
Spantik 7028 cosi come lo si vede da Hoppar in Hunza Valley...come lo vidi, a spasso nel Barpu Glacier, nel 1983... mi è rimasto per sempre nel cuore....


Da NO, lo Spantik si erge da un ramo dell' Hispar glacier con un poderoso pilastro, il Golden Pillar percorso da due vie straordinarie per impegno e bellezza:
1. la Via Inglese firmata da Mick Fowler e Victor Saunders, che dal 5 all'11/08/1987, fecero anche la 5^ salita assoluta.
Fu definita come una delle più grandi imprese compiute in stile alpino in Himalaya.
La via supera più di 2.000 metri di dislivello di cui i 1.000 metri del Pilastro costituiscono la parte più difficile con difficoltà di V/VI grado della scala scozzese di ghiaccio;
2. la Via Russa di Alexander Klenov e Mikhail Davy (2000), che sale la prima parte del Pilastro per la via Inglese quindi prosegue con un itinerario autonomo per altri 100m fino alla cima senza preparazione della via, senza corde fisse e senza spit.
Difficolta: 7a/A3 per 25 lunghezze (40-50 m.)
Nel corso della stessa spedizione internazionale cui partecipò anche Erik Svab, Manu Guy, Manu Pellissier, Attila Ozsvath, Marko Prezelj effettuarono anche la 1a ripetizione della Via Inglese in stile alpino (12-15/06/00).
'La parte superiore del Pilastro è paragonabile alla Walker alle Grandes Jorasses. Gli Inglesi hanno salito alcuni tratti in artificiale, mentre i primi ripetitori hanno fatto tutta la via in ?libera? e non hanno trovato nessun segno dei loro predecessori'.
Lo Spantik è una bella cima di raggiungibile con percorso collaudato, se non con le difficoltà di un'ambiente di alta quota, per bella via di ghiaccio con più campi (3) dal versante SE ed è una meta ambita anche da alpinisti più modesti e, per questo, frequentata da molte spedizioni 'commerciali'...
