... capita di immaginare un viaggio, percorrerlo già mentalmente, un percorso di sogni, provare le sensazioni, l'essere lontani,... capita poi di andarci, più volte anche, e di tornarci, forse pianificando male forse valutando non correttamente le varie informazioni. Già, capita... Per la terza volta sono vicino anzi, questa volta proprio sotto, a questo grande pendio, sono alla terminale sotto un muro strapiombante e distante di almeno 4-5 metri, con unico sottospecie di collegamento costituito da una vaga rampa all'estrema sinistra peraltro tagliata da una perfetta fenditura zigzagante che lascia ben intendere quale che sia la solidità. Non mi serve molto per girarmi e scendere verso il plateau... non senza ravanare verso l'attacco dell'altra remotissima possibilità di salita, la via Quagliotto. sprofondando fino al ginocchio in crostoni immondi capisco da vicino che praticamente non c'è altro che un budello di rocce ricoperto dalla neve dei temporali di ieri e terminale orrenda, ... Il viaggio è iniziato in mezzo ai fulmini e tempesta, attendendo la fine del primo temporale e cercando di evitarne altri. Eppure volevo salire, credere di potercela fare, continuare a camminare per un tempo indefinito, vagare nel grande ghiacciaio avvolto dalle nebbie e ancora scrosci e poi neve, fitta, pallini gelati nel grigio uniforme, e poi il vento che con calma lascia intravvedere il valico. Sono ormai le 10 di sera quando inizio a scendere nel plateau, percorro un centinaio di metri e inizio a montare la tenda in mezzo a folate di vento e nuvoloni e brontolii ovunque, in pochi minuti sono dentro, tremando da matti e cercando di cambiarmi velocemente, ..respiro forte anche, sono davvero stanco, mangio qualcosa e poi cerco di riposare, mentre fuori arriva altra neve, fulmini lontani, ma non mi interessa, voglio solo riposare, sento anch un paio di crolli dalla parete. Chiaro che le possibilità sono meno di zero, eppure alle 4 esco, qualche stella e ancora molte nubi, e mi avvio fino alla terminale. Il resto è il ritorno, e grande grandissima stanchezza anche senza essere saliti in cima. Ciao Weisshorn. Non so se tornerò
