Notte al bivacco Cecchini, da dove secondo la GMI l'accesso alla cresta pare più agevole, attraverso le vette della Cima Settentrionale di Val Loga e del Pizzo degli Zocconi piuttosto che aggirandoli per scomodi ghiaioni.
Risultato: complice la neve presente in quota, che complica alcuni tratti in discesa dal Pizzo degli Zocconi e probabilmente con le recenti gelate ha staccato nuovi detriti incrementando la friabilità del terreno, ci abbiamo messo quasi il doppio del tempo previsto dalla GMI. A parte la friabilità e l'esagerato tempo impiegato, ascensione interessante, "very far from the beaten tracks", con scorci insoliti sul versante sud del Tambò. Nessuna traccia di passaggio rinvenuta (ometti, scatolette arrugginite... niente di niente).
Relazione mia su gulliver, oltre che quella "originale" sulla GMI (NB: su questa viene dato un passaggio di 8 m di IV-: probabilmente è un po' illogico e lo si evita più agevolmente a sinistra).
Qualche foto:
Pizzo degli Zocconi e Pizzo Tambò dal bivacco Cecchini - contro il cielo la cresta poi percorsa
Cresta sud sud ovest del Tambò dai pressi della sommità del Pizzo degli Zocconi - la cresta è quella fra luce ed ombra
Vista ravvicinata del dente del Tambò
Arrivo in vetta