettamente innevato a parte 100 metri centrali con ghiaccio un po' granita.
Anche la via degli Svizzeri è in ottime condizioni, secca invece quella degli Austriaci (boh ?). Ginat ripetuta ogni giorno.
Dettagli e foto x il Couturier su www.ilsitodicaldo.com
Se mi chiedete perchè scalo le montagne, non potrete mai capire la risposta - Pete Boardman
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Messaggioda Franz77 » mar apr 27, 2010 12:42 pm

Sabato scorso era in programma la Verte....
Ma abbiamo desistito (e ripiegato sulla MODICA-NOURY...alla faccia del ripiego ;-)). Anche se poi leggere i report del lunedì fa un po' di "effetto" e invidia, magari...ma...riflettendo...tutto passa...

Giovedì la guida Enrico Bonino (sentita al tel) è tornata indietro per evidenti e oggettive condizioni di pericolo. Le sue parole sono molto critiche su chi valuta una salita in base alla presenza di traccia e di tante cordate (anche slegate o in scioltezza).
Ne parla bene nel suo blog:
http://enricobonino.blogspot.com/2010/0 ... ttito.html
cito da lì...
Vorrei portare un esempio fresco fresco di questi giorni per farvi capire meglio il mio punto: nelle ultime 3 settimane le grandi pareti del bacino dell?Argentiere, nel massiccio del Monte Bianco, sono state molto frequentate. Salite come la via degli Svizzeri alle Courtes o il couloir Couturier all?Aigulle Verte o ancora la via Ginat sulla parete nord delle Droites, sono state percorse da numerose cordate. Sui siti specializzati la gran parte di queste anno parlato di ottime condizioni.
Certo, perché dalla terza cordata in su, sul Couturier ci sono gli scalini e la salita si trasforma in un gesto fisico e null?altro?apparentemente!!!!
Però non consideriamo che i giorni precedenti ha nevicato con vento, che la neve si è accumulata e ha formato delle pericolose placche che potrebbero staccarsi trascinandoci a valle, che il vento che fa colare la neve sul pendio potrebbe far cadere dei pezzi più grossi dei semplici fiocchi di neve, che oltre alla salita bisogna prendere in considerazione anche la discesa, e che se non si rispettano determinati orari possiamo trovarci in situazioni molto pericolose. La sera quando scriviamo sul sito della Maison della Montagne o su Gulliver che la salita era perfetta non pensiamo ai pericoli che abbiamo corso, fermiamo il nostro pensiero alla semplice traccia e non consideriamo tutto ciò che vi era attorno.
Questa mattina, con un collega guida alpina, abbiamo fatto dietro front dopo i primi 100m del couloir suddetto. Si sprofondava fino al ginocchio in determinati punti e si stava a galla in altri; lo strato di neve si presentava molto disomogeneo e spesso vuoto al di sotto del primo strato non permettendo neanche il piazzamento di una sosta su piccozze; le colate di neve lungo il pendio erano continue, a cascate. Per certo non sono caratteristiche di una salita su neve in buone condizioni. Mentre scendiamo una cordata di francesi ci raggiunge e decide di proseguire. Arrivati agli zaini spieghiamo il problema ad una cordata di italiani che mi chiedono: ? ma gli altri hanno proseguito?? ed alla mia risposta affermativa, mi sento rispondere senza pensarci due volte ?va beh allora andiamo anche noi?. Tempo due minuti uno dei due e finito nella crepaccia terminale.
Io ed il mio socio ci dirigiamo verso una goulotte decisamente più corta e tecnica nelle vicinanze per approfittare della bella giornata. Verso le 10 am decidiamo nuovamente di scendere prima di aver terminato la salita a causa del fortissimo calore che stava rendendo pericolosa la via. Verso le 11 am circa, una cordata, con tutto comodo, si dirigeva verso il couloir Couturier e lo attaccava poco dopo. Il girono prima, la vetta della Verte era stata raggiunta verso le 16 da diverse persone?che avrebbero intrapreso da lì a poco la lunga e pericolosa discesa del canale Whymper (che si trova sul versante Sud della montagna).


Quindi sempre all'occhio!
E buon divertimento... ;-)
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Messaggioda celaf » gio apr 29, 2010 11:58 am

Ebbravo Franz, non ti sfugge niente. ottime informazioni.
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Messaggioda caldo » lun mag 03, 2010 10:27 am

Franz77 ha scritto:Sabato scorso era in programma la Verte....
Ma abbiamo desistito (e ripiegato sulla MODICA-NOURY...alla faccia del ripiego ;-)). Anche se poi leggere i report del lunedì fa un po' di "effetto" e invidia, magari...ma...riflettendo...tutto passa...

Giovedì la guida Enrico Bonino (sentita al tel) è tornata indietro per evidenti e oggettive condizioni di pericolo. Le sue parole sono molto critiche su chi valuta una salita in base alla presenza di traccia e di tante cordate (anche slegate o in scioltezza).
Ne parla bene nel suo blog:
http://enricobonino.blogspot.com/2010/0 ... ttito.html
cito da lì...
Vorrei portare un esempio fresco fresco di questi giorni per farvi capire meglio il mio punto: nelle ultime 3 settimane le grandi pareti del bacino dell?Argentiere, nel massiccio del Monte Bianco, sono state molto frequentate. Salite come la via degli Svizzeri alle Courtes o il couloir Couturier all?Aigulle Verte o ancora la via Ginat sulla parete nord delle Droites, sono state percorse da numerose cordate. Sui siti specializzati la gran parte di queste anno parlato di ottime condizioni.
Certo, perché dalla terza cordata in su, sul Couturier ci sono gli scalini e la salita si trasforma in un gesto fisico e null?altro?apparentemente!!!!
Però non consideriamo che i giorni precedenti ha nevicato con vento, che la neve si è accumulata e ha formato delle pericolose placche che potrebbero staccarsi trascinandoci a valle, che il vento che fa colare la neve sul pendio potrebbe far cadere dei pezzi più grossi dei semplici fiocchi di neve, che oltre alla salita bisogna prendere in considerazione anche la discesa, e che se non si rispettano determinati orari possiamo trovarci in situazioni molto pericolose. La sera quando scriviamo sul sito della Maison della Montagne o su Gulliver che la salita era perfetta non pensiamo ai pericoli che abbiamo corso, fermiamo il nostro pensiero alla semplice traccia e non consideriamo tutto ciò che vi era attorno.
Questa mattina, con un collega guida alpina, abbiamo fatto dietro front dopo i primi 100m del couloir suddetto. Si sprofondava fino al ginocchio in determinati punti e si stava a galla in altri; lo strato di neve si presentava molto disomogeneo e spesso vuoto al di sotto del primo strato non permettendo neanche il piazzamento di una sosta su piccozze; le colate di neve lungo il pendio erano continue, a cascate. Per certo non sono caratteristiche di una salita su neve in buone condizioni. Mentre scendiamo una cordata di francesi ci raggiunge e decide di proseguire. Arrivati agli zaini spieghiamo il problema ad una cordata di italiani che mi chiedono: ? ma gli altri hanno proseguito?? ed alla mia risposta affermativa, mi sento rispondere senza pensarci due volte ?va beh allora andiamo anche noi?. Tempo due minuti uno dei due e finito nella crepaccia terminale.
Io ed il mio socio ci dirigiamo verso una goulotte decisamente più corta e tecnica nelle vicinanze per approfittare della bella giornata. Verso le 10 am decidiamo nuovamente di scendere prima di aver terminato la salita a causa del fortissimo calore che stava rendendo pericolosa la via. Verso le 11 am circa, una cordata, con tutto comodo, si dirigeva verso il couloir Couturier e lo attaccava poco dopo. Il girono prima, la vetta della Verte era stata raggiunta verso le 16 da diverse persone?che avrebbero intrapreso da lì a poco la lunga e pericolosa discesa del canale Whymper (che si trova sul versante Sud della montagna).


Quindi sempre all'occhio!
E buon divertimento... ;-)


Grande rispetto per Bonino, ma sinceramente le condizioni erano super. Se hai il canale pieno di neve e hai davanti 8 cordate è chiaro che viene giù qualcosa.
E' anche ovvio che il canale non diventa + sicuro se attacchi alle 9. Anche il whymper va sceso non troppo tardi ma tutte queste considerazioni sono ovvie per chi si accinge a fare il couturier.
La neve copriva il ghiaccio nero che c'è normalmente, ma non mi sembravano placche da vento, osservando l'andamento delle cornici, pittosto una bella impiastrata di neve su tutta la parete. Se lo vuoi fare con ghiaccio forse è + sicuro ma non ci metti lo stesso tempo.

Quel giorno Bonino ha detto che un sacco di vie lì non erano in condizioni (Ginat compresa) senza metterci piedi. Il 27 aprile è poi andato a farla... perchè ha visto altre cordate andarci :?:
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Messaggioda giancasherpa » lun mag 03, 2010 20:10 pm

Ciao a tutti!
Intanto mi presento: sono quello che è finito dentro la terminale (nel report di Bonino...).
Oggettivamente Bonino è una guida alpina ed ha un curriculum (ed una esperienza) più che invidiabile e sicuramente ben superiore al mio.....
Per quel che mi riguarda ho salito il Coututrier non perché nei siti di montagna si parlava di buone condizioni o perché ci andavano tutti, ma perché trovandomi più o meno in zona da una decina di giorni ho valutato (con il mio compagno di cordata) che le condizioni potessero essere buone....
Il giorno prima della salita abbiamo effettuato una ricognizione fino all'attacco della via, in effetti le scariche di neve fresca erano continue, ma di modesta entità. Non c'erano cornici incombenti sulla via e nemmeno accumuli pericolosi lungo il Couturier (è estremamente raro che si creino accumuli importanti su pendenze superiori ai 50°....). La parte veramente pericolosa era invece proprio il pendio sotto la terminale: su quest'ultima si erano formate delle imponenti cornici (che tra l'altro sono venute giù poco dopo finita la nostra ricognizione....).
Detto ciò, valutato che l'unico pericolo oggettivo fosse costituito proprio dal pendio sotto la terminale abbiamo deciso di non perdere troppo tempo lì e tentare la via. Sono finito "dentro" (avevo un piede dentro e uno fuori) la terminale? Mi è ceduto un tappo di neve sotto i piedi.... capita no?!?
Continuando con il mio modesto parere la via era in condizioni discrete, i tratti di neve fresca erano fastidiosi e faticosi, ma non pericolosi, invece i tratti di ghiaccio erano in condizioni ottimali.....
Ho valutato male le condizioni della via? Credevo di no, ma non posso fare a meno di tenere a mente il giudizio di chi è sicuramente più esperto di me....
Non voglio però passare come un aspirante suicida, prendere atto di molteplici opinioni è una buona virtù, pensare con la propria testa lo è altrettanto.....
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Messaggioda New Age » mar mag 04, 2010 8:46 am

Fregatene di quello che dice Bonino.....non è perchè sei guida devi essere il genio della lampada...Fai sempre attenzione e poi vai !
Saluti.
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Messaggioda giancasherpa » mar mag 04, 2010 18:19 pm

Grazie! Farò come dici tu.... e cioè come ho sempre fatto!!! :wink:
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