arrivata la maggiore età alpinistica (si fa per dire...) la Verte rimaneva sempre in qualche maniera fuori di programmi, era li', la guardavo ma non la toccavo...
3 settimane fà tornando da un viaggio era forse arrivato il momento, i due compagni pero' erano abbastanza incerti, anzi avvertivo proprio la disfatta nell'aria e fortunatamente una bufera di neve notturna aveva cancellato ogni dubbio a riguardo.... certo ormai la reazione era innescata. Domenica finalmente convinco ago a partire per questo progetto e vengono anche due suoi amici, i prototipi dello svizzero sempre sorridente, perfetto
Saliamo alla Charpoua su tracce fresche, non saremo soli (tre francesi sulla stessa via). Tutto é avvolto nelle nebbie ma basta uno sprazzo di sole che illumina i Dru per farmi stringere il cuore dalla bellezza..... non so cosa sarebbe per me la montagna senza questa lirica muta...
Verso le 6 bussa alla porta un signore con gli occhiali appannati ei modi gentili. Chiaccherando scopre essere JP Darou, l'uomo delle solitarie su ghiaccio e dalla penna affascinante, ha in programma anche lui l'Y, sono al settimo cielo.
Solita notte insonne ma tranquilla movimentata verso le 11 dall'arrivo di tre persone avevano fatto dietro front a poco dall'uscita della goulotte Naia (troppa neve e scarsa forma i motivi) e si erano sparati non so quanti rappel, per giunta con gli sci sullo zaino. Il loro racconto concitato e bonattiano - 23 ore nella Naia in una tranquilla giornata di giugno - mi fa abbastanza divertire ed é troppo surreale per aggiungere altre preoccupazioni. conitnuo a contare le pecorelle, adesso scendono in corda doppia.
Alle 3 usciamo fuori con una stellata perfetta. Traccia nella neve (siamo i primi dopo le nevicate della settimana), prime cascate sulla destra facili in ghiaccio polistirene, traverso a sx ben innevato ma un po' stressante e siamo all'alba alla base del couloir vero e proprio. Ago s'é beccato un ghiacciolone sul labbro e sanguina e senza tanti preliminari decidiamo di slegarci per permettergli di sfogare la rabbia come sa fare lui.... ci congediamo dal signore gentile e cominciamo a salire veloci, la testa fissa sulle zampate di ago nella neve dura. In poco tempo sono alla cornice e zac, mi si apre il vertiginoso versante di Nant Blanc e tutta la cresta dei Gd Montets sotto i piedi... sono un po' stanco e non c'é nessuno intorno per scherzare un po' ma ormai si tratta solo di salire verso la luce. Alle 8 siamo in cima e ci rimaniamo un'oretta man mano che arrivano tutti, non tira neanche vento. Rimaniamo per lo piu' in silenzio, che bello, sembra di volare....
Tornando a casa ho lo stesso sorriso in volto, ha smesso di piovere, c'é il sole e l'estate sta per cominciare.....
dettagli tecnici
5 ore di salita
ottime condizioni di neve adesso pure tracciata, nella branca di sinistra
sci oramai inutili da quelle parti
la discesa del Whymper tutta in neve ottima, si scende tranquilli e veloci senza doppie
couturier tracciato
naia apparentemente troppo carica di neve
la verte si perde nelle nebbie - vista dal rifugio
alla fine del traverso a sx
riposino a metà couloir
uscita sulla cresta sans nom
la cima vista dal colle della gd Rocheuse