da degasperi stefano » sab mag 27, 2006 15:22 pm
il 24 maggio il mio socio Max ed io, confidando nelle previsioni meteo del giro d'italia, (sbagliano pure loro) siamo saliti al rifugio Coston per poi proseguire fino ad una grotta ubicata ad un tiro di scoppio dalla parete nord del Granz Zebrù. L'avvicinamento si è rilevato difficoltoso sia per le avverse condizioni meteo (pioveva e poi nevicava) che per la quantità di neve. Dopo il bivacco improvvisato alle ore 22.30 siamo partiti alla volta della via Ertl sbucando sulla cima alle 05.00 e, dopo alcune foto di rito ed ammirato l'alba giù velocemente al passo della Bottiglia ed al rifugio Milano. Di lì in traversata fino al Tabaretta raggiunto nel pomeriggio.
Dopo il meritato riposo alle 23.00 siamo partiti alla volta della via Ertl all'Ortles sbucando sulla cima alle ore 06.45. Il rientro veloce fino al Paier; dopo entrambi abbiamo rimpianto di non avere gli sci. Si sprofondava fino al ginocchio. Nel pomeriggio l'arrivo a Solda per consumare il solito panino da Hanna.
Determinante per la riuscita delle due salite è stata la profonda conoscenza delle due vie (salite già 3 volte) e l'ottimo allenamento specifico effetuato nell'inverno.
Le condizioni della parete del Gran Zebrù sono discrete. I primi 200 metri, caratterizzati da passi di misto, ha richiesto più tempo del previsto e nella seconda metà la neve, diventata compatta, permetteva una progressione più rapida. Per quella dell'Ortles abbiamo evitato la variante Messner per guadagnare tempo.
Purtroppo era in previsione anche la nord della Vertana ma eravamo spompati.
Ad ogni modo due pareti che valgono una stagione.
La discesa verso il passo della Bottiglia e al rifugio Milano ha richiesto molta attenzioneb parte sopFortu