
Partiamo tardi e arriviamo tardi e al bivacco ci sono già 6 persone. Due francesi e due italiani vanno alla cresta d'Hirondelles , altri due italiani un ragazzo e una ragazza di Biella alle P. Jorasses a fare una via moderna e noi alla Bonatti. I due francesi hanno già tracciato gran parte del percorso per arrivare al Colle per non avere problemi di notte sul ghiacciao molto crepacciato .
Quelli della cresta partono verso le due , noi ci alziamo alle cinque e mezzo.Il ghiacciaio ha grandi e profondi crepi, però si passa bene. La crepaccia si aggira sulla sinistra e la roccia si prende bene e qui lasciamo scarponi e zaini. La prima parte della via è evidentissima tutta una linea di grandi diedri di fattura yosemitica.
La scalata è entusiasmante, atletica, bellissina


Passa in testa Giuseppe . Qui si sale più velocemente anche se la via non è evidente. Arriviamo su una zona terrazzata sotto la compatta e rossa cuspide terminale. L'originale Bonatti va a destra in un sistema di goulottes. Noi traversiamo tutto a sinistra verso lo spigolo per andare a prendere i diedri della via Manera.
Passa in testa Oreste. Questi diedri non sono molto evidenti però pensiamo che siano quelli e con due tiri siamo sullo spigolo Riviero.
Ancora un tratto e arriviamo su una bella piattaforma dove parte la linea di calate.
La discesa è veloce anche se recuperando le corde vien giù un bel sassotto e mi prende sul fianco sinistro. La botta è forte ma nulla di grave.
Arriviamo al bivacco alle sette e decidiamo di fermarci.Ci sono anche i due di Biella e anche loro scendono il giorno dopo. Siamo senza mangiare ma troviamo nel bivacco una busta di pasta così ci facciamo una bella minestra e non andiamo a letto senza cena

Sveglia alle sei e si scende . Altro guado in mutande e siamo giù.
Via molto bella in ambiente superlativo. La firma di grandi alpinisti, ma non c'erano dubbi.
Alberto