Monte Rosa - P.ta Dufour

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E così come avevo detto io e l'amico Andrea siamo andati a salire la vcima più alta del Rosa. Eravamo già stati 2 anni fa in zona a fare la cresta Rey, ma in quell'occasione dovemmo uscire dalla cresta traversando a sinistra per raggiungere il colle del Papa a causa del forte vento. Per cui da 2 anni ci mancava la cima del Rosa. Eh sì...perchè la cima del Monte Rosa mica è la Gnifetti (Capanna Margherita) no? Comunque è stata una bella sgroppata perchè come al solito a causa del lavoro di entrambi (siamo anche colleghi di lavoro) abbiamo dovuto fare tutto in 2 giorni compresi i viaggi di andata e ritorno.
Dopo il turno di notte si parte martedi mattina per Alagna: 500 km da casa.
Nella foto: appena arrivata ad Alagna. Quello blu è il mio fidato bolide eh eh.

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Dopo gli impianti, traversiamo il ghiacciaio di Indren e poi la fascia rocciosa che porta alla Capanna Gnifetti.

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Arriviamo alla Capanna verso le 17. Qui subito facciamo la cosa più importante: bere!!! Non si tratta di pubblicità occulta ma di liquidi sublimi desiderati.

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Si cena alle 20 e mettiamo la sveglia per le 2,30. Siccome però non l'ho sentita, mi sveglio di sopprassalto alle 2,45. Non faccio la colazione perchè abbiamo cenato davvero bene: a 3640 metri ci hanno dato pasta al pomodoro, stinco con verdure cotte, budino e ananas. Anche troppo per me. E il tutto era cucinato benissimo. In 1,30 ore siamo al Colle del Lys e nella foto sotto siamo già verso il colle Gnifetti.

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Sulla destra cominciamo a vedere la Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti. E' la seconda volta che passo di qui in 2 anni e non mi sono mai preso la briga di andare a farci un giro dentro.

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Al colle Gnifetti siamo salutati dal sole. Sotto di noi un mare di nuvole stupendo. Sembra di essere su un aereo. Dietro di noi in lontananza vediamo il Monte Bianco e il Gran Paradiso. Molto vicino vediamo invece il Cervino. Mi piace pensare che sono stato su tutte queste cime nonostante fossi un "dolomitardo".

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Ancora sull'aereo virtuale...

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Dopo il colle Gnifetti saliamo la cresta comoda della Punta Zumstein. Infatti per arrivare alla cima vera del Rosa si deve prima salire e poi scendere questo 4000.

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La discesa dalla Zumstein è delicata e molto esposta, in parte su neve e in parte su roccia. Poi si arriva nella zona fra la Zumstein e la Dufour, che è quella che si vede in foto.

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Essere qui è stupendo. A casa mia a quest'ora si stanno alzando per andare a lavorare ed io sono già ad oltre 4000 metri qui e oggi, in questa giornata stupenda, senza molto vento. La stanchezza comunque si fa già sentire perchè siamo saliti molto veloci e superato molta gente.

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Dal Colle del Papa inizia la salita vera e propria della Dufour: 200 metri di 3° grado e pendii di neve e ghiaccio a 40°. Difficoltà che a farsi a 4600 metri con guanti, ramponi ai piedi e piccozza in mano non sono del tutto semplici. Anche perchè si va in conserva, tutt'alpiù ogni tanto si passa la corda dietro a spuntoni e massi incastonati nel ghiaccio. Abbiamo ben presente che qui una settimana fa si è ammazzata purtroppo una guida alpina francese.

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Dal colle del Papa impieghiamo un'ora e mezza per questi 200 metri finali di dislivello. 5 ore e un quarto esatte dopo essere partiti dal rifugio Gnifetti siamo ai 4634 metri della Dufour: il Monte Rosa! Ma non ci scambiamo nemmeno il classico "Bergheil" perchè abbiamo la discesa per lo stesso percorso. Come dice la guida "fino a quando non siete di nuovo in cima alla Zumstein non abbassate mai la guardia".

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In discesa verso il basso. Ora la stanchezza si fa sentire. I 100 metri da salire a ritroso della Punta Zumstein si faranno poi sentire nelle gambe.

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Immagine da cartolina: la nord del Liskamm e dietro, il Cervino.

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Come dicevo, bisogna risalire la cresta della Zumstein.

[Freeraf]

bravo, complimenti, è sempre una gran bella salita. spero di ritornarci un giorno.

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Questa foto dovevo metterla un po prima: infatti mostra una placca di 3° da superare in aderenza (con i ramponi ai piedi però) sulla Punta Dufour.

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Arriviamo poi di nuovo alla Gnifetti con un caldo infernale nonostante siamo ad oltre 3600 metri. Beviamo una coca cola e facciamo l'ultimo sforzo: scendere verso il colle dei salati dove finalmente saliremo sugli impianti che porteranno a valle. Ci arriviamo dopo 12 ore e mezza di movimento continuo da quando ci siamo alzati. Ad Alagna telefoniamo ad un amico del posto che è un istruttore nazionale del soccorso alpino, e lo rivediamo molto volentieri. Un veloce panino e via per 500 km di autostrade e strade varie. Verso Brescia comincio ad essere "un po" stanco. A Trento ne ho 2 palle enormi dell'autostrada, del sedile dell'auto, del sudicio che mi sento addosso. In Val di Fiemme saluto l'amico Andrea e dirigo a Moena, dove per prima cosa (anzi...seconda cosa a dire il vero) faccio una doccia luuuuuuungaaaaaaaaaaaa.
Arrivederci Monte Rosa.

[bertoldik65]

grande cavalcata....complimenti

[il.bruno]

complimenti per la bella salita!
certe corse a me tolgono un po' il fiato (non solo in senso fisico, ma anche come godimento della salita), ma se i tempi imposti sono quelli, bisogna farle!