Sto iniziando... mi aiutate?

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Sto iniziando... mi aiutate?

Messaggioda ilgaudente73 » lun giu 18, 2007 13:03 pm

:D Ciao a tutti, sono contento di essere entrato nel forum più bello del mondo.... mi sono appena registrato ma è tanto che vi leggo, perchè voglio anch'io riniziare a frequentare la montagna.
Ho detto riniziare ma in verità non ho mai fatto null'altro che trekking -un po allenato lo sono- ed un minicorso di alpinismo durante il quale sono salito sul Ludwigshole e Capanna Regina Margherita. :( :( solo questo...
Dato che :idea: volevo riavvicinarmi ai ghiacciai, avevo :smt017 una domanda agli esperti : qual è il ghiacciaio più facile zona Lombardia-Piemonte dove possa riprovare una cordata, esercitarmi nelle manovre, fare progressione su ghiaccio dove non ci siano le folle (mi vergogno un po...) e senza paura di cadere in un crepaccio???? :smt018 :smt059
grazie mille :smt023 :smt023 :smt023 :smt023
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Re: Sto iniziando... mi aiutate?

Messaggioda m.m78 » lun giu 18, 2007 13:17 pm

ilgaudente73 ha scritto::D Ciao a tutti, sono contento di essere entrato nel forum più bello del mondo.... mi sono appena registrato ma è tanto che vi leggo, perchè voglio anch'io riniziare a frequentare la montagna.
Ho detto riniziare ma in verità non ho mai fatto null'altro che trekking -un po allenato lo sono- ed un minicorso di alpinismo durante il quale sono salito sul Ludwigshole e Capanna Regina Margherita. :( :( solo questo...
Dato che :idea: volevo riavvicinarmi ai ghiacciai, avevo :smt017 una domanda agli esperti : qual è il ghiacciaio più facile zona Lombardia-Piemonte dove possa riprovare una cordata, esercitarmi nelle manovre, fare progressione su ghiaccio dove non ci siano le folle (mi vergogno un po...) e senza paura di cadere in un crepaccio???? :smt018 :smt059
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Ghiacciai = crepacci se ne trovi uno senza fammi un fischio.
:wink: ciao
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Messaggioda Roberto » lun giu 18, 2007 13:25 pm

Ce ne sono tanti facili e senza crepacci, ma il più renumerativo è quello della normale al Gran Paradiso (anche se qualche crepaccetto c'è, ma è facile scansarlo).
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Messaggioda il berna » lun giu 18, 2007 13:52 pm

luigi dal re ha scritto:aveva detto lombardia piemonte,il gran Paradiso è in Val d'Aosta,comunque Roberto ha ragione,ghiacciaio facile,niente crepacci,bella cima,occhio solo alla nebbia


per piacere non diciamo caxxate!

di buchi ce ne sono eccome... anche adesso... è vero che c'è l'autostrada a doppia corsia per senso di marcia ma i buchi ci sono.

c***o ci è anche morta della gente molto esperta e che conosceva bene la montagna sulla normale del GranParadiso...

cosa vuol dire occhio alla nebbia?
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Messaggioda Fabrizio Righetti » lun giu 18, 2007 14:08 pm

Ciao, Roberto e Luigi non hanno detto proprio cazzate anche se magari hanno esagerato. Tra le cime coronate di ghiacciai, il Gran Paradiso è uno di quelli con il ghiacciaio meno insidioso. Ovvio che molti (non tutti) i ghiacciai presentano crepacci ma sicuramente la via normale dal Rifugio V. Emanuele si sviluppa su di un ghiacciaio poco crepacciato o con crepacci visibili in buona parte del percorso. Insomma non è come percorrere la Junction o il Vadret Pers e quindi anch'io lo consiglio a chi ha poca esperienza e se la vuole fare. Poi si può discutere a lungo della dinamica di formazione dei crepacci e dove è più probabile incontrarli (in zone di distensione superficiale) e sul fatto che siano avvenuti incidenti in luoghi ritenuti sicuri (ci deve essere distensione ricordatelo, altrimenti il ghiaccio non si rompe in superficie).
Saluti a tutti
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Messaggioda ICE&DRY » lun giu 18, 2007 14:43 pm

Fabrizio Righetti ha scritto:Ciao, Roberto e Luigi non hanno detto proprio cazzate anche se magari hanno esagerato. Tra le cime coronate di ghiacciai, il Gran Paradiso è uno di quelli con il ghiacciaio meno insidioso. Ovvio che molti (non tutti) i ghiacciai presentano crepacci ma sicuramente la via normale dal Rifugio V. Emanuele si sviluppa su di un ghiacciaio poco crepacciato o con crepacci visibili in buona parte del percorso. Insomma non è come percorrere la Junction o il Vadret Pers e quindi anch'io lo consiglio a chi ha poca esperienza e se la vuole fare. Poi si può discutere a lungo della dinamica di formazione dei crepacci e dove è più probabile incontrarli (in zone di distensione superficiale) e sul fatto che siano avvenuti incidenti in luoghi ritenuti sicuri (ci deve essere distensione ricordatelo, altrimenti il ghiaccio non si rompe in superficie).
Saluti a tutti
Fabrizio


Ciao, ti potresti spiegare meglio riguardo alle dinamiche che comportano la formazione dei crepacci?
Grazie!
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Messaggioda Roberto » lun giu 18, 2007 14:48 pm

Non ho detto che è "senza" crepacci, ma che sono facimente "scansabili", basta seguire la traccia battuta e non andare in giro guardanto in giro a casaccio, come del resto è d' obbligo su qualunque ghiacciaio, facile o difficile che sia.
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Messaggioda m.m78 » lun giu 18, 2007 15:04 pm

Roberto ha scritto:Non ho detto che è "senza" crepacci, ma che sono facimente "scansabili", basta seguire la traccia battuta e non andare in giro guardanto in giro a casaccio, come del resto è d' obbligo su qualunque ghiacciaio, facile o difficile che sia.


Appunto, ilgaudente73 ha scritto "esercitarmi nelle manovre" io non conosco un ghiacciaio sicuro senza crepacci dove esercitarsi nelle manovre in lombardia-piemonte dove voleva andare lui.
:roll: ciao.
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Messaggioda Fabrizio Righetti » lun giu 18, 2007 16:16 pm

ICE&DRY ha scritto:
Fabrizio Righetti ha scritto:Ciao, Roberto e Luigi non hanno detto proprio cazzate anche se magari hanno esagerato. Tra le cime coronate di ghiacciai, il Gran Paradiso è uno di quelli con il ghiacciaio meno insidioso. Ovvio che molti (non tutti) i ghiacciai presentano crepacci ma sicuramente la via normale dal Rifugio V. Emanuele si sviluppa su di un ghiacciaio poco crepacciato o con crepacci visibili in buona parte del percorso. Insomma non è come percorrere la Junction o il Vadret Pers e quindi anch'io lo consiglio a chi ha poca esperienza e se la vuole fare. Poi si può discutere a lungo della dinamica di formazione dei crepacci e dove è più probabile incontrarli (in zone di distensione superficiale) e sul fatto che siano avvenuti incidenti in luoghi ritenuti sicuri (ci deve essere distensione ricordatelo, altrimenti il ghiaccio non si rompe in superficie).
Saluti a tutti
Fabrizio


Ciao, ti potresti spiegare meglio riguardo alle dinamiche che comportano la formazione dei crepacci?
Grazie!

Ciao, premetto che non posso ora farti un trattato di glaciologia, ammesso che ci riesca, ma cercherò di dirti qualche cosa in più.
Il ghiaccio ha un comportamento reologico che dipende dalle condizioni del sistema. Ora in superficie (e cioè dalla superficie vera e propria sino a 50/60 m di profondità), si comporta come un mezzo rigido e quindi come tutti i mezzi rigidi se sottoposto ad uno sforzo che oltrepassa il limite di rottura questo si rompe. Ora se il ghiaccio nel suo fluire per gravità verso valle incontra una asperità del substrato roccioso su cui si muove, tende a scavalcarla ma così facendo viene sottoposto a distensione in superficie e quindi tende a fratturarsi. Al contrario in profondità avrai un regime di compressione (analogamente a quanto avviene per una trave in cemento armato od anche in ferro). Oltre i 60 m di profondità le fratture non si propagano perchè il ghiaccio cambia di comportamento diventando plastico (quindi si può piegare, deformare ma non fratturare).
Scusami son stato telegrafico ma il concetto è questo. Comunque sulla rete puoi sicuramente approfondire l'argomento.
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Messaggioda ICE&DRY » lun giu 18, 2007 16:55 pm

Fabrizio Righetti ha scritto:
ICE&DRY ha scritto:
Fabrizio Righetti ha scritto:Ciao, Roberto e Luigi non hanno detto proprio cazzate anche se magari hanno esagerato. Tra le cime coronate di ghiacciai, il Gran Paradiso è uno di quelli con il ghiacciaio meno insidioso. Ovvio che molti (non tutti) i ghiacciai presentano crepacci ma sicuramente la via normale dal Rifugio V. Emanuele si sviluppa su di un ghiacciaio poco crepacciato o con crepacci visibili in buona parte del percorso. Insomma non è come percorrere la Junction o il Vadret Pers e quindi anch'io lo consiglio a chi ha poca esperienza e se la vuole fare. Poi si può discutere a lungo della dinamica di formazione dei crepacci e dove è più probabile incontrarli (in zone di distensione superficiale) e sul fatto che siano avvenuti incidenti in luoghi ritenuti sicuri (ci deve essere distensione ricordatelo, altrimenti il ghiaccio non si rompe in superficie).
Saluti a tutti
Fabrizio


Ciao, ti potresti spiegare meglio riguardo alle dinamiche che comportano la formazione dei crepacci?
Grazie!

Ciao, premetto che non posso ora farti un trattato di glaciologia, ammesso che ci riesca, ma cercherò di dirti qualche cosa in più.
Il ghiaccio ha un comportamento reologico che dipende dalle condizioni del sistema. Ora in superficie (e cioè dalla superficie vera e propria sino a 50/60 m di profondità), si comporta come un mezzo rigido e quindi come tutti i mezzi rigidi se sottoposto ad uno sforzo che oltrepassa il limite di rottura questo si rompe. Ora se il ghiaccio nel suo fluire per gravità verso valle incontra una asperità del substrato roccioso su cui si muove, tende a scavalcarla ma così facendo viene sottoposto a distensione in superficie e quindi tende a fratturarsi. Al contrario in profondità avrai un regime di compressione (analogamente a quanto avviene per una trave in cemento armato od anche in ferro). Oltre i 60 m di profondità le fratture non si propagano perchè il ghiaccio cambia di comportamento diventando plastico (quindi si può piegare, deformare ma non fratturare).
Scusami son stato telegrafico ma il concetto è questo. Comunque sulla rete puoi sicuramente approfondire l'argomento.
Fabrizio


Grazie, darò un'occhiata in rete per approfondire, comunque sei stato molto chiaro.
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Messaggioda Lorenz » lun giu 18, 2007 20:02 pm

ICE&DRY ha scritto:
Grazie, darò un'occhiata in rete per approfondire, comunque sei stato molto chiaro.
Federico


Se vai qui http://www.caisem.org/4s-didattica.htm trovi una dispensa molto ben fatta che ho appena messo on-line. Si chiama "Morfologia dei ghiacciai"

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Re: Sto iniziando... mi aiutate?

Messaggioda sonam05 » mar giu 19, 2007 11:02 am

ilgaudente73 ha scritto::D Ciao a tutti, sono contento di essere entrato nel forum più bello del mondo.... mi sono appena registrato ma è tanto che vi leggo, perchè voglio anch'io riniziare a frequentare la montagna.
Ho detto riniziare ma in verità non ho mai fatto null'altro che trekking -un po allenato lo sono- ed un minicorso di alpinismo durante il quale sono salito sul Ludwigshole e Capanna Regina Margherita. :( :( solo questo...
Dato che :idea: volevo riavvicinarmi ai ghiacciai, avevo :smt017 una domanda agli esperti : qual è il ghiacciaio più facile zona Lombardia-Piemonte dove possa riprovare una cordata, esercitarmi nelle manovre, fare progressione su ghiaccio dove non ci siano le folle (mi vergogno un po...) e senza paura di cadere in un crepaccio???? :smt018 :smt059
grazie mille :smt023 :smt023 :smt023 :smt023


Un conto è provare la progressione della cordata, un conto provare eventuali manovre di sosta e recupero da crepo!
Confermo che il Cevedale per riprendere confidenza con un ghiacciaio è l'ideale, ero li questo we in quanto ho fatto il gran Zebru, e ho visto parecchia gente salire al Cevedale. C'è traccia e non ci sono problemi, crepi pochissimi, ad ogni modo non fare come molti super eroi che vedo in giro, slegati e senza ramponi su pendenze a 45°.
quindi per la progressione della cordata direi che va bene, per altre manovre ce ne sono quanti ne vuoi...basta chiedere!

ciaoooo
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Messaggioda Dani84 » mar giu 19, 2007 11:21 am

ciao sonam05 cosa hai fatto sul gran zebrù???? come erano le condizioni dell'innevamento e della montagna in generale???
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Messaggioda Jack78 » mar giu 19, 2007 11:21 am

"ad ogni modo non fare come molti super eroi che vedo in giro, slegati e senza ramponi su pendenze a 45°. "


Secondo me ognuno deve calcolare le condizioni in base alla propria esperienza e agire di conseguenza!!! La difficoltà è abbastanza soggettiva.
Chiaro che la prudenza non è mai troppa.... ma c'è chi si fà la Fehrmann al Campanil Basso in solitaria (con la corda sulla schiena per le doppie di rientro )...e chi la guarda da sotto impaurito 8O

Il mondo è bello perchè è vario!
:lol:
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Messaggioda il berna » mar giu 19, 2007 11:44 am

Jack78 ha scritto:
"ad ogni modo non fare come molti super eroi che vedo in giro, slegati e senza ramponi su pendenze a 45°. "


Secondo me ognuno deve calcolare le condizioni in base alla propria esperienza e agire di conseguenza!!! La difficoltà è abbastanza soggettiva.
Chiaro che la prudenza non è mai troppa.... ma c'è chi si fà la Fehrmann al Campanil Basso in solitaria (con la corda sulla schiena per le doppie di rientro )...e chi la guarda da sotto impaurito 8O

Il mondo è bello perchè è vario!
:lol:


esatto...

a parte che a volte è più sicuro andare via slegati su pendenze a 45°... ci sono un mucchio di variabili... non è una questione di essere super eroi o esibizionisti, ognuno deve fare le cose che si sente e sopratutto per gradi... :wink:
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Messaggioda sonam05 » mar giu 19, 2007 12:10 pm

il berna ha scritto:
Jack78 ha scritto:
"ad ogni modo non fare come molti super eroi che vedo in giro, slegati e senza ramponi su pendenze a 45°. "


Secondo me ognuno deve calcolare le condizioni in base alla propria esperienza e agire di conseguenza!!! La difficoltà è abbastanza soggettiva.
Chiaro che la prudenza non è mai troppa.... ma c'è chi si fà la Fehrmann al Campanil Basso in solitaria (con la corda sulla schiena per le doppie di rientro )...e chi la guarda da sotto impaurito 8O

Il mondo è bello perchè è vario!
:lol:


esatto...

a parte che a volte è più sicuro andare via slegati su pendenze a 45°... ci sono un mucchio di variabili... non è una questione di essere super eroi o esibizionisti, ognuno deve fare le cose che si sente e sopratutto per gradi... :wink:


ma...non credo esistano corsi seri di alpinismo dove ti insegnino ad andare su pendii a 45 gradi slegati...

ad ogni modo...ognuno faccia come vuole!!
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Messaggioda sonam05 » mar giu 19, 2007 12:42 pm

Dani84 ha scritto:ciao sonam05 cosa hai fatto sul gran zebrù???? come erano le condizioni dell'innevamento e della montagna in generale???


ciao

ho fatto il gran zebru.
le condizioni sono buone, anche se c'è ancora parecchia neve in in alto.
attenzione alle pietre che sfilavano come missili, qualche furbo non informato ha pensato bene di passare sulla cresta rocciosa, mentre la via non tocca roccia..tutte le relazioni lo dicono!
canalino di 200 metri a 45 gradi ma ormai molto gradinato, nei pendii superiori almeno due tratti a 50, e infine una crestina circa 50 mt. tracciata ma non banale.

bellissima montagna, nulla a che vedere come difficoltà al vicino cevedale dove c'erano fiumi di persone.

dopo metto in rete qualche foto

ciao
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Messaggioda Jack78 » mar giu 19, 2007 12:50 pm

ma...non credo esistano corsi seri di alpinismo dove ti insegnino ad andare su pendii a 45 gradi slegati...


Io sono dell'idea che la pratica (e la successiva esperienza!!) valgono di piu di tanti corsi di alpinismo!

Ovviamente non voglio sottodimensionare questi corsi ma poi nella pratica a volte è meglio risparmiare tempo evitando tutte le burocrazie che potrebbero esser "superflue".

A un diverso termometro del rischio equivale un diverso atteggiamento nell'affrontare la stessa situazione.

PS: Gran Zebru fatto in semi-notturna, slegati...e poi giu con gli sci sulla neve ancora ghiacciata. Cose da star attenti...ma si fà!

Ciao
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